venerdì 1 giugno 2012

SERRAVALLE/GITE CULTURALI. E MANIGRASSO PASSÒ ALL’AZIONE


L’opposizione chiede all’amministrazione il dettaglio delle gite, gli elenchi dei partecipanti, i rendiconti delle spese di Pistoiambiente – Se non saranno forniti «saremo costretti a chiederli nelle sedi opportune»



SERRAVALLE. Lo aveva detto e ha mantenuto la sua parola.
Gianni Manigrasso, del gruppo Serravalle Futura, indignato in campagna elettorale per aver saputo che amministratori serravallini partecipavano a gite organizzate e pagate da Pistoiambiente – e la cosa era durata per dieci anni, fino al 2008 –, se ne era uscito con un comunicato stampa che aveva stuzzicato fin troppo da vicino il candidato Sindaco, e attuale Sindaco Serravallino, Patrizio Mungai.Mungai non se n’era stato zitto ma, sulle pagine del Tirreno, aveva ammesso: lui e la moglie avevano fatto una vacanza a Madrid.
Ma non era il solo, aveva aggiunto. Con loro c’erano stati anche consiglieri di opposizione.
Insomma, per farla breve, ci sarebbero stati un po’ tutti, per una decina di anni, a cinquantine per volta: pronti a farsi scarrozzare da un’azienda privata, il gestore della discarica del Cassero, in territorio di Serravalle, che, a rigor di logica, era la controllata dei controllori comunali, i quali, però, secondo il punto di prospettiva di Manigrasso, erano, a loro volta, controllati dalla controllata. Un bel pasticcio, non c’è che dire.
Dietro a Mungai, che nel frattempo era diventato Sindaco di Serravalle, avevano parlato anche Alfio Fedi (attuale presidente in corso legale di Pistoiambiente) e Roberto Talini (penultimo presidente), che ha ammesso tutto senza reticenze, attenuando, però, la sua posizione: non era lui – disse al Tirreno – a invitare gli amministratori (ma una volta aveva partecipato alle gite, sembra, anche una dirigente scolastica), ma i soci della Pistoiambiente: come se questo potesse avere un qualche rilievo ‘scriminante’.
Insomma, dicevamo, un bel pasticcetto. Tanto che alla fine Il Tirreno ha dedicato al fatto un’intera pagina in cronaca regionale a firma di Carlo Bartoli, lo stesso presidente dell’Ordine dei giornalisti.
È passato il primo consiglio comunale di Serravalle e Manigrasso quel che aveva promesso lo ha fatto.
Ha preparato una lunga interrogazione, che è stata inviata e ricevuta per posta elettronica certificata dal Comune di Serravalle. Un’interrogazione con ben 7 allegati che questo blog propone nell’integralità ai propri lettori.
Manigrasso insiste a tutta forza con il chiedere gli elenchi dei partecipanti alle gite e stigmatizza – non senza una qualche ragione – la risposta piuttosto semplicistica di Alfio Fedi, che, nel suo intervento pubblico, negò di poter dare lumi su fatti avvenuti in azienda. Semplicistica perché, come giustamente sostiene Manigrasso, è impossibile che un Presidente non sia in grado di sapere cos’è accaduto nella sua azienda.
Ma lasciamo parlare l’agguerrito consigliere di Serravalle Futura.
E ognuno segua il suo discorso passo passo, confrontando le sue affermazioni con gli allegati di cui ha riccamente corredato la sua imbarazzante interrogazione.
Edoardo Bianchini

* * *
Att. Del Sindaco Eugenio Mungai
Att. Segretario Comunale
Att. Assessori Comunali
Att. Consiglieri Comunali
INTERROGAZIONE

