venerdì 8 novembre 2013

SINDACO CORMIO, “DILLO AL COMUNE”? NO, LO DICIAMO A LEI: LA SMETTA!


di FELICE DE MATTEIS

Il primo cittadino di San Marcello non crede che il servizio di protesta telematica sia solo un’ennesima presa in giro per la gente della Montagna?

SAN MARCELLO-MONTAGNA. La Sindaca Cormio, lo dimostreremo, o non conosce la lingua italiana o fa semplicemente la furbastra da quattro lilleri e pensa che gli abitanti della Montagna, e/o coloro che la tengono nel cuore e la vivono nei loro spicchi di vita annuale, siano cretini.
Perché questo è il succo del comunicato a sua firma: Dillo al Comune.

Quale “criticità e malfunzionamento di prestazioni all’interno dell’Ospedale Pacini” dovrebbe denunciare il cittadino? Lo sa la Sindachina che il Lorenzo Pacini non è più un Ospedale?
L’Ospedale è una struttura con reparti e servizi, il Pacini è un Piot, ovvero un acefalo pronto soccorso di primissimo intervento dove, se tutto va bene, si possono togliere dei punti di sutura, in attesa che anche la medicina, ultimo deserto dei Tartari, chiuda, quando i valenti medici che lì ancora operano, andranno presto in pensione. Come è accaduto per la chirurgia, per l’ortopedia e via dicendo. Resta la storica ed attuale analisi del mirabile intervento del dott. Battani che questo blog ha pubblicato, ottenendo il consenso di centinaia di lettori al quale rimandiamo e che la Sindachina ha certamente letto ma non ricorda; come non ricorda di avere firmato i patti territoriali e accettato, assieme ai suoi colleghi – poverelli, Sindaci della Montagna quanto hanno deliberato nella Conferenza Aziendale dei Sindaci dei Comuni della Provincia di Pistoia in data 17 Giugno 2013!
Glielo ricordiamo noi in sintesi:
• pag. 7: “indispensabile far precedere ogni decisione relativa alla riorganizzazione dei presidi distrettuali e/o territoriali, anche della Montagna (notare “anche” – n.d.r.), alla preventiva concertazione con i Comuni interessati […]”
• pag. 8: “dare precise garanzie che i servizi previsti siano sufficienti alle necessità e che quantomeno non vengano ridotti (!!! – n.d.r.) in rapporto a quelli erogati fino ad oggi […] presso il Presidio integrato di San Marcello, etc.”. Si noti che San Marcello non figura più come ospedale ma solo come presidio e questo concetto, per gli analfabeti della lingua italiana, o per le gallinelle di cellula, è ribadito a pag. 9 della medesima deliberazione dove si afferma che “La rete ospedaliera integrata, articolata nei due presidi ospedalieri di Pistoia e della Val di Nievole e nello stabilimento ospedaliero di San Marcello, garantirà percorsi di cura e di assistenza secondo il livello di intensità e di specializzazioni presenti”.
Capito, Sindaca, cosa avete firmato?
Se lo avete compreso, almeno la Cormio smetta di prendere per i fondelli i suoi amministrati, considerandoli analfabeti e limitatamente acculturati da non sapere il significato di certi sostantivi, avverbi e congiunzioni.
Si potrebbe perfino accettare di perdonare i killers della Sanità in Montagna, ma non concedergli di prendere ancora in giro le persone.
In questa povera Italia dove malfattori, ladri e profittatori del bene comune “la fanno da padroni”, qualche Sindaco non in grado di svolgere adeguatamente il proprio compito, non può certo fare notizia al di là del proprio territorio ; e forse è proprio per questo che i più furbi, quelli che “stanno in alto” possono concedersi di fare strame del buon governo e del civile sentire.
Personalmente opto per la scarsa capacità di comprensione della lingua italiana e del suo significato da parte della Sindaca di San Marcello: una cosa sono i pennelli ed i colori, un’altra la corretta comprensione della lingua.
In conclusione, ultima beffa per il cittadino: se qualcuno ha qualcosa da segnalare si rivolga all’espertissima Antonia Amoroso. Vi potrà solo rispondere che essendo una dipendente Asl non sarà così fessa da mettersi contro i padroni del vapore, col rischio di ritrovarsi a spazzare qualche corridoio allagato del San Jacopo quando piove.
O vi dirà, se è vero ciò che mi hanno riferito, quello che già ha detto nella riunione del 31 ottobre nella sala comunale di San Marcello e cioè: “Accontentatevi, poteva andare anche peggio!».
Sindaco Cormio, il suo tentativo di imbonimento è fallito.
Dillo al Comune? No, a lei: la smetta!

[Questo intervento è pubblicato come espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]

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[Venerdì 8 novembre 2013 | 08:39 - © Quarrata/news]

1 commento:

  1. Caro Felice, il sindaco Cormio ... è solo il parafulmine messo temporaneamente dal PD di San Marcello Pistoiese.
    Chiedi le stesse cose a chi ha governato realmente per 50 anni questo comune e la comunità Montana e quanto altro e che ha voluto una "vergine" a dirigere questo comune.
    ... perchè altrimenti ci sarebbero potuti essere dei "piccoli" problemi...!

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