PISTOIA. Da tempo il Sap denuncia lo stato
in cui i poliziotti sono costretti ad operare a causa della mancanza di mezzi e
di equipaggiamenti; una situazione davvero difficile da sostenere in un clima
di forte tensione sociale, causato anche dalla grave crisi economica.
Nonostante le
nostre denunce la situazione non è cambiata; riteniamo sia grave che i
governanti abbiano dimenticato di stanziare fondi per adeguare gli strumenti di
chi tutela la legalità nell’interesse del cittadino.
Una evidente
miopia verso tutti gli operatori di Polizia, basti pensare al mancato rinnovo
dei contratti, al blocco degli stipendi, e non da meno a titolo
esemplificativo, alla mancata distribuzione delle divise!
Chi ragiona in
questo modo evidentemente non è assolutamente a conoscenza del nostro lavoro.
Parliamo di
divise non adeguate, in attesa di essere sostituite da quelle, che dopo aver
superato periodi di sperimentazione, non giungono a chi ne ha bisogno (la Questura di Pistoia è in
attesa da oltre due anni e mezzo).
Operatori
quindi che rimangono privi delle nuove uniformi, ma anche delle vecchie, ormai
superate, che non sono più in produzione e che quindi non dovrebbero essere
consegnate.
Analogo
discorso vale per le scarpe: agenti di Polizia costretti a correre, ad
arrampicarsi, ad usare anche la forza, quando autorizzata nell’adempimento del dovere
per la difesa di un debole o di un’ingiustizia, indossando calzature di tipo
classico certamente adatte per una cerimonia ma non per i servizi di polizia.
I così detti
Dispositivi di Protezione Individuale: caschi protettivi, obbligatori per tutte
quelle professioni che specificatamente lo richiedono, controllati
adeguatamente al fine di rispettare gli standard di sicurezza che la legge
fissa; a Pistoia furono assegnati agli agenti circa 20-25 anni fa, ed oggi di
certo non sono attuali né in grado di tutelare chi li indossa e
conseguentemente chi richiede tutela.
Esiste poi una
situazione paradossale per i poliziotti impiegati nei servizi investigativi i
quali espletano la loro attività in abiti civili; fino allo scorso anno
ricevevano, semestralmente, un buono della somma di circa 80 € per l’acquisto
di vestiti, somma assolutamente inadeguata, ma comunque utile. Oggi quel denaro
non è più disponibile.
Qualcuno per
risolvere questo problema ha pensato di proporre al personale degli abiti completi,
di fattura fine anni 80, acquistati all’epoca per il personale impiegato come
autista alle personalità e lasciati da quel giorno nei romani magazzini.
Immaginate
Serpico, in un servizio sotto copertura, nel corso di un’operazione antidroga,
vestito con un abito blu! Nessuno lo riconoscerebbe di sicuro!
Adesso basta,
trattamento economico, diminuzione dell’organico ed ora la mancanza di divise e
mezzi; tutto questo fa capire quanto interessino le problematiche dei
poliziotti e per questo riteniamo giusto denunciare a mezzo stampa questa
assurda situazione affinché tutti sappiano e qualcuno a livello centrale
finalmente agisca in favore dei poliziotti.
Il Segretario Provinciale
Andrea Carobbi Corso
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[Mercoledì 13 novembre 2013 | 10:11 - © Quarrata/news]
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