PISTOIA. Nel post di ieri, che vi invitiamo a rileggere attentamente, parlavamo di correggere il tiro delle notizie e promettevamo di darne le prove.
Ed ecco che stamattina lo facciamo, offrendo a tutti una briciola di quella verità che è sempre stata taciuta, nascosta e respinta nel buio di un sottoscala.
A tutti significa a chiunque legga questo blog, ma anche ai giornali di cronaca locale – che non hanno mai fatto cenno ai fatti riportati qui di séguito –; ma anche a Tvl, che ha sempre (e non poteva essere diversamente, va detto) sposato la tesi del ‘direttore dei direttori’ Luigi Bardelli: perché così si deve fare e basta (ovviamente in nome del rifiuto dello scoop a tutela della ‘persona delle persone’, come dichiara esplicitamente l’emittente…); ma anche a don Pancaldo, che ha sempre parlato di lupi (forse non individuando, con la dovuta lucidità, l’area in cui i lupi si muovono); ma anche al vescovo, che non poteva non essere a conoscenza di ciò che state per leggere.
Ed ecco che stamattina lo facciamo, offrendo a tutti una briciola di quella verità che è sempre stata taciuta, nascosta e respinta nel buio di un sottoscala.
A tutti significa a chiunque legga questo blog, ma anche ai giornali di cronaca locale – che non hanno mai fatto cenno ai fatti riportati qui di séguito –; ma anche a Tvl, che ha sempre (e non poteva essere diversamente, va detto) sposato la tesi del ‘direttore dei direttori’ Luigi Bardelli: perché così si deve fare e basta (ovviamente in nome del rifiuto dello scoop a tutela della ‘persona delle persone’, come dichiara esplicitamente l’emittente…); ma anche a don Pancaldo, che ha sempre parlato di lupi (forse non individuando, con la dovuta lucidità, l’area in cui i lupi si muovono); ma anche al vescovo, che non poteva non essere a conoscenza di ciò che state per leggere.
Per mesi Bardelli e Pancaldo hanno suonato il corno della caduta dell’Aias per colpa di Bagnale e di Lo Trovato.
Per mesi hanno battuto il timpano della caduta dell’impero e del medioevo prossimo venturo, con il crollo dell’occupazione, il sacrificio dei dipendenti dell’Aias e il ritorno all’economia di sussistenza fatta di orti, di animali da cortile e raccolta delle ghiande per i porci – uno scenario, insomma, apocalittico con tentativi, se ricordate bene, di far scendere in sciopero il personale, cosa che, fortunatamente, non è avvenuta.
Per mesi si è strombazzato, a suon di convenzionali megafoni (comunicati, prese di posizione, trasmissioni tv ed altro), che il nuovo centro di via San Biagio di Pistoia, lasciato a mezzo e a sé, avrebbe determinato il crollo in picchiata della Fondazione Santa Maria Assunta in cielo, con conseguente cataclisma trascinatorio anche sull’Aias e sui servizi da essa erogati. E non è mai successo.
Si sono perfino scomodati dei tecnici per far dire che, con le piogge di qualche mese fa, la gettata in cemento degli scantinati della nuova struttura avrebbe rischiato di subire l’effetto barca: un sollevarsi all’improvviso e un navigare come un’apocalittica arca di Noè portatrice non di salvezza, ma di guai quando si fosse fermata su un metaforico Aias-Ararat. Si è perfino detto che sarebbe stato necessario, per evitare questo tsunami, riempire la struttura di acqua, per aumentarne il peso e impedire che si staccasse dal suolo come un catino in una vasca da bagno. E cosa sarebbe potuto capitare di peggio?
Rifatevi gli occhi e l’animo, invece, oggi. Se la struttura si è fermata, ciò non è dipeso da Bagnale.Per mesi hanno battuto il timpano della caduta dell’impero e del medioevo prossimo venturo, con il crollo dell’occupazione, il sacrificio dei dipendenti dell’Aias e il ritorno all’economia di sussistenza fatta di orti, di animali da cortile e raccolta delle ghiande per i porci – uno scenario, insomma, apocalittico con tentativi, se ricordate bene, di far scendere in sciopero il personale, cosa che, fortunatamente, non è avvenuta.
Per mesi si è strombazzato, a suon di convenzionali megafoni (comunicati, prese di posizione, trasmissioni tv ed altro), che il nuovo centro di via San Biagio di Pistoia, lasciato a mezzo e a sé, avrebbe determinato il crollo in picchiata della Fondazione Santa Maria Assunta in cielo, con conseguente cataclisma trascinatorio anche sull’Aias e sui servizi da essa erogati. E non è mai successo.
