giovedì 7 giugno 2012

COMUNITÀ MONTANA. UN RICHIAMO AI POLITICI SORDOMUTI


di Felice De Matteis

«Fate il primo passo e chiedete voi stessi, con nome e cognome, quanto la proposta popolare si avvia a chiedere: la lettura della relazione Eller e una assemblea pubblica»

SAN MARCELLO-MONTAGNA. Correva l’anno 1985… Parliamo oramai di cronaca antica.
In quel tempo la Montagna Pistoiese dimostrò che la gente sapeva comprendere, scegliere e rischiare; per lo meno nel comune di Piteglio che contava poco più di duemila anime e dovendo rinnovare il suo Consiglio Comunale, per la prima volta, scelse un uomo di cui si fidava e non un simbolo di partito. L’uomo si chiamava Lino Pistorozzi e la sua lista, veramente civica, spazzò via – letteralmente spazzò – i partiti simbolo, PCI e DC.
Fu un esperimento all’avanguardia, vincente e non sufficientemente compreso nel prosieguo degli anni.

Facciamo questo incipit per dire che la Montagna non ha perso il suo spirito antico, la sua voglia di contare e di pretendere; in questo senso la vicenda Comunità Montana ne è l’esempio più probante.
La gente vuole sapere come sono andate le cose, lo pretende perché sa che è un diritto che nessun diversivo pseudopolitico può toglierle.
Si stanno, infatti, raccogliendo firme per chiedere ai padroni dell’Ente un’assemblea pubblica nella quale si possa dibattere il caso e prendere visione della cosiddetta relazione Eller, pervicacemente tenuta nascosta ed occultata alla pubblica visione. Tutto ciò perché, evidentemente, ci sono politici quantomeno eticamente responsabili, se non peggio; i due funzionari di vertice, invece, – Apolito e Fedeli – per “possibili profili di responsabilità”, come dice Eller, sono già finiti sull’albo pretorio della Comunità Montana e sospesi dal premio di produzione.
Alla faccia della par condicio!
La Montagna non vuole il colpevole ad ogni costo, vuole i colpevoli: che lo siano a livello penale o, peggio ancora, politico, fa differenza. Il reo confesso, infatti, non può avere agito in solitario; basti dire che già parecchi anni or sono la sua espulsione dal comitato maestri di sci, gli ammanchi che in quella associazione già allora si verificarono, il taroccamento del concorso stesso – ampiamente denunciato e documentato da questo blog in mezzo a un preoccupante silenzio generale –, testimoniano una corresponsabilità associativa che anche la legge saprebbe ben definire…
Siamo certi che le firme a sostegno di una richiesta di chiarimento sortiranno il loro effetto. Al di là del numero, perché in questo caso le firme non si conteranno, si peseranno: e il loro peso sarà civicamente bastevole a smascherare i conniventi politici, premeditati, colposi o preterintenzionali che si annidano nel guano politico dei nostri monti.
Avviso ai naviganti (politici): fate il primo passo e chiedete voi stessi, con nome e cognome, quanto la proposta popolare si avvia a chiedere: la lettura della relazione e una assemblea pubblica.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 7 giugno 2012 - © Quarrata/news 2012]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.