mercoledì 13 novembre 2013

SAP. POLIZIA SENZA SCARPE, GIACCA, CRAVATTA E UBOTT, MA CON UN BELL’ABITO ANNI 80


PISTOIA. Da tempo il Sap denuncia lo stato in cui i poliziotti sono costretti ad operare a causa della mancanza di mezzi e di equipaggiamenti; una situazione davvero difficile da sostenere in un clima di forte tensione sociale, causato anche dalla grave crisi economica.
Nonostante le nostre denunce la situazione non è cambiata; riteniamo sia grave che i governanti abbiano dimenticato di stanziare fondi per adeguare gli strumenti di chi tutela la legalità nell’interesse del cittadino.
Una evidente miopia verso tutti gli operatori di Polizia, basti pensare al mancato rinnovo dei contratti, al blocco degli stipendi, e non da meno a titolo esemplificativo, alla mancata distribuzione delle divise!

Chi ragiona in questo modo evidentemente non è assolutamente a conoscenza del nostro lavoro.
Parliamo di divise non adeguate, in attesa di essere sostituite da quelle, che dopo aver superato periodi di sperimentazione, non giungono a chi ne ha bisogno (la Questura di Pistoia è in attesa da oltre due anni e mezzo).
Operatori quindi che rimangono privi delle nuove uniformi, ma anche delle vecchie, ormai superate, che non sono più in produzione e che quindi non dovrebbero essere consegnate.
Analogo discorso vale per le scarpe: agenti di Polizia costretti a correre, ad arrampicarsi, ad usare anche la forza, quando autorizzata nell’adempimento del dovere per la difesa di un debole o di un’ingiustizia, indossando calzature di tipo classico certamente adatte per una cerimonia ma non per i servizi di polizia.
I così detti Dispositivi di Protezione Individuale: caschi protettivi, obbligatori per tutte quelle professioni che specificatamente lo richiedono, controllati adeguatamente al fine di rispettare gli standard di sicurezza che la legge fissa; a Pistoia furono assegnati agli agenti circa 20-25 anni fa, ed oggi di certo non sono attuali né in grado di tutelare chi li indossa e conseguentemente chi richiede tutela.
Esiste poi una situazione paradossale per i poliziotti impiegati nei servizi investigativi i quali espletano la loro attività in abiti civili; fino allo scorso anno ricevevano, semestralmente, un buono della somma di circa 80 € per l’acquisto di vestiti, somma assolutamente inadeguata, ma comunque utile. Oggi quel denaro non è più disponibile.
Qualcuno per risolvere questo problema ha pensato di proporre al personale degli abiti completi, di fattura fine anni 80, acquistati all’epoca per il personale impiegato come autista alle personalità e lasciati da quel giorno nei romani magazzini.
Immaginate Serpico, in un servizio sotto copertura, nel corso di un’operazione antidroga, vestito con un abito blu! Nessuno lo riconoscerebbe di sicuro!
Adesso basta, trattamento economico, diminuzione dell’organico ed ora la mancanza di divise e mezzi; tutto questo fa capire quanto interessino le problematiche dei poliziotti e per questo riteniamo giusto denunciare a mezzo stampa questa assurda situazione affinché tutti sappiano e qualcuno a livello centrale finalmente agisca in favore dei poliziotti.
Il Segretario Provinciale
Andrea Carobbi Corso
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 13 novembre 2013 | 10:11 - © Quarrata/news]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.