PISTOIA. La seconda lettera di Anna Ciervo (vedi),
uscita dalle file dell’Idv, è piaciuta ancor meno della prima a Michele
Parronchi, che ribatte alla consigliera comunale di Quarrata con queste precise
osservazioni:
Rispondo
per dovere non ad un mio personale risentimento, non sono atto ad offendermi
per certi personaggi, ma per sottolineare l’incapacità politica di chi non
riesce nemmeno a trovare le giuste motivazioni arrampicandosi sugli specchi
come è sempre stato consono fare vista la pochezza (sempre politica) della
persona.
Tutto
bene, sono ciò che di peggio può offrire l’Idv pistoiese e lo dico con la tranquillità
di chi non si può certo preoccupare dei giudizi di chi non merita particolare
attenzione.
Ma
perché allora non vi è risposta alle mie domande?
Le
ripeto perché a volte, nella preoccupazione di correggere il compitino, sono
passate inosservate.
•
Per quale motivo ha votato a favore della mia mozione al Congresso Provinciale
del 22/12?
•
Per quale motivo ha chiesto con tanta insistenza, pur non avendone diritto, di
far parte del Direttivo Provinciale eletto nel medesimo Congresso?
•
Per quale motivo ha partecipato alle riunioni del Direttivo, ringraziandomi più
volte del mio impegno nel farla partecipare?
•
Per quale motivo le ragioni politiche che l’hanno portata ad uscire dal partito
sono venute fuori solo dopo il Direttivo che ha decretato un altro nome per la
candidatura alle politiche, dal momento che già c’erano?
Per
completare il quadro esatto della signora, a quest’ultima riunione non era
molto in accordo sul fatto che non venisse data rilevanza per le politiche ad
una componente quarratina (inutile chiedersi chi doveva essere).
A
conclusione di questa triste vicenda che è un classico della classe politica
attuale di cui la Ciervo è esatta espressione, voglio ricordare che non ho
chiesto le dimissioni, si tenga pure il suo posticino da consigliera guadagnato
perché qualcuno le ha lasciato il posto.
E
non voglio nemmeno ricordare che ho lasciato, da segretario, il partito dopo
averlo portato ai massimi livelli finora raggiunti, mentre a Quarrata non sono
riusciti in tre anni ad avere gli iscritti necessari per fare una lista
propria.
Voglio
solo affermare che l’Italia dei Valori di Pistoia può senza preoccupazione fare
a meno di chi crede di trovare un autobus invece di un partito, volendo
scendere alle fermate che desidera e posso garantire che ciò è il sentire
comune di tutti gli iscritti, persone impegnate a far crescere ancora di più il
partito e non solo alla ricerca di chissà quale posticino.
Anche
perché la signora Ciervo ringrazi il fatto di essere arrivata, nel consiglio
comunale di Quarrata, nella sua massima espressione politica, raggiunta non con
centinaia di voti come dice (quelli si di Idv e Sel) ma con una qualche decina
di preferenze.
Michele Parronchi
Resp. Prov. Pistoia Italia dei Valori
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[Martedì 15 gennaio 2013 | 16:33 - © Quarrata/news]
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