di Fabrizio Geri [*]
Perché non interviene la Fondazione
Caripit anziché spendere in opere di mecenatismo?
PISTOIA. Come vedete il lago del Villone Puccini si trova in
condizione di piena emergenza.
Gli argini si stanno sfaldando e cedono
progressivamente dentro il lago. In tre anni il suolo è stato eroso anche per
un metro in alcuni punti: addirittura si rischia di dover impedire il percorso,
laddove ormai ci sono solo quaranta centimetri per il transito.
Si vede, sott’acqua a due metri dall’argine,
la vecchia palizzata di contenimento, a dimostrazione dell’ingente danno
cumulato nel tempo.
Anche tubazioni in Pvc che prima erano
totalmente sotterranee, adesso, eroso il terreno, sporgono penzoloni nell’acqua.
È prioritario un intervento urgente di messa in sicurezza, per questo che fu il
primo parco pubblico cittadino e rimane ancora tra i più pregevoli per qualità
(ambientali, architettoniche etc.) di tutta la Toscana.
Spero che la giunta e consiglio
comunale trovino tempestivamente una soluzione per questo luogo simbolico
cittadino, visto anche il suo valore sociale e ricreativo per tanti pistoiesi
di tutte le età che lo popolano in ogni stagione per i più svariati motivi.
L’intervento potrebbe necessitare la
muratura degli argini, così come sull’unico tratto protetto da ringhiera, con
il relativo svuotamento del lago e le conseguenti spese economiche. Spese
verosimilmente ingenti ma doverose. Spese a cui potrebbe contribuire
eventualmente anche la Fondazione Cassa di Risparmio che ha recentemente
finanziato l’arredamento del giardino della scuola dell’infanzia villa Capecchi
in via degli Armeni con sculture e opere d’arte per un valore di 260 mila euro.
Una cifra incomprensibile alla luce dei reali bisogni della comunità pistoiese:
non si capisce come mai quella che dovrebbe essere una sintesi della classe dirigente locale usi, in un periodo economicamente
difficile, preziose risorse pecuniarie per soddisfare le ambizioni di
mecenatismo di qualcuno, quando il mecenatismo non compare negli indirizzi
statutari della Fondazione.
Nella fattispecie il giardino Cordiale
di villa Capecchi non necessitava di interventi, era pronto per la fruizione e
lo svago di anziani e bambini; viceversa, qui al lago del parco Puccini è in
gioco un sistema di benessere e utilità che richiede l’impegno di istituzioni e
fondazioni bancarie. Impegno, magari, che richiederebbe anche quell’annoso e
incompiuto parcheggio di superficie di Valdibrana, che continuerò a denunciare
e che ferisce, transennato come uno scavo archeologico, la vivibilità della
frazione.
[*]
– Cittadino del mondo
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[Domenica 10 novembre 2013 | 17:18 - © Quarrata/news]
Egr sig. Geri,
RispondiEliminanon so se già ci conosciamo, ma non è questo ciò che importa.
Importa piuttosto il fatto che Lei si sia preso la briga di segnalare, con precisione e documentazione fotografica allegata, l'esistenza di questo problema, che era certamente già a conoscenza di molti, ma che adesso è emerso inequivocabilmente e non si potrà più fingere di ignorare; tra l'altro, qualcuno dovrà anche dare risposte in merito alla priorità inopportunamente assegnata all'altra opera a cui Lei fa cenno (il giardino di Villa Capecchi).
Quello che Lei ha fatto, in altre parole, è ciò che ogni cittadino, ogni eletto, ogni rappresentante del "popolo sovrano" dovrebbe sempre fare, al di là di dove si collochi politicamente: guardarsi intorno, segnalare i problemi, proporre soluzioni concrete ed efficaci; cosa che troppe volte la "politica" ad ogni livello, dimentica di fare, per continuare invece a vivere arroccata nel chiuso del proprio mondo e lontana dalla realtà.
Piero Giovannelli