di Paolo Caselli [*]
Le maschere intercambiabili dei politici di
professione – Ma chi ha ridotto il Paese in questo miserevole stato?
PISTOIA. Stiamo
assistendo, in questi ultimi giorni, alla tragicomica rappresentazione
mediatica dei nostri superpolitici: dicono tutto e il contrario di tutto, si
autoincensano per i loro programmi e per le scelte eccellenti che fanno o che
faranno.
È però del tutto assente un elemento
fondamentale che sta alla base di ogni Persona (col la P maiuscola!): “l’Autocritica”.
Penso che in primis dovrebbero
spiegare alla società civile chi e perché ha ridotto il Paese in queste
condizioni, non certo esito di un terremoto catastrofico, ma di un continuo e
persistente malfare gestito dai soliti personaggi che oggi parlano di bene
comune, rinnovamento, mutamenti epocali.
È ben vero che, nel momento attuale, non
solo il Cristianesimo, ma qualsiasi istituzione motivata da buona volontà, “non
può offrirsi alle piccole invidie e alle banali competizioni degli uomini
pubblici”.
Forse sarebbe il caso di riconsiderare il
pensiero di grandi Spiriti come il Mahatma Gandhi e Aldo Capitini, per
riproporre metodi di resistenza passiva, di opposizione non violenta, nel segno
di una vera novità, che è sempre frutto di forte coraggio e sacrificio
personale, rinunziando ai propri privilegi in favore dei più deboli.
Siamo purtroppo in un periodo storico
caratterizzato da un’ampia varietà di maschere intercambiabili, di cui i nostri
uomini pubblici fanno uso continuo e spudorato. Ma certamente anche per loro
verrà il momento di gettare la maschera, non sarà più possibile questa “follia
del carnevale” e si imporrà senza esitazioni il “redde rationem”.
[*] – Medico ospedaliero
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 10 gennaio 2013 - © Quarrata/news
2013]
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