lunedì 21 febbraio 2011

SFORAMENTI? AVANTI TUTTA (MA ALMENO LI CONOSCEREMO IN TEMPO REALE)

 di Alessandro Romiti

PIANA FI-PO-PT. Sbigottimento, delusione, amarezza, sconcerto, indignazione. Non esistono parole appropriate a descrivere lo stato d’animo dei cittadini della Piana che, finalmente, dopo aver visto il riconoscimento (implicito ed esplicito) della relazione di causalità dell’inquinamento del territorio (decisiva la lettera di ASL 3 del 12.1.2011), vengono informati dall’assessore Fragrai & C. che «...tra le tante azioni che potranno essere fatte non c’è certamente un blocco temporaneo dell’impianto» – e mica ha detto definitivo!
In compenso i cittadini, sono rassicurati e poi potranno essere felici 
 Infatti, il consesso di Sindaci e assessori, anche se non procederanno a tutelare la loro salute (nessuna misura è diretta a ridurre, contenere o evitare l’inquinamento conclamato di terra, acqua e aria), cercheranno di assicurare «maggiore comunicazione, in tempi più rapidi».
Questa è la tragica notizia che arriva ieri, 20 febbraio, sul Tirreno come un autentico giro di boa nel lungo lustro di battaglia degli antinceneritoristi: fino a pochi giorni fa, l’inquinamento era certificato ma non dimostrato, e ciò permetteva alle amministrazioni di rinviare decisioni di merito imbarazzanti e compromettenti, perché certamente tali da addossare la responsabilità all’impianto di via W. Tobagi.
Oggi c’è disponibile la diretta “relazione di causa”, ben certificata da un comunicato di ASL 3 al sindaco Scatragli, ma nonostante questa dichiarazione formale e ufficiale, niente sfiora i responsabili della salute pubblica.
In parole povere è come se gli amministratori dicessero che se ne infischiamo della tutela dei cittadini e che, anche se Asl e Arpat hanno dimostrato che l’inceneritore ha inquinato e inquina, niente li fermerà.
Avviseremo comunque degli eventuali sforamenti e anomalie di funzionamento, tanto che saranno gli stessi cittadini a sapere di essere esposti al momento, coordinati su ciò dai comunicati stampa del Palazzo, emessi in tempo quasi reale.
Il presidente della IV Commissione Marco Biagini, rassicura sull’effettiva volontà di fare «...raggiungere il prima possibile le notizie ai cittadini» sull’inquinamento incipiente, così che abbiano consapevolezza della loro esposizione.
Ecco il bello dell’era digitalizzata!
Ancora una volta Fragrai interviene stigmatizzando che gli sforamenti del mese di dicembre e gennaio (prontamente denunciati dai comitati) sono da ricondurre ai «...carboni attivi, ovvero ai filtri» (sono sempre quelli, non è mai l’impianto).
Ma non solo. Il solerte assessore, incurante delle segnalazioni di Arpat rilancia indefesso: «...l’inceneritore raddoppierà».
Il Presidente della IV Commissione, Biagini (Pd) aggiunge (reggetevi forte) di avere ben chiara comprensione delle vicende dell’inceneritore di Montale dichiarando con disinvoltura: «...un blocco temporaneo dell’impianto... comporterebbe infatti solo molti svantaggi. Avremmo un inquinamento addirittura maggiore».
Non dice quale e lascia i lettori in una sicura angoscia e incomprensione.
Incredibili e strabilianti le sue dichiarazioni: mentre a Milano, Torino, Brescia chiudono le città al traffico (appunto per ridurre l’inquinamento e ottemperare le misure di legge) nella Piana Fi-Po-Pt si procede… comecipareppiace.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 21 febbraio 2011]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.