PISTOIA. È stupefacente la capacità (ma forse si tratta di sostanziale incapacità) di certi signori dell’amministrazione di non essere capaci di rispondere a tono e a filo di logica.
Mirco Vannucchi appartiene, evidentemente, a questa fortunata categoria, beneficata da Dio (o toccata dal destino: dipende dai punti di vista).
Partendo dall’assunto di non essere dei taumaturghi e di non fare miracoli, gli amministratori di Pistoia un giorno si vantano di essere migliori di Padre Pio e il giorno dopo di essere solo delle vittime di Berlusca.
Vi sembra possibile questo?
Rispondete onestamente: non con la tessera del partito in mano o in tasca e con gli occhi chiusi, ma semplicemente come risponderebbe un contadino che vanga un campo in Candeglia o in Valdibrana.
Lo facesse anche Vannucchi, forse si renderebbe meno ridicolo.
Vannucchi: se il Comune chiude in attivo
si tratta di un successo per la città
PISTOIA. Se il Comune chiude il 2010 con un avanzo di esercizio di 2,5 milioni, il vantaggio non è per il sindaco Berti ma per la città. Lo sottolinea l’assessore al bilancio Mirco Vannucchi, che replica così a Bartolomei (Forza Italia).
Quest’ultimo aveva criticato le dichiarazioni soddisfatte del sindaco sul bilancio 2010, sostenendo che essere riusciti ad ottenere buoni risultati contabili senza tagliare servizi e aumentare le tasse dava ragione alle prediche del centrodestra sul tema. «Lavorare duramente per recuperare solidità ricercando un equilibrio tra necessità contabili e dimensione collettiva – scrive Vannucchi – è semplicemente cercare di fare Il proprio dovere, se poi si riesce, attraverso alleanze, a garantire i servizi alla persona, quindi servizi ai nostri concittadini, funzione che dovrebbe essere fondamentale per ogni Comune italiano, significa che con caparbietà il governo locale ha dato delle priorità operative mettendo al primo posto la famiglia, chi è rimasto indietro ed i giovani: In una parola il futuro».
«Purtroppo ma fortunatamente – osserva Vannucchi – chi governa non può permettersi il lusso delle affermazioni ad effetto perché tutti i giorni ha sul tavolo la vita quotidiana della città. I miracoli non sono materia da amministratori comunali anche se il governo nazionale attraverso i tagli diretti nei bilanci 2011 e 2012 per un totale di euro 8.000.000 ritiene evidentemente che lo siano».
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[Mercoledì 2 febbraio 2011]
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