Si sono perfino scomodati dei tecnici per far dire che, con le piogge di qualche mese fa, la gettata in cemento degli scantinati della nuova struttura avrebbe rischiato di subire l’effetto barca: un sollevarsi all’improvviso e un navigare come un’apocalittica arca di Noè portatrice non di salvezza, ma di guai quando si fosse fermata su un metaforico Aias-Ararat. Si è perfino detto che sarebbe stato necessario, per evitare questo tsunami, riempire la struttura di acqua, per aumentarne il peso e impedire che si staccasse dal suolo come un catino in una vasca da bagno. E cosa sarebbe potuto capitare di peggio?
Leggete, parola per parola, la bella lettera che Bagnale, il commissario fatto passare per una specie di malvagio Dart Fener di Guerre stellari, scrisse alla Fondazione Maria Assunta in cielo il 2 novembre dello scorso anno, ma sottolineando – come potrete vedere coi vostri occhi – che tutto ciò che scriveva era già stato più volte detto verbalmente a Lei (don Gargini, n.d.r.) ed a persone a Lei vicine riguardo le problematiche connesse al cantiere del nuovo centro di via San Biagio in Pistoia.
E allora èccoci al giro di boa. Èccoci al momento in cui si può e si deve chiedere a Bardelli e a don Pancaldo dov’erano, loro, quando questa lettera veniva inviata e, ancor prima, dov’erano quando Bagnale, verbalmente, garantiva che avrebbe sostenuto le nuove opere di via San Biagio, che vi avrebbe investito quattrini dell’Aias.
Èccoci, oggi, al momento in cui o Bardelli e don Pancaldo diranno che la lettera di Bagnale è un falso da platea, oppure dovranno riconoscere che tutta la guerra instaurata fino a questo punto – chiamando in aiuto anche alleati come Berti e Fratoni che si sono, a nostro avviso, sin troppo sbilanciati – è stata tutta una messinscena, una true lie: di cui, ovviamente, oggi dovranno spiegare la causa, dopo i devastanti effetti provocati attraverso tentativi di generare falsi timori e critici momenti di sconforto negli assistiti Aias che entrambi – Bardelli e Pancaldo – dicono di amare con tanto cristiano spirito di fratellanza.
Pistoia, signori del potere tutti quanti, ha bisogno di chiarezza e la esige. Non ne può più di ascoltare tube di guerra che in realtà sono dei semplici corni di bufale suonati non si sa bene perché né per chi.
Pistoia è stufa di assistere ai teatrini in cui si giocano e girano milioni di euro (e ancor prima miliardi di lire) pubblici, della sanità di tutti, ma dei quali – come è stato messo bene in luce dai documenti che abbiamo sin qui pubblicato – non si conoscono i tortuosi percorsi che li portano, come sembrerebbe, a incanalarsi verso strane doline carsiche capaci di ingoiare ogni cosa.
Pistoia è stufa di non poter mai sapere la verità o di doverla conoscere solo per caso e per forza perché qualcuno, libero da condizionamenti, crede ancora che esista una funzione pubblica della cronaca e del giornalista.
Tanto più oggi, epoca in cui il flusso delle notizie cerca di evitare le strutture dell’informazione ritenendole assolutamente inadeguate a garantire l’interesse ad essere informati con e per quei princìpi (come sembra obsoleti) con cui i maestri del giornalismo italiano ci educavano, un tempo, a scrivere.
In nome del rispetto della verità e quindi, proprio per questo, degli uomini tutti.
e.b. blogger
E ora leggete.* * *
Prot.: GC39/2010
Prot. nr. 12875111
Prot. nr. 12875111
Melfi, 2 novembre 2010
Alla c.a. Rev.mo Monsignor Renato Gargini
Presidente Fondazione “Maria Assunta in Cielo” onlus
Via Monteleonese 95/19
51100 Pistoia
E p.c. Geom. Paolo Conti
Presidente soc. coop. CMSA
Loc. Traversagna
Via U. Foscolo 7
51010 Massa e Cozzile (PT)
paolo.conti@***.it
(fa.: 057*.77.**.**)
Ill.ma Famiglia Carrara
c/o Sant’Andrea spa
via Franchetti 11
51100 Pistoia
(fax.: 057*.36.**.**)
Prof. Dott. Ivano Paci
Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia
Via de’ Rossi 26
51100 Pistoia
info@fondazionecrpt.it
(fax.: 057*.97.**.**)
Alla c.a. Rev.mo Monsignor Renato Gargini
Presidente Fondazione “Maria Assunta in Cielo” onlus
Via Monteleonese 95/19
51100 Pistoia
E p.c. Geom. Paolo Conti
Presidente soc. coop. CMSA
Loc. Traversagna
Via U. Foscolo 7
51010 Massa e Cozzile (PT)
paolo.conti@***.it
(fa.: 057*.77.**.**)
Ill.ma Famiglia Carrara
c/o Sant’Andrea spa
via Franchetti 11
51100 Pistoia
(fax.: 057*.36.**.**)
Prof. Dott. Ivano Paci
Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia
Via de’ Rossi 26
51100 Pistoia
info@fondazionecrpt.it
(fax.: 057*.97.**.**)
OGGETTO: cantiere nuovo centro di via San Biagio
Rev.mo Monsignor Renato Gargini,
Le scrivo perché ritengo opportuno, a valle di mesi di false informazioni intenzionalmente rese alla stampa cittadina e non, rappresentarLe in maniera formale quanto più volte detto verbalmente a Lei ed a persone a Lei vicine riguardo le problematiche connesse al cantiere del nuovo centro di via San Biagio in Pistoia.
