PISTOIA. Il silenzio, in cui è caduta la vicenda Aias in questi ultimi tempi, invita a tracciare, in partenza, due ipotesi: o che tutto è, per così dire, in pentola e sta bollendo; o che la città – distratta da un bel diversivo come quello del disastro della Misericordia – sta pensando ad altro ed ha, almeno momentaneamente, accantonato il casus belli che ha dominato le cronache da quasi un anno a questa parte.
Una terza ipotesi – anch’essa da non scartare, ma, diremmo, ben più preoccupante delle altre – è che tutto si muova nella direzione di una scelta non onorevole: quella di dimenticare ogni cosa, compresa l’assoluta necessità di fare chiarezza sui fatti ‘confusi’ dell’Aias. Sarebbe, questa, l’ipotesi pistoiese: la decisione, cioè, di far finta di niente, di dare una spallucciata e tirar dritto secondo l’etica (o in-etica?) dello «Scurdammoci ’o passato, simm ’e Napule, paisà!».Mentre, dunque, si attende qualche novità su questo versante – qualche giorno fa Bardelli, sul Tirreno, si lamentava dicendo che, con il passaggio al digitale terrestre, Tvl rischia la chiusura –, riprendiamo a pubblicare altre briciole della diatriba che ha visto contrapposti ortodossi ed eretici all’interno dell’intricato mondo tripartito Aias-Tvl-Fondazione ‘Maria Assunta in cielo’.
Ecco, oggi, la raccomandata, del luglio scorso, con cui il segretario della fondazione, don Diego Pancaldo, chiedeva all’avvocato Biagini la restituzione dei documenti della Pax et Iustitia (realtà, se non erriamo, facente capo a Bardelli) di cui era – così si legge nella missiva – in possesso.
Ovviamente la lettera si chiude con una minaccia legale nel caso di una mancata restituzione.
Domani pubblicheremo la risposta di Biagini.
* * *
FONDAZIONE «MARIA ASSUNTA IN CIELO»(O.N.LU.S.)
Via Monte Leonese, 95/17 - 51100 PISTOIA
Tel. 0573 991141
Pistoia, 19 luglio 2010
RACCOMANDATA A.R.Al dott. Biagini Edo
51100 Pistoia
51100 Pistoia
Oggetto: Richiesta di restituzione di documentazione in copia originale della Fondazione Maria Assunta in Cielo.
Caro Edo,
con la presente, in qualità di segretario della Fondazione Maria Assunta in Cielo, a nome del Presidente, sono a richiederTi, con urgenza, la restituzione, in copia originale, di documenti attinenti alla fase costitutiva (e, in particolare, alla vicenda legata alla associazione Pax et Iustitia) ed alla attività della Fondazione che risultano essere, attualmente, nella Tua disponibilità, senza alcun titolo giustificativo e senza che Tu rivesta cariche sociali che legittimino la detenzione di tali documenti, almeno in formato originale.
Tale richiesta Ti è già stata rivolta, per le vie brevi, sia dal Presidente della Fondazione, mons. Renato Gargini, sia dal sottoscritto, non appena assunta la carica di segretario. Ad oggi, nessuna risposta è stata ricevuta da parte Tua.
Ti invitiamo, pertanto, di restituire la predetta documentazione entro la prossima seduta del Consiglio di amministrazione della Fondazione o, comunque, non oltre il 31 agosto 2010 presso la sede di Via Monteleonese, 95, a Pistoia.
Non è il caso che sottolinei a Te, che hai già ricoperto la carica di segretario della Fondazione, come una siffatta richiesta sia funzionale ai fini della sistemazione dei documenti riferiti alla costituzione e alla attività della Fondazione. È, però, mio preciso dovere informarTi del fatto che, per tali ovvie ragioni, qualora la richiesta di restituzione non sia adempiuta entro il termine di cui sopra, il Presidente assumerà ogni iniziativa necessaria al fine di acquisire, in copia originale, tali documenti e rivolta a tutelare l’ordinato svolgimento della vita della Fondazione.
Cordialmente
Diego
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.[Mercoledì 9 febbraio 2011]
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