di Andrea Fedi [*]
«Personalmente, rimasi colpito
soprattutto dalla sua voglia di vincere»
NEW YORK-BARDALONE. Fin da bambino, da appassionato di gare in salita, io l’avevo
visto gareggiare più di una volta.
Il giorno in cui scattai queste foto,
il 4 luglio 2010, ebbi modo finalmente di sentirlo parlare con i suoi tifosi.
Quarrata/news si
unisce, nel cordoglio, alla figlia Alessandra, amica del blog, e a tutta la
famiglia del campione.
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Aveva avuto una prestazione deludente,
e glielo si leggeva chiaro in faccia, a dispetto delle nove vittorie in
classifica assoluta riportate su quei tornanti. Troppo lento era passato
davanti all’Hotel Montana, all’ultima curva prima del traguardo della
Trento-Bondone, per via di un problema alla pompa della benzina. Ironia della
sorte, era stato premiato lo stesso, perché quella domenica lui era l’unico
concorrente in gara nella categoria dei prototipi storici.
Mentre girava a piedi, con la tuta
bianca ancora addosso e la coppa argentata sottobraccio, la indicava con il
dito, di tanto in tanto, per spiegare che se ne vergognava, e che ne aveva ben
altri di trofei, nella sua casa di Bardalone, tutti meritati, tutti vinti sul
serio.
Al parco chiuso, alla seggiovia delle
Rocce Rosse, tanta era la gente che lo riconosceva e lo chiamava. Lui si
avvicinava alle transenne, per spiegare nei particolari il guasto che l’aveva
rallentato. Parlava di una spugna e descriveva il funzionamento del sistema di
alimentazione della sua Osella BMW, soprannominata “Luigina”.
Personalmente, rimasi colpito
soprattutto dalla sua voglia di vincere, nonostante l’età: disse che era venuto
lì per fargliela vedere, a questi giovanotti di ora, che corrono su macchine
più nuove e più potenti.
Sperava di riuscire a dimostrare a
tutti, pubblico e piloti, che anche partendo in classe storica è possibile fare
un tempone, se uno ci sa fare.
Pensava già alla prossima gara.
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[*] – Andrea Fedi è Associate
Professor, Dept. of European Languages, Literatures, & Cultures e Faculty
Director, Global Studies Undergraduate College – Stony Brook University, Stony
Brook, NY, 11794-5359. Le foto pubblicate sono sue.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 14 novembre 2013 | 08:33 - © Quarrata/news]
Uno come Mauro Nesti non poteva che essere nato sui nostri monti.
RispondiEliminaHo purtroppo avuto poche occasioni per parlarci, ma ho sempre tenuto a raccontare, con orgoglio, che una delle fierezze montanine era proprio lui: uno di Bardalone che guidava come un dio.
Ha continuato a farlo anche in età, per altri, avanzata. E le strade di Lassù, adesso, avranno già cominciato a vederlo vincitore.
Ciao, grande Mauro !