giovedì 10 gennaio 2013

LA POLITICA DEL MALAFFARE CHE SI RICICLA E SI FINGE VIRTUOSA


di Paolo Caselli [*]

Le maschere intercambiabili dei politici di professione – Ma chi ha ridotto il Paese in questo miserevole stato?

PISTOIA. Stiamo assistendo, in questi ultimi giorni, alla tragicomica rappresentazione mediatica dei nostri superpolitici: dicono tutto e il contrario di tutto, si autoincensano per i loro programmi e per le scelte eccellenti che fanno o che faranno.
È però del tutto assente un elemento fondamentale che sta alla base di ogni Persona (col la P maiuscola!): “l’Autocritica”.

Penso che in primis dovrebbero spiegare alla società civile chi e perché ha ridotto il Paese in queste condizioni, non certo esito di un terremoto catastrofico, ma di un continuo e persistente malfare gestito dai soliti personaggi che oggi parlano di bene comune, rinnovamento, mutamenti epocali.
È ben vero che, nel momento attuale, non solo il Cristianesimo, ma qualsiasi istituzione motivata da buona volontà, “non può offrirsi alle piccole invidie e alle banali competizioni degli uomini pubblici”.
Forse sarebbe il caso di riconsiderare il pensiero di grandi Spiriti come il Mahatma Gandhi e Aldo Capitini, per riproporre metodi di resistenza passiva, di opposizione non violenta, nel segno di una vera novità, che è sempre frutto di forte coraggio e sacrificio personale, rinunziando ai propri privilegi in favore dei più deboli.
Siamo purtroppo in un periodo storico caratterizzato da un’ampia varietà di maschere intercambiabili, di cui i nostri uomini pubblici fanno uso continuo e spudorato. Ma certamente anche per loro verrà il momento di gettare la maschera, non sarà più possibile questa “follia del carnevale” e si imporrà senza esitazioni il “redde rationem”.

[*] – Medico ospedaliero

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[Giovedì 10 gennaio 2013 - © Quarrata/news 2013]

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