Pur osservando come fino ad oggi non sia pervenuta a questo ufficio alcuna richiesta da parte della Fondazione “Maria Assunta in Cielo”, lo scrivente Commissario (esattamente come l’A.IA.S. Nazionale) non intende sottrarsi alla possibilità di concorrere, attraverso le risorse della Sezione A.I.A.S. di Pistoia, al finanziamento di questa nuova struttura di proprietà della Fondazione “Maria Assunta in Cielo” da Lei rappresentata.
Le confermo quindi formalmente la mia disponibilità, in qualità di rappresentante legale della Sezione A.I.A.S. di Pistoia, a valutare ogni possibile modo per contribuire a questo importante sforzo finanziario.
Le ribadisco, altresì, che tale disponibilità è vincolata ad una serie di condizioni al cui rispetto sono chiamato dal ruolo di rappresentante legale della Sezione A.I.A.S. di Pistoia e dalla necessaria tutela degli interessi della Sezione stessa.
Il contributo dovrà essere tale da non compromettere la stabilità finanziaria della Sezione A.I.A.S. di Pistoia e con essa la conservazione dei servizi agli utenti e dei livelli occupazionali, deve essere utile al completamento dell’opera che poi la stessa Sezione dovrà utilizzare per le sue attività, dovrà corrispondere ad un chiarimento dei rapporti fra la Fondazione “Maria Assunta in Cielo” e la Sezione A.I.A.S. di Pistoia che garantisca al meglio gli interessi della Sezione anche attraverso atti della Fondazione laddove ritenuti necessari.
ConfermandoLe quindi la più ampia disponibilità a trovare le forme più opportune per contribuire al costo del cantiere del nuovo centro di via San Biagio in Pistoia, colgo l’occasione per porgerLe
Cordiali saluti
Rev.mo Monsignor Renato Gargini,
Le scrivo perché ritengo opportuno, a valle di mesi di false informazioni intenzionalmente rese alla stampa cittadina e non, rappresentarLe in maniera formale quanto più volte detto verbalmente a Lei ed a persone a Lei vicine riguardo le problematiche connesse al cantiere del nuovo centro di via San Biagio in Pistoia.
Pur osservando come fino ad oggi non sia pervenuta a questo ufficio alcuna richiesta da parte della Fondazione “Maria Assunta in Cielo”, lo scrivente Commissario (esattamente come l’A.IA.S. Nazionale) non intende sottrarsi alla possibilità di concorrere, attraverso le risorse della Sezione A.I.A.S. di Pistoia, al finanziamento di questa nuova struttura di proprietà della Fondazione “Maria Assunta in Cielo” da Lei rappresentata.
Le confermo quindi formalmente la mia disponibilità, in qualità di rappresentante legale della Sezione A.I.A.S. di Pistoia, a valutare ogni possibile modo per contribuire a questo importante sforzo finanziario.
Le ribadisco, altresì, che tale disponibilità è vincolata ad una serie di condizioni al cui rispetto sono chiamato dal ruolo di rappresentante legale della Sezione A.I.A.S. di Pistoia e dalla necessaria tutela degli interessi della Sezione stessa.
Il contributo dovrà essere tale da non compromettere la stabilità finanziaria della Sezione A.I.A.S. di Pistoia e con essa la conservazione dei servizi agli utenti e dei livelli occupazionali, deve essere utile al completamento dell’opera che poi la stessa Sezione dovrà utilizzare per le sue attività, dovrà corrispondere ad un chiarimento dei rapporti fra la Fondazione “Maria Assunta in Cielo” e la Sezione A.I.A.S. di Pistoia che garantisca al meglio gli interessi della Sezione anche attraverso atti della Fondazione laddove ritenuti necessari.
ConfermandoLe quindi la più ampia disponibilità a trovare le forme più opportune per contribuire al costo del cantiere del nuovo centro di via San Biagio in Pistoia, colgo l’occasione per porgerLe
Cordiali saluti
A.I.A.S. Sez. di Pistoia Onlus
Il Commissario Nazionale
Giulio Francesco Bagnale
Il Commissario Nazionale
Giulio Francesco Bagnale
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[Lunedì 28 febbraio 2011]
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