domenica 10 novembre 2013

S.O.S. PARCO DEL VILLONE PUCCINI


di Fabrizio Geri [*]

Perché non interviene la Fondazione Caripit anziché spendere in opere di mecenatismo?

PISTOIA. Come vedete il lago del Villone Puccini si trova in condizione di piena emergenza.
Gli argini si stanno sfaldando e cedono progressivamente dentro il lago. In tre anni il suolo è stato eroso anche per un metro in alcuni punti: addirittura si rischia di dover impedire il percorso, laddove ormai ci sono solo quaranta centimetri per il transito.
Si vede, sott’acqua a due metri dall’argine, la vecchia palizzata di contenimento, a dimostrazione dell’ingente danno cumulato nel tempo.

Anche tubazioni in Pvc che prima erano totalmente sotterranee, adesso, eroso il terreno, sporgono penzoloni nell’acqua. È prioritario un intervento urgente di messa in sicurezza, per questo che fu il primo parco pubblico cittadino e rimane ancora tra i più pregevoli per qualità (ambientali, architettoniche etc.) di tutta la Toscana.
Spero che la giunta e consiglio comunale trovino tempestivamente una soluzione per questo luogo simbolico cittadino, visto anche il suo valore sociale e ricreativo per tanti pistoiesi di tutte le età che lo popolano in ogni stagione per i più svariati motivi.
L’intervento potrebbe necessitare la muratura degli argini, così come sull’unico tratto protetto da ringhiera, con il relativo svuotamento del lago e le conseguenti spese economiche. Spese verosimilmente ingenti ma doverose. Spese a cui potrebbe contribuire eventualmente anche la Fondazione Cassa di Risparmio che ha recentemente finanziato l’arredamento del giardino della scuola dell’infanzia villa Capecchi in via degli Armeni con sculture e opere d’arte per un valore di 260 mila euro. Una cifra incomprensibile alla luce dei reali bisogni della comunità pistoiese: non si capisce come mai quella che dovrebbe essere una sintesi della classe dirigente locale usi, in un periodo economicamente difficile, preziose risorse pecuniarie per soddisfare le ambizioni di mecenatismo di qualcuno, quando il mecenatismo non compare negli indirizzi statutari della Fondazione.
Nella fattispecie il giardino Cordiale di villa Capecchi non necessitava di interventi, era pronto per la fruizione e lo svago di anziani e bambini; viceversa, qui al lago del parco Puccini è in gioco un sistema di benessere e utilità che richiede l’impegno di istituzioni e fondazioni bancarie. Impegno, magari, che richiederebbe anche quell’annoso e incompiuto parcheggio di superficie di Valdibrana, che continuerò a denunciare e che ferisce, transennato come uno scavo archeologico, la vivibilità della frazione.
[*] – Cittadino del mondo






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[Domenica 10 novembre 2013 | 17:18 - © Quarrata/news]

1 commento:

  1. Egr sig. Geri,
    non so se già ci conosciamo, ma non è questo ciò che importa.
    Importa piuttosto il fatto che Lei si sia preso la briga di segnalare, con precisione e documentazione fotografica allegata, l'esistenza di questo problema, che era certamente già a conoscenza di molti, ma che adesso è emerso inequivocabilmente e non si potrà più fingere di ignorare; tra l'altro, qualcuno dovrà anche dare risposte in merito alla priorità inopportunamente assegnata all'altra opera a cui Lei fa cenno (il giardino di Villa Capecchi).
    Quello che Lei ha fatto, in altre parole, è ciò che ogni cittadino, ogni eletto, ogni rappresentante del "popolo sovrano" dovrebbe sempre fare, al di là di dove si collochi politicamente: guardarsi intorno, segnalare i problemi, proporre soluzioni concrete ed efficaci; cosa che troppe volte la "politica" ad ogni livello, dimentica di fare, per continuare invece a vivere arroccata nel chiuso del proprio mondo e lontana dalla realtà.
    Piero Giovannelli

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