di Alessandro Romiti
AGLIANA. Ieri sera, 25 febbraio, appassionata relazione del sindaco Ciampolini alla pubblica assemblea sul tema Una diversa politica dei rifiuti in Toscana.
Dopo le dichiarazioni categoriche e più radicali del governatore Rossi, sostenute appieno dal presidente della provincia Fratoni e dall’assessore Fragai, sull’avvio di quattro nuovi impianti, l’amata sindaca aglianese ha aperto i lavori dichiarandosi contraria alla costruzione dell’impianto del Calice.
Infatti il Sindaco ha chiarito a tutti che l’ipotesi è ben più che reale, apparendo scritta a chiare lettere sul piano interprovinciale dei rifiuti della piana Pt-Po-Fi.
Ordunque, la battuta diviene drammaticamente paradossale e sconcertante perché:
1) Il sindaco riconosce che il territorio è esposto agli effetti dell’impianto di Montale e quindi non potrà essere ulteriormente gravato dagli effetti di quello del Calice (ma come? Non diceva lei stessa e il potente Magnanensi che tali impianti non inquinano? Quando si dice contraddizione!).
2) I cittadini della zona, sono esposti a una grave situazione di inquinamento ambientale che incide su acqua/terra/aria, e dopo essere cornuti per questo, verranno anche mazziati sul piano economico, visto il crescente aumento dei costi di immobilizzazione dell’impianto di incenerimento (28 milioni di €) e dei suoi crescenti costi di gestione.
L’esperto architetto Larini ha poi ben esposto uno strabiliante documento, accompagnato da grafici (si acclude il testo: 1 e 2), nel quale sono state ripresentate, una ad una, tutte le posizioni espresse dal prof. Paul Connett e ribadite in più modi e luoghi dai comitati sorti contro l’impianto di Montale. Le teorie connettiane, una volta sbeffeggiate da Magnanensi & C., vengono oggi sostenute dall’illuminata sindaca? Che è mai successo?
I rappresentanti dei comitati avevano un comprensibile torcibudella, quando sentivano plaudire alle deduzioni dall’architetto Larini che, prima di iniziare la relazione, si è presentato chiaramente come un inceneritorista, specificando, però, che ormai nella piana l’inceneritore di Montale non è più necessario se si dà l’avvio a una raccolta differenziata porta-a-posta e a una tariffazione puntuale.
I prossimi, decisivi sviluppi ci potrebbero essere fra qualche tempo: quando verranno pubblicati gli esiti delle indagini chimico-fisiche in esecuzione in questo momento.
Delle analisi riparleremo a fine-marzo o inizio-aprile.
Cliccare sulle immagini per ingrandirle.
[Sabato 26 febbraio 2011]
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