di FELICE DE MATTEIS
Una dismissione che avanza ogni giorno
a marce forzate – Comunità
Montana rapinata, uffici postali chiusi, Kme che ha licenziato tutti,
fabbricati storici che crollano, Le Lime in bilico: ecco cos’è l’Appennino
Pistoiese
SAN MARCELLO-MONTAGNA. Il presidente Avis di San Marcello ci dice che il
direttore dell’Asl 3 è stato “cordiale e disponibile”, così sul Tirreno
dell’11 gennaio, mentre La Nazione – sempre dell’11 – parla di “moderata
soddisfazione” al rientro in Montagna della delegazione recatasi in Pistoia,
Via Pertini dal rais Abati, assieme alla Zeno Colò.
L’Avis e la Zeno Colò sono contente,
nelle figure dei loro vertici, mentre il Pacini viene sbatacchiato come una vecchia
ciabatta, gli vengono scippati i reparti di chirurgia e ortopedia e il
nosocomio, fino a poco tempo fa conosciuto per la sua eccellenza, praticamente
viene dismesso – come forse oggi si capirà ancor meglio dalla conferenza di
Abati alle 14, per l’illustrazione della “riorganizzazione”…
Quale cordialità e disponibilità? Quale
moderata soddisfazione? Anche un minus habens riesce a comprendere che
la Montagna sta agonizzando per mano di cialtroni regionali che misurano la
salute dei cittadini con percentuali di comodo, chiaramente addomesticate, per
giustificare la soppressione di una istituzione vitale per la sua gente, che
però si accontenta solo di belle parole e bolle di sapone.
Allora, cari amici della Montagna, se i
Presidenti di Avis e Zeno Colò sono come voi – ma non lo credo – continuate a
farvi prendere per i fondelli e a piagnucolare come le prèfiche: altrimenti
andate dai vostri Sindaci di zona, prendeteli per la “collottola” e
trascinateli davanti all’ingresso dell’Ospedale Pacini: poi chiamate il rais Abati,
fatelo venire su e ditegli di provvedere, senza tante percentuali.
Ditegli anche che “ i ladroni” della Prima
Repubblica non permisero – già nei primi anni 80 – che questo scempio
avvenisse; e ditegli che se qualche dirigente ladrone della Seconda Repubblica ha
creato il caos amministrativo, deve risolverlo lui e non a danno della nostra
salute. Sperando che in quel frangente compaiano i sintomi di una appendicite
con certa peritonite e al malcapitato di turno – Sindaco o rais che sia – accada di essere operato al Pronto Soccorso con le tenaglie
di Dino, l’amico calzolaio, di Piazza Matteotti in San Marcello.
Oh, se potesse accadere! Non siete
stufi, ancora? Non vi è bastata la Comunità Montana, gli Uffici Postali chiusi,
la Kme che ha licenziato tutti, da Limestre a Barga, i fabbricati storici che
crollano, Le Lime in bilico, un tessuto sociale ridotto all’osso con bar,
ristoranti, botteghe artigiane con i bandoni abbassati e, di contro, le
centinaia di migliaia di euro gettate al vento anche per piste di fondo semi
inutilizzate e quant’altro? E dopo tutti i ladroneggi protetti dall’omertà dei
partiti e del Pd di Bersani e di Chiti?
Qualche beota, pronto a diventare
maggioranza nazionale, chiama questo, “populismo” e/o antipolitica: io la chiamo
verità.
Stiamo andando sotto elezioni, ma la
soddisfazione minima di prendere a pedate nel fondo schiena i papabili che
verranno a chiede il voto, volete togliervela o no?
Se proprio non ve la sentite di farlo,
allora continuate a piagnucolare e a stendere, a ladri e birboni, il bel
tappetino, rigorosamente rosso.
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[Lunedì 14 gennaio 2013 | 11:30 - © Quarrata/news]
IL GRILLO PARLANTE
RispondiEliminaMi domando come Felice De Matteis possa chiamare a raccolta gli abitanti della montagna per rivoltarsi contro la nostra beneamata Regione capeggiata da uno dei più stimati Governatori al quale ( proprio per essere troppo affaccendato) non si può addebitare il buco dell'Asl di Massa nè di non essere stato all'oscuro delle ruberie avvenute alla Comunità Montana Appennino Pistoiese. Si è vero che al Governatore ed agli Assessore (salvo se altri) ogni mattina viene recapitata la rassegna stampa ma non si può pretendere che Sua Altezza Granducale e gli addetti al suo Gabinetto debbano perdersi in queste letture. Nè si può addebitare mancanze alla Presidente della Provincia di Pistoia che magari tiene chiusi gli uffici informazione turistica ma ci beneficia di concerti gratuiti al Lago Scaffaiolo, di percorsi musicali fatti nel fresco della nostra montagna. Che presenzia a tutti gli incontri, appuntamenti in Provincia, Regione, fuori Regione e all'Estero. Che - da Commissaria della Com.Montana- ha così ben saputo mantenere il silenzio sul pasticciaccio brutto dell'ente Commissariato- e tenerci così all'oscuro di ruberie, malversazioni. Così come del resto hanno fatto la maggior parte dei nostri sindaci e - come tali- assessori alla Comunità montana i quali presi dalle tante occupazioni tra cui in primis quella di dar vita al Comunone Dynamone si sono scordati di informarci di quanto sapevano su quanto bolliva in pentola riguardo l'Ospedale di San Marcello.
Sono però anche loro scusabili perchè nell' applicare la regola " ragazzino fatti in là lasciaci lavorare" (largamente utilizzato un tempo dai venditori di piatti sulle pubbliche piazze) non hanno voluto angosciarci.
Forse sapendo che vindice dei nostri diritti si sarebbe fatto avanti quel grande difensore della Montagna nonchè collezionista di cariche che risponde al nome di Oreste Giurlani,sindaco di Fabbriche di Vallico, presidente tuttofare dell'Uncem (Unione Nazionale Comuni ed Enti Montani)della Regione Toscana, già vigile assessore alla Comunità Montana Appennino pistoiese ed, ora Presidente provinciale della Croce Rossa Italiana. Un Uomo che il Pci della sua Pescia non vollero utilizzare costringendolo ad emigrare a Fabbrica di Vallico (Comune di circa 700 abitanti) dove come assessore lo seguì Morelli, ex-presidente della Provincia di Pistoia.
Ora con Giurlani siamo in buone mani e possiamo cristianamente e serenamente assistere alla morte della ormai nostra inutile Montagna.E, in tale attesa " parce sepulto".