Il Pd si mobilita in difesa dell’azienda
dopo il rifiuto dei V250 “di cattiva qualità”
PISTOIA. Stiamo seguendo con viva preoccupazione le vicende della
commessa V250. Non possiamo entrare nel merito tecnico della vicenda, rispetto
al quale riteniamo che l’azienda debba portare le sue ragioni in tutte le sedi,
ma riteniamo che si debba fin da subito respingere una visione tesa a disegnare
le maestranze e le professionalità dell’azienda come inaffidabili o non capaci,
come certa stampa estera vuole disegnare AnsaldoBreda e chi ci lavora. Sono
ricostruzioni smentite nei fatti dai numerosi enti internazionali e
indipendenti certificatori della sicurezza e della qualità dei prodotti
ferroviari della nostra azienda e dunque non accettabili.
La vicenda V250 richiama però fortemente il tema
decisivo, aperto da anni e ancora non risolto: quello della prospettiva nel
medio e lungo termine dell’azienda.
Essa va inquadrata all’interno della politica
industriale del nostro Paese: il Governo ritiene che il settore ferrotranviario
sia strategico per il rilancio economico del Paese? In questo caso AnsaldoBreda
è di fatto l’unica presenza italiana in questo settore, uno dei pochi in
crescita nei mercati internazionali. Ciò significa che il Governo deve dare i
conseguenti indirizzi a Finmeccanica, chiarendo dunque se AnsaldoBreda fa parte
del core business o è un’azienda partecipata del tutto accessoria.
Siamo altrettanto consapevoli che AnsaldoBreda compete
ormai su un mercato che è europeo e mondiale e dunque si deve attrezzare per
essere all’altezza di una sfida cosi impegnativa, stringendo le necessarie
alleanze.
L’ingresso dunque di un partner all’interno della
compagine sociale di AnsaldoBreda sarebbe sicuramente positivo se finalizzato
ad accrescere la presenza dell’azienda sui mercati internazionali e a dare un
vero valore aggiunto alla prospettiva industriale e produttiva.
Ciò non sarebbe affatto incompatibile con il
rafforzamento della presenza sul nostro territorio, tutt’altro; nel lungo
periodo sicuramente lo stato perdurante incertezza che si sta vivendo può dare,
questo si, un colpo durissimo al nostro presidio produttivo ed al suo
importante indotto.
Il tema fondamentale è dunque il rilancio produttivo
di AnsaldoBreda, senza il quale si vanificano i sacrifici fatti dai lavoratori,
le professionalità presenti in azienda e la qualità dell’indotto.
Discutiamo dunque su quale strumento può raggiungere
questo obiettivo.
Visto che le Istituzioni regionali e locali da anni si
impegnano da anni per costruire le condizioni di “contesto” per uno sviluppo
del settore, adesso è il momento che il Governo nazionale dica la propria.
Chiediamo al Presidente Letta ed al Ministro Zanonato
di promuovere subito un tavolo di confronto su AnsaldoBreda, non solo per
affrontare la vicenda V250 ed i danni finanziari e di credibilità che possono
derivarne, ma soprattutto il tema della prospettiva industriale dell’azienda.
Il territorio pistoiese è pronto a fare, come sempre,
la propria parte ma va definita con chiarezza la direzione di marcia. Non si
può più attendere.
Ivan Ferrucci – coordinatore segreteria reg.le Pd
Toscana
Marco Niccolai – segretario provinciale Pd Pistoia
Paolo Bruni – segretario comunale Pd Pistoia
Enrico Baldi – segretario circolo Pd aziendale “AnsaldoBreda”
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 8 giugno 2013 | 11:25 - © Quarrata/news]
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