«Pansa dovrebbe fare una profonda
autocritica sul proprio operato nei ruoli di massima responsabilità che ha
ricoperto da anni in Finmeccanica»
PISTOIA. Non è accettabile che si scarichi su AnsaldoBreda le colpe
della crisi di Finmeccanica.
Che in AnsaldoBreda ci siano dei
problemi da risolvere è indubbio, ma il piano di ristrutturazione era stato
concepito proprio per questo. Sicuramente dobbiamo andare verso un risanamento
dell’azienda ferroviaria, ma da qui a farla diventare il capro espiatorio,
quando rappresenta in termini di fatturato forse il 3-4% dell’intero fatturato,
di Finmeccanica, ci sembra eccessivo.
Nel merito poi, le dichiarazioni diPansa sono profondamente ingiuste perché disconoscono i risultati ottenuti, pur
in momenti di enorme difficoltà, da AnsaldoBreda che in questo ultimo anno ha
già fatto uscire dallo stabilimento il primo treno Etr1000 destinato alla
sperimentazione, attualmente in corso sul circuito di prova di Velim in
Repubblica Ceca, ed ha il secondo treno in uscita a giorni; ha completato le
consegne dei treni per la Danimarca, obiettivo che sembrava ormai irraggiungibile,
ha realizzato il miglioramento dei parametri di produttività ed in generale di
tutti i processi aziendali, nonostante i continui ostacoli trovati nell’operatività
anche per l’impossibilità di investimenti in nuove risorse.
Le dichiarazioni costituiscono inoltre
un atto autolesionistico come più non si potrebbe, con riferimento sia all’obbiettivo
di risanamento dell’azienda AnsaldoBreda, sia anche al fine di trovare un
acquirente od un partner internazionale per ripartire e recuperare la competitività
in parte perduta. Infatti queste dichiarazioni provocano solo una ulteriore
svalutazione dell’immagine dell’azienda ed una mortificante ferita a tutti i
lavoratori, dal management, ai quadri, all’officina, che in questo tempo si
sono impegnati con orgoglio e determinazione per dare il massimo contributo.
Forse Pansa voleva regalare ai clienti
belgi e olandesi nuove armi in una disputa che stava finalmente incominciando a
segnare punti a favore di AnsaldoBreda, con la decisione della Corte di Utrecht
di accogliere l’istanza presentata da AnsaldoBreda, in relazione alla nomina di
esperti indipendenti per accertare se i treni sono conformi ai requisiti
richiesti, per fare così emergere che il treno V250 è sicuro ed affidabile.
Pansa dovrebbe fare il massimo sforzo
in sostegno di AnsaldoBreda, nell’interesse di Finmeccanica e del paese, e
imporsi una profonda autocritica sul proprio operato nei ruoli di massima
responsabilità che ha ricoperto da anni in Finmeccanica.
Patrizio La Pietra
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[Martedì 12 novembre 2013 | 12:39 - © Quarrata/news]
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