PISTOIA. La soppressione di alcuni treni, sostituiti con un servizio di 12 coppie di pullman, ci preoccupa molto. Parecchie frazioni rimarranno isolate; inoltre ci sarà più inquinamento e più traffico. Dare la colpa come al solito ai tagli del Governo è puerile: perché in altre Regioni, come, per esempio, tanto per citarne alcune, la Sardegna, la Sicilia, la Campania, il Lazio, l’Abruzzo, il Friuli Venezia Giulia e il Veneto, nonostante l’intervento contro gli sprechi del Governo centrale, non ci sono stati assolutamente tagli al servizio di trasporto pubblico locale? I tagli del Governo valgono per tutti o soltanto per la Toscana?
Bisogna riportare la questione all’interno di un confronto che punti a ricercare soluzioni durature e rispondenti alle diverse necessità. Non si può dismettere la linea Porrettana se si è consapevoli che il servizio ferroviario resta comunque una componente essenziale attorno alla quale organizzare il servizio trasporti dell’area montana e se si è consapevoli anche dell’importanza sociale e ambientale del servizio. Bisogna ripensare il ruolo di questo importante servizio, tenendo conto sì dei problemi e della carenza di risorse, ma soprattutto delle istanze dei cittadini e delle reali necessità degli utenti.
Tempo fa, in Consiglio Comunale, durante un mio intervento su questo tema, proposi anche che si riflettesse sull’opportunità di valorizzare la linea ferroviaria dal punto di vista turistico data la sua collocazione e il suo passaggio attraverso una bellissima area panoramica.
Inoltre la Regione Toscana ha a disposizione circa 300 milioni di euro per il sociale. Si potrebbe prendere da queste risorse i circa 25 milioni necessari per non operare tagli di treni e autobus e per non aumentare le tariffe, considerando la valenza sociale di questo servizio.
Mi auguro che veramente si ripensi a un’altra soluzione!
Daniela Simionato
Capogruppo LegaNT
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[Mercoledì 23 febbraio 2011]
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