di FELICE DE MATTEIS
Lettera
aperta a Giuliano Sichi – «I giochi sono aperti e
tali resteranno fintanto che il Comitato non arriverà a conoscere le reali e
individuali responsabilità»
Egregio
signor Giuliano Sichi,
il
Comitato mi consente di rivolgermi a lei in forma autonoma senza scomodare la
acclarata disponibilità del suo portavoce, Sig.ra Graziella Cimeli . Ringrazio
e arrivo subito al cuore della vicenda.
Dall’inizio
dello scandalo, datato 7 marzo 2011, non esiste una sua dichiarazione in merito
all’accaduto se non un bonifico di €. 100.000 a restituzione di quanto
indebitamente preso durante la sua permanenza in Comunità Montana. Un po’ poco
rispetto a quanto ipotizzato nella Relazione Eller, le pare?
In
quasi due anni il Comitato Recupero Ammanco in Comunità Montana ha esperito
tutti i tentativi di appurare la “vera verità” rivolgendosi al Presidente della
Provincia, alla Procura della Repubblica di Pistoia, alla Procura Generale
della Repubblica di Genova, al Governatore della Regione Toscana, al Presidente
della Repubblica nonché responsabile finale dell’Ordine Giudiziario.
Il
Comitato ha provato, sommessamente, ad interpellare Benedetto XVI per una
raccomandazione – anche telefonica – all’Altissimo, perché ciò che di “umano” e
“nella norma” andava fatto, era stato fatto.
Il
Comitato, però, non demorde e le assicura che ripartendo dal Presidente della
Provincia, ritornerà al Presidente della Repubblica transitando per i gradi
sopra descritti: il Comitato, insomma, non mollerà, tanto più di fronte al
silenzio che l’unico organo ad oggi silente, super silente, la Magistratura, ha
espresso.
Questo,
tanto per farle comprendere, che i giochi sono aperti e tali resteranno
fintanto che il Comitato – che non vuole la sua testa – non arriverà a
conoscere le reali e individuali responsabilità. Di chiunque, politici in
primis.
Comprendo
che lei ritenga, confessando, di avere “già dato”, ma la paura di un eventuale
concorso in reato e l’aggravamento della pena conseguente, non giustificano il
suo silenzio, se non con la presumibile certezza – ma se la scordi – che chi la
sta coprendo riesca ancora nel tempo a farlo.
Non
si illuda, perché la prima vittima di questo perverso circuito sta divenendo
proprio lei.
Se
la Magistratura ancora non ha dato segnali di vita, i casi sono due:
•
o qualcuno la sta frenando
•
o qualcosa di grosso sta per accadere e, quindi, i quasi due anni di silenzio
avranno un senso ad ordinanze emesse.
Se
mai confidasse nella prima ipotesi (Magistratura impedita), sappia che,
nonostante i due solleciti inviati dal Quirinale per avere lumi sulla vicenda e
mai corrisposti dalla Prefettura di Pistoia perché impegnata in giretti
“piantaioli” su macchinine ecologiche, il Comitato è pronto a “inventare” mille
altre iniziative.
Adesso
arriviamo a lei.
Dicevo
che la prima vittima di questo circuito perverso sarà proprio lei e le spiego
il perché, a mio modesto parere.
Quando
tutti i politici coinvolti, che non possono non esserci, avranno avuto il tempo
tecnico/giuridico di mettersi con le spalle al sicuro, lei sarà fottuto assieme
a qualche altro straccio che volerà e che la Magistratura darà in pasto, come
piatto unico, al popolo affamato.
Le
sue eventuali coperture salteranno e lei resterà, solo soletto, a prendersi
tutto il guano, anche quello che non le compete.
Lo
ha compreso questo? Se mai avesse qualche arma di ritorsione, pensi al
memoriale Sindona: poteva fare sfracelli allora, ma adesso è divenuto, quando
uscirà, roba arcaica come l’On. Andreotti.
Perciò,
dia retta… Cominci a dire come stanno le cose e quello che sa.
Lo
stesso dottor Eller, nella sua relazione, quasi la difende allorché afferma che
in Comunità Montana troppi hanno fatto finta di non vedere, non solo lei.
Non
indugi, signor Sichi! Perché se mai avesse qualche cartuccia in serbo, il
tempo, che sta passando, disinnesca anche i suoi probabili assi nella manica
che stanno pian piano diventando dei due di picche.
Si
sbrighi, perché anche la Magistratura potrebbe essere indotta a muoversi da
motivi non più “superiori”.
E
allora, per lei veramente, i guai potrebbero cominciare.
E
seri.
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[Martedì 15 gennaio 2013 | 10:37 - © Quarrata/news]
Oltretutto, mi pare, raccontare la verità fa bene alla salute: uno si toglie un peso dallo stomaco, paga il suo debito con la giustizia e vive sereno.
RispondiEliminaMi chiedo, e chiedo a Sichi (che personalmente ricordo di aver conosciuto, in anni ormai lontanissimi, e di avere anche stimato), come sia possibile vivere in serenità (cosa c'è di più bello al mondo che vivere in serenità?) sapendo che l'opinione pubblica ti considera un ladro.
Me lo ricordo anche, il Sichi, come un uomo che crede in Cristo: magari si è già confessato da un sacerdote. Ma questo non cancella certo le responsabilità di carattere civile, su piani del tutto diversi.
Che bello, sarebbe, se Giuliano Sichi - prima di un'azione della Magistratura - raccontasse tutto, ma proprio tutto, compresi eventuali complici (politici o meno) assumendosi, da uomo, la sua responsabilità di uomo adulto ...
E che bello, in parallelo, se la Magistratura pistoiese volesse far presente a che punto è con le indagini. Indagini archiviate? Indagini in corso?
Amico blogger: è possibile rivolgere, con grande rispetto ma anche con fermezza, una domanda così innocente e facile alla Magistratura che sta a Pistoia?