di FELICE DE MATTEIS
Con l’iperliberismo dello Stato e della
Regione e la scoperta della finanza da parte dei ‘compagni’, in sanità
cos’è rimasto della Sanità? – Bilanci a pareggio, utenti in sofferenza e personale
scontento che però non può aprir bocca…
PISTOIA. Il 25 luglio, data emblematica, è stato inaugurato il San
Jacopo. Tralasciamo le carenze che dopo un plausibile periodo di assestamento
possono essersi verificate ma che ancora, però, si stanno verificando: a
dimostrazione che questo edificio è già vecchio ed inefficiente e noi lo
abbiamo scritto, documentato, per primi, e a rimorchio abbiamo avuto la stampa
ufficiale. E, purtroppo, non sarà finita qui con i guai.
Rivolgiamo l’attenzione agli utenti-pazienti,
a coloro che di questa bestemmia tecnico/operativa, dovrebbero essere i
beneficiari: per fare ciò, dobbiamo inviare alcune osservazioni a chi dentro il
San Jacopo lavora. Cominciamo dagli infermieri e dai medici: volutamente
abbiamo messo prima gli infermieri e poi i medici perché appare evidente che
mentre i primi presidiano il territorio di loro competenza, i secondi sono
sballottati fra i vari piani – chiamati setting (?) – costretti a
operare senza riferimenti precisi e in base a quella buffonata che si chiama livello
di intensità di cura e che è distribuito non per patologia ma per
gradualità di rischio. Siamo più precisi: mentre prima il cardiopatico veniva
mandato in cardiologia, il traumatizzato osseo in ortopedia e via discorrendo, adesso
da un pronto soccorso con una sala di attesa più piccola di quella del vecchio
Ceppo e un personale medico e paramedico insufficiente, la gente viene spedita
ai vari livelli della cosiddetta intensità di cura. Nel frattempo il personale
del pronto soccorso, che lavora ai limiti, è costretto a prendersi, non per sua
colpa, le giuste incazzature dei pazienti e dei familiari, costretti a
snervanti attese di ore: ma ai superdirigenti da oltre 100mila euro all’anno,
che gliene frega?
E tutto questo è una tecnica già
sperimentata altrove e dichiarata fallimentare per la qualità dei servizi e le
prestazioni erogate.
Con i medici che sembrano dei
Girardengo, costretti a svilire la loro professionalità e a ubbidire perché
qualche psicologo, con qualche ex femminista incazzata divenuta per meriti
politici un alto grado di questa struttura, compiacentemente eseguono progetti
già definiti dai vertici della Sanità Toscana.
Ma questo non è esercitare la
professione medica! Ai medici ci rivolgiamo, non a quelli messi a dirigere
reparti che non si chiamano più con il loro nome di riferimento, e lì
posizionati per tessera partitica e quindi – nella stragrande maggioranza –
tutti emanazione del Chiti/Rossi che, se non vogliono perdere le laute prebende
mensili, debbono obbedire e “fare obbedire”: ci rivolgiamo ai sani seguaci di
Ippocrate affinché diano corpo e voce al loro giuramento rifiutando la “deminutio
capitis” alla quale sono sottoposti, affinché, una volta per tutte, diano
libera voce alla loro professionalità ridotta a semplice esecutività di
disposizioni e ordini di coloro che, con la professione medica ed i suoi
problemi, niente hanno a che fare.
L’unico obiettivo è il pareggio di
bilancio che l’Azienza sbandiera come ottenuto con nemmeno €. 10.000 di utile?
Ce lo andremo a leggere il bilancio, statene certi.
Utile sulla salute? E dire che questi
“signori” aziendalisti dell’Asl 3 sono tutti di provenienza “rossa”! Roba da
non credere.
Un invito ai “posizionati lì” per
meriti parrocchiali, da Abati a Turco a Gherardeschi e giù, a seguire, tutti i
tesserati posti a dirigere i vari setting: fate un questionario fra i medici
“normali”, cioè quelli veri, e fra gli infermieri, garantendo l’anonimato, e
chiedete loro se sono soddisfatti o meno di come sono costretti a lavorare. E
da ultimo chiedete loro: “pensate che la Dirigenza Asl 3 sia piena di
incompetenti o di competenti?”. Analoga domanda potreste farla agli utenti
chiedendo loro se sono rimasti soddisfatti del trattamento ricevuto.
Già, gli utenti, cioè i pazienti!
C’eravamo dimenticati che nel business
del San Jacopo e delle sue idrovore per permettergli di galleggiare, ci sono
anche i pazienti…
Provate a chiedere anche a loro, i capoccioni
per “unzione divina” del Pci-Ds-Margherita-Ulivo-Pd etc., che in tutta la Ragione
Toscana stanno uccidendo gli ospedali funzionanti come Pescia e San Marcello in
omaggio, loro, i compagni e i cattocomunisti, alla spending review.
In fondo hanno ancora e sempre ragione
loro: dicevano che la proprietà era un furto; la salute, che è sicuramente
l’umana proprietà intoccabile, sta diventando per lor signori, anch’essa, un
furto?
Genuflettetevi dinnanzi al Dio quadrino
ed allo Stato iperliberale e iperliberista. Da eventuale utente, spero più
tardi possibile (e.. sto facendo gli scongiuri!) vi prego: abbandonate quel che
resta del malloppo e andate a cercare fortuna in Siberia, là dove i Comunisti
seri di una volta vi avrebbero sbattuto.
Se poi medici e infermieri, asse
portante del nostro pubblico benessere, volessero contribuire e cominciassero a
perdere la pazienza…
[Questo intervento è pubblicato come espressione
di libera critica ex art. 21 Cost.]
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[Venerdì 15 novembre 2013 | 07:43 - © Quarrata/news]
Strano pensavo fossero stati i Consiglieri del 5 stelle di Pistoia a fare le denunce ed esposti ancora prima che la struttura del San Jacopo fosse portata a tetto... Altrettanto credevo che fosse stato inaugurato il 21 luglio, data in cui avvenne il trasferimento dei pazienti dal Ceppo.
RispondiEliminaTengo comunque di conto che a volte la memoria umana possa essere labile..
Sig. Maurizio G., sicuramente uno delle 5 stelle, mi scusi ; "il baraccone" è stato inaugurato il 21 Luglio e non come ho erroneamente scritto, il 25. Chiedo pietà! In quanto al resto io posso solo scrivere, se Bianchini mi concede spazio. Voi, invece, dovete chiacchierare meno e fare di più. D'altronde il nome ve lo siete scelto voi o l'ex comico Grillo che con gli attuali comici della nostra politica è perfettamente simbiotico. D'altronde, "per aspera ad sidera!". D'altronde state facendo anche un buon lavoro; continuate e fateci sapere. D'altronde Lei parla con uno che ha tale rispetto di "questa" democrazia che non si stupisce neppure di Grillo. Mi stupisco di certe puntualizzazioni su certe primogeniture, roba da vecchia politica, tipo : io l'avevo detto prima. Per finire : che l'ospedale san jacopo non si sarebbe dovuto costruire in quel posto l'avevano già detto, in Consiglio Comunale, all'epoca, i Verdi. Come vede, è arrivato dopo. Sa,la memoria, talvolta è labile. Buon lavoro.
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