PISTOIA. Come avevamo preannunziato per primi, battendo tutti gli organi ufficiali di informazione, oggi si discuterà dell’Aias.
Oggi è, insomma, la data dell’incontro fatidico; solo che Bardelli non ci sarà, sarà contumace. Un Bardelli che una decina di giorni fa, da Tvl (Ora Insieme, del 10-02-2011), si è difeso deridendo chi finora ha chiesto chiarezza e trasparenza sulle attività economiche e finanziarie del triangolo Aias-Tvl-Santa Maria Assunta in cielo. I toni e i modi di questa autodifesa li potete vedere, ascoltare, cogliere direttamente dal video immesso su YouTube.
Dopo un silenzio di gelo, seguìto alla pubblicazione di tutte le carte che l’avvocato Biagini aveva inviato ai vertici della pubblica amministrazione di Pistoia, ecco che Berti e Fratoni si presentano al tavolo per incontrare il presidente nazionale Aias, Lo Trovato. Ma, novità, stavolta scenderebbe in campo anche lo stesso vescovo Mansueto Bianchi, anch’egli sinora muto, almeno a quanto dice Alberto Vivarelli sul Tirreno, nella notizia che riportiamo qui sotto.
Tuttavia, con la solita sufficienza che caratterizza le istituzioni a volte fin troppo supponenti di questa incomprensibile e democratica città di sinistra, sindaco e presidente della provincia chiedono, prima di sedersi e pregiudizialmente, che Lo Trovato ritiri il provvedimento di espulsione di Bardelli & C. Ed è, lasciatecelo dire, una bella pretesa.
Checché ne dica Bardelli e checché ne pensino Berti e Fratoni, noi siamo convinti – e con noi anche molti altri comuni mortali, che non hanno voce in capitolo nel silenzio generale imposto non si sa bene da chi – che, prima di qualsiasi altra cosa, su Aias e collegàti deve essere fatta chiarezza: troppo facile, infatti – come afferma in tv il direttore/presidente di tutto Bardelli, scandalizzato dal diavolo che sta perseguitando lui e l’Aias –, sostenere che di assegni e altro del 90 e oltre non può ricordarsene, e che è tutto ininfluente perché qualsiasi cosa sia stata fatta, da lui Bardelli e da Diego Pancaldo, loro hanno agito solo per la felicità dei disabili e, in quanto buoni e giusti, sono stati gratificati e ben ricompensati da Dio con un successo economico che tutti hanno sotto gli occhi nei beni materiali e mammonici dell’associazione e della tv.
Non è il caso di aggiungere altro. Guardatevi direttamente le immagini e fate parlare i protagonisti.
Dovete solo riflettere, perché è evidente che il calvinismo di certi cattolici non ha limiti.
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Aias, oggi il tavolo per discutere l’armistizio
Ma Bardelli non ci sarà: «Espulsioni mai revocate.
Io? Pronto a farmi da parte»
PISTOIA. L’incontro per trovare una soluzione al caso Aias ci sarà. È previsto per oggi, anche se il presidente nazionale, Lo Trovato, non ha ritirato il provvedimento di espulsione dell’ex presidente Luigi Bardelli (nella foto), condizione posta da sindaco e presidente della Provincia per avviare una trattativa che portasse ad un accordo extragiudiziale. Lo Trovato incontrerà Berti, Fratoni, il vescovo Mansueto Bianchi e un rappresentante dell’Aias pistoiese. Ma non Bardelli. Che non si presenterà.
«Non so cosa venga a fare il presidente Lo Trovato – dice senza mezzi termini, Bardelli –. Prima di mettersi a sedere deve ritirare il provvedimento di espulsione. Mica può trattare il futuro dell’Aias con una persona espulsa».
Eppure, in questi ultimi mesi, pare che il problema sia diventato proprio lui, la sua presenza è ingombrante; il suo atteggiamento rigido, imbarazza. Molti, in privato, lo sollecitano a fare un passo indietro, a farsi da parte per poter sbloccare la situazione.
«Uno? Io di passi indietro ne faccio anche dieci – sbotta Bardelli –. Il problema è che commissario e presidente chiedono un presidente super partes, nessun vecchio consigliere nel nuovo organismo, e la maggioranza, o almeno la parità, nel prossimo consiglio. Per quanto mi riguarda rinuncio alla futura presidenza ma devono garantire alcune cose». Cioè? Le risposte non arrivano.
E l’assemblea dei soci si avvicina. Sabato vecchi e nuovi soci si ritroveranno per decidere se all’assemblea per eleggere il nuovo consiglio dovranno partecipare i vecchi soci, i nuovi o entrambi. La questione ha davvero poco spessore perché i nuovi soci fatti dal commissario pare siano 9 in tutto e quindi il loro peso sarà assolutamente irrilevante.
«A proposito di trasparenza e regole democratiche – svela Bardelli – il commissario Bagnale aveva fissato al 15 gennaio la scadenza per i nuovi soci. Da quella data sarebbero iniziate le verifiche. La sua lista di nuovi soci, è stata ammessa prima del 31 dicembre. È questa la sua trasparenza. Del resto cosa c’è da aspettarsi? Bagnale da due anni è commissario all’Aias di Salerno: in 24 mesi non ha ancora convocato un’assemblea».
Alberto Vivarelli
Cliccare sulle immagini per ingrandirle.
[Martedì 22 febbraio 2011]
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