di FELICE DE MATTEIS
Quattro
chiacchiere da sinistra a destra dopo le ‘paracadutate’ torinesi del Pd
PISTOIA. Questa volta possiamo
ben dire: compagni, prendete esempio dal Pdl.
Proprio
dal Pdl? Sissignori, perché se “l’accattone” Vannino Chiti è stato catapultato
ed imposto” da Gigi di Bettola in Piemonte, il Pdl ha tassativamente escluso
dalle proprie liste alla Camera e al Senato il Sindaco di Cutigliano ed ex
“necroforo” della ex Comunità Montana Carluccio Ceccarelli ed un suo amico ex
camerata Vice-Presidente del Consiglio Regionale, il “cavallaio” Roberto
Benedetti.
Fòr
de bal
tutti e due: e il Popolo delle Libertà, almeno nelle sue componenti più
ragionevoli, non può che gioire, anche se, da quelle parti, le prospettive
elettorali non sono poi così rosee.
Anche
se messi in lista, non sarebbero certamente stati eletti, perché in Toscana
esiste una “riserva di caccia” nella quale Matteoli e Migliori la fanno da
padroni. Anche con il mio vecchio, disinteressato e funzionale sostegno nel
secolo scorso, del quale mi pento e per il quale chiedo scusa. Non è mai troppo
tardi, solo pensando ai sacrifici e ai rischi corsi da tanti che credevano di
poter cambiare questo “regime”.
Tornando
alla premessa, voglio dire che in questa circostanza il Pdl ha dato una sana
lezione di “pulizia interna” e lo dico tranquillo nell’affermare che peggio dei
due candidati in pectore non era possibile scegliere.
Se
poi, come un tempo accadeva, le difficoltà per approntare una lista con pochi
aspiranti sicuri e molti “di bandiera” non arriverà a compimento, l’ex Dc-Udc-Fi-Pdl-Italia
Futura Alessio Bartolomei è già pronto, se non l’ha già chiamato il Presidente
(Monti) al quale ha risposto presente!
Ho
la sensazione che il Popolo dei Disoccupati, a fine elezioni, si accrescerà di
numero e di… qualità.
Cavallerescamente,
auguri ad Annamaria Celesti, Alessandro Tomasi e Patrizio La Pietra che ancora
accettano il principio di De Coubertin: l’importante è partecipare.
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[Giovedì
10 gennaio 2013 - © Quarrata/news 2013]
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