venerdì 8 giugno 2012

COMUNITÀ MONTANA. PISTOIA COME UNA PENTOLA A PRESSIONE?

Ruberie nel mirino dei politici e dei cittadini – Una provincia fin troppo pacifica e silenziosa – Raccolte 185 firme per poter leggere e discutere pubblicamente la relazione-Eller

PISTOIA-MONTAGNA. Sembra che a Pistoia stia letteralmente per scoppiare tutto.
La pentola a pressione, che ha caratterizzato finora questa che viene definita una città a misura d’uomo e che altro non è che una provincia profonda e marginale del nostro Paese, capace di vivere soprattutto su mille intrecci di silenzi e di reticenze, non ce la fa più a reggere le estreme pressioni che, dall’interno, tendono a fare esplodere un meccanismo che ha tutto l’aspetto di essere una vera e propria bomba a orologeria.
Per ora ci occupiamo solo della Comunità Montana, per la quale, come potete vedere, oggi c’è stata una conferenza stampa in Regione, con il risultato che sono usciti due lanci telematici che riportiamo integralmente, più sotto, per i nostri lettori.
Ma come abbiamo detto anche nei giorni scorsi, le cose non si fermano a questo soltanto.
Dietro l’interessamento attento di questo blog, che ha il merito di avere aperto il solco di una discussione più ampia e approfondita anche su questo versante (oltre, per esempio, a quello dell’Aias e a quello delle gite culturali di Serravalle Pistoiese-Pistoiambiente), sono già state raccolte 185 firme di cittadini, che si sono stufati di essere presi in giro dalle e per le ruberie alla Comunità Montana e, in séguito, dalle assurde e inammissibili reticenze dei politici e dalla segretazione di parti del verbale-Eller, il documento che dovrebbe fare luce (e luce significa semplicemente per tutti e sùbito) sui ladrocini in Comunità Montana.
Le firme, di cui avete avuto notizia nei giorni scorsi (vedi), saranno inviate per raccomandata domani mattina e la Comunità li riceverà lunedì.
La gente è stufa, dicevamo, e chiede un’assemblea pubblica: nella quale poter leggere, dalle parole scritte da Eller, vita morte e miracoli di quello che è successo. Anche perché siano individuate delle precise responsabilità e, contrariamente a quanto finora sembra essere avvenuto in più casi, chi ha sbagliato paghi: e senza pietà né sconti, anche qui, nella provincia più tranquilla e silenziosa d’Italia.
La pentola a pressione, dunque, comincia a sbuffare.
E lo sappiamo tutti quale può essere la forza del vapore…
e.b. blogger
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Comunità Montana Pistoiese
Pdl: Chiediamo massima chiarezza e trasparenza"
Venerdì 8 giugno 2012, 17:36 – Cronaca