Il sottoscritto Gianni Manigrasso consigliere comunale di Serravalle Pistoiese, eletto nel gruppo Serravalle Futura, chiede al Sindaco Patrizio Mungai la seguente spiegazione:
A proposito dell’articolo del 3 maggio 2012 (Allegato 1)
apparso sul Tirreno, dove il sottoscritto durante il periodo elettorale, muovendosi per il territorio del Comune di Serravalle, apprendeva che alcuni consiglieri comunali di maggioranza e di minoranza (Allegato 2) avevano goduto di alcuni viaggi culturali “così definiti dal sindaco Patrizio Mungai” sono a chiederLe pubblicamente:
Se ad un viaggio a Madrid in data 30 aprile 2008, pagato da una società che opera nel Comune serravallino e cioè Pistoiambiente, hanno partecipato alcuni consiglieri comunali e se Lei Sig. Sindaco conferma che detta Società ha organizzato per oltre dieci anni – e cioè proprio fino al maggio 2008 – viaggi di questo tipo e se a questi hanno preso parte molte persone, oltre cinquanta ogni volta, tra cui anche consiglieri di maggioranza e di opposizione e sindaci di altri Comuni, e se vi erano anche persone della Provincia di Pistoia e se Lei e gli altri avete partecipato perché invitati.
Dopo pochi giorni da tali notizie, il 05 maggio ‘12, (Allegato 3)
il Presidente Alfio Fedi, alla guida di Pistoiambiente dal maggio 2010, ha stranamente dichiarato “di non poter fornire chiarimenti sui costi sostenuti dalla società per i viaggi fatti dagli amministratori locali”.
E il medesimo Presidente Alfio Fedi ha precisato che il Sindaco Mungai ha parlato di gite organizzate “forse per un decennio”, fino al 2008 ed ha così chiarito: “In quel periodo – dice Fedi – io non c’ero”.
Come se un presidente di un’azienda non possa avere visibilità di tali informazioni.
Il 20 maggio ‘12, (Allegato 4)
il sottoscritto dichiarava pubblicamente di ritenere tale consuetudine un «malcostume» e sollevava la questione etica e morale chiedendo, come anche qui chiedo, al sindaco Patrizio Mungai nomi e cognomi dei partecipanti, date e luoghi delle trasferte turistiche e costi dell’operazione «culturale».
Ritengo infatti che sia una prassi non corretta e distorta che rivela un decadimento morale ed un atteggiamento diffuso da cambiare alla radice. A quale titolo infatti queste persone, elette dai cittadini per amministrare e governare il Comune, hanno partecipato alle gite della società che gestisce la discarica la cui attività hanno il dovere di controllare?
Adesso mi domando e Le domando: Accettare il viaggio – o i viaggi – come si evince da diverse esternazioni fatte sulla stampa da lei Sindaco e da un consigliere di minoranza, potrebbe aver portato alcuni a sentirsi moralmente in debito o comunque obbligati verso chi ha loro regalato tali gite?
Mi domando se e come Mochi e Mungai, ma soprattutto tutti i partiti che compongono questa maggioranza, non si siano resi conto di quanto fosse inopportuno che i controllori abbiano le vacanze pagate dai controllati?
Visto quello che nel tempo è accaduto, e richiamando il fatto che Mungai si era dimenticato di informare il consiglio comunale dell’esistenza di un camion sequestrato e di un’indagine sullo smaltimento illegale di rifiuti, riesce difficile credere che detta attività di controllo non sia stata almeno in parte, fors’anche inconsciamente, un po’ influenzata dalla gratitudine e dalla familiarità acquisita con i gestori dell’impianto del Cassero, grazie a dieci anni di allegre vacanze trascorse insieme…
E ciò sembrerebbe spiegare quel negare i puzzi di volta in volta provenienti dalla discarica nell’agosto del 2010, (Allegato 5 ), puzzi che solo grazie all’insistenza dei comitato cittadino di Serravalle Pistoiese e del sottoscritto, sono stati assoggettati ad un vero controllo e ricordo che per giungere a ciò siamo stati costretti a formulare delle denunce alle autorità competenti…
E che la stessa Arpat, durante questo periodo, in un incontro presso l’ufficio del responsabile dell’ente il dott. Coppi e in presenza di due appartenenti al Ccs, su richiesta del sottoscritto con formale domanda chiesi se il sindaco e l’assessore all’ambiente avessero fatto richiesta d’intervento oralmente e per scritto per verificare la reale criticità da dove derivasse, la risposta fu chiara no!
E comunque vi furono dei controlli . (Allegato 6)
Poi il 23/02/2012 (Allegato 7) la Provincia finalmente diffida la discarica per molteplici inadempienze, come aver scaricato il percolato nella discarica stessa, quando questo doveva e poteva essere accertato a seguito del cattivo odore dell’estate scorsa…
E per concludere non ci sorprende che, dopo il cambio dei vertici ed il sequestro della discarica seppur di pochi giorni, le gite culturali si siano interrotte.
Nell’intervista al Tirreno del ex presidente della Pistoiambiente viene riportato quanto segue:
Gli ospiti di Pistoiambiente, tra cui l’ex sindaco Renzo Mochi e l’attuale primo cittadino Patrizio Mungai con mogli al seguito, visitavano musei e monumenti, a spese del gestore dell’impianto. Ma queste iniziative non erano monopolio soltanto degli esponenti della maggioranza che governava (e continua a governare) Serravalle. All’appello pare non mancassero nemmeno esponenti dell’opposizione. «Ai viaggi – conferma proprio Talini – hanno partecipato in tutta tranquillità persone che ora rinnegano. Ieri c’erano ed oggi dicono il contrario».
Proprio a fronte di tutte queste informazioni e coincidenze riteniamo di altissima rilevanza avere risposte chiare con l’elenco dei partecipanti, delle destinazioni, delle date e dei costi, risposte che, se non ci saranno fornite in questa sede, saremo costretti a chiedere nelle sedi opportune.
Gianni Manigrasso

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[Venerdì 1° giugno 2012 - © Quarrata/news 2012]

2 commenti:

  1. In Lombardia si denuciano, e giustamente, le incoerenze del presidente Formigoni a proposito di vacanze pagate. Mi pare che anche nel pistoiese ci sarebbe da controllare ...

    Trovo molto discutibile che amministratori pubblici vadano in gita a spese di un'azienda privata che ha rapporti con quelle amministrazioni ...

    Mi auguro non ci siano violazioni di Codici civili o penali. Ma trovo che il codice etico sia stato, oggettivamente, violato ...

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  2. eccome se hanno violato il codice etico, ma anche il codice etico che hanno firmato per l'EMAS,certificazione che serve a pistoiambiente.INFORMATEVI.......E ALTRA COSA IL TIRRENO PARLAVA DI UNA GITA TRA APRILE E MAGGIO NEGNI U.S.A. MA CHI C'ERA SI SA???

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