“Nel buco di bilancio della Comunità Montana Appennino Pistoiese (che secondo voci ufficiose potrebbe raggiungere anche i 20 milioni di euro) c’è una responsabilità politica precisa che è riconducibile alla gestione amministrativa degli ultimi sette anni. Gli anni precedenti al 2011 quando, al vertice dell’Ente, è arrivato un esponente del centrodestra, il Sindaco del Comune di Cutigliano. Un passaggio decisivo per l’emersione dell’enorme deficit finanziario rimasto, per anni, incomprensibilmente e incomprensibilmente nascosto.”
L’atto di accusa arriva direttamente dagli esponenti del centrodestra che questa mattina hanno tenuto una conferenza stampa in Consiglio regionale a cui hanno preso parte il Vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Benedetti, il Consigliere regionale PdL e Vicepresidente della Commissione “Attività Produttive” Nicola Nascoti e il Vice-coordinatore provinciale PdL Patrizio La Pietra.
“La nostra preoccupazione è forte – ha ribadito con forza Benedetti – perché il frutto di questa “mala-gestione” (sulla quale sarà la magistratura a fare piena luce per le eventuali responsabilità penali) sarà pagato a caro prezzo dai cittadini della montagna pistoiese in termini di minori servizi, minore qualità degli stessi e un forte rallentamento nel processo di riorganizzazione istituzionale che dovrebbe portare alla soppressione delle Comunità Montane.”
“Un percorso – ha continuato Nascosti – che adesso, con l’emersione di questo disavanzo di bilancio, è messo fortemente a rischio con la concreta possibilità di essere completamente bloccato. Si parla infatti con sempre maggiore insistenza dell’arrivo di un commissario. Questa cupa vicenda, assieme a quella del buco stratosferico dell’Asl 1 di Massa e la questione Fidi-Toscana, evidenzia come in Toscana a livello centrale come a livello periferico il sistema dei controlli non funziona. Se è vero, secondo quanto dichiarato dal Presidente Rossi per l’Asl 1 di Massa e per quanto si legge per la Comunità Montana di Pistoia, che il «bubbone» è scoppiato per la rettitudine di un singolo funzionario è incomprensibile come un così importate deficit possa essere sfuggito, per anni, al controllo degli organi preposti a cominciare da quelli politici. Le cose, ovviamente, non quadrano! Servirà pazienza e determinazione innanzitutto per far emergere la reale portata degli ammanchi e poi per rifondare totalmente la struttura dei controlli. Una rete che ha dimostrato – nell’un caso come nell’altro – squarci irrimediabilmente pericolosi e preoccupanti da esigere una reale, seria e completa riorganizzazione.”
“Le dichiarazioni pubbliche del dott. Eller sulla gestione del bilancio – continua La Pietra – appaiono davvero disarmanti: «Non tornano le entrate, non tornano le uscite, niente è incassato o pagato seguendo le norme, non esistono ricevute, è irregolare la tutela dei bilanci e, soprattutto, chi doveva controllare non sembra aver controllato». Il PdL chiede che sia fatta piena luce con chiarezza e massima trasparenza sulle responsabilità individuali e, soprattutto politiche, per evitare che eventi del genere si ripetano. E di preoccupazione in tal senso ne abbiamo molte a partire dal Consorzio di innovazione e impresa, nel Comune di San Marcello Pistoiese. Un consorzio – attacca La Pietra – nato con il compito di incentivare l’attività industriale della zona e che, al momento e con la spesa di circa 20 milioni di euro, si è tradotto solo in una ristrutturazione edilizia. E adesso questo consorzio interamente pubblico, rischia addirittura di fallire. Siamo di fronte ad un sistema di gestione sbagliato e privo di veri controlli. Da qui la nostra preoccupazione e la nostra forte attenzione per il bene dei cittadini della montagna pistoiese.”

* * *
Comunità montana Appennino Pistoiese
Pdl: ‘Accertare le responsabilità del disavanzo’
– 08/06/2012 – Il Pdl chiede l’accertamento delle responsabilità politiche e giuridiche nella gestione della Comunità Montana dell’Appennino Pistoiese, dopo che la procura ha aperto un fascicolo per l’ammanco di svariati milioni di euro.

Secondo il gruppo del Pdl in Regione desta preoccupazione il superamento delle Comunità montane in Unione e in particolare il riordino territoriale della Comunità dell’Appennino pistoiese dopo l’accertamento di un buco finanziario su cui sta indagando la procura di Pistoia. Sui conti in rosso è stata, nel frattempo, anche avviata un’indagine interna. Secondo il Pdl non c’è dubbio: occorrerà verificare se dietro al disavanzo ci siano ‘precise responsabilità politiche e giuridiche’ tali da dimostrare ‘che il sistema dei controlli della spesa pubblica in Toscana non funzioni’, ha detto il consigliere Nicola Nascosti. Le criticità economiche sono emerse a partire dal 2009 con l’arrivo del nuovo presidente della comunità, Carluccio Ceccarelli, espressione del centrodestra. Un cambio politico nella gestione di un territorio che da per trent’anni è stato guidato dal centrosinistra. La stima del disavanzo è ancora da accertare, ma sicuramente si parla di somme ingentissime. ‘L’ammanco per gli ultimi 2-3 anni – ha detto il consigliere provinciale del Pdl a Pistoia, Patrizio La Pietra – è di circa due milioni, ma andando indietro nel tempo il disavanzo sembra riferirsi a somme decisamente più importanti tra i 15 e i 20 milioni di euro’.

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[Venerdì 8 giugno 2012 - © Quarrata/news 2012]

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