mercoledì 26 giugno 2013

LA MISERICORDIA E IL MANCATO RINNOVO DELLA CONVENZIONE CON L’ASL PER GLI SPECIALISTI ‘INTRAMOENIA’


Il commento di un lettore che lamenta il silenzio del gruppo dirigente


Alla luce delle nuove rivelazioni di Quarrata/news sulla gestione sciagurata di quello, che invece, era e speriamo torni ad essere un patrimonio difeso, tutelato e amato quale era la Mise alcune considerazioni sorgono spontanee.
Perché la vicenda Unimise/Usl sulla recessione della convenzione non è stata portata in discussione in una delle varie assemblee dei soci svolte in vista del rinnovo degli organismi dirigenti?
Temevano ripercussioni elettorali?

I consiglieri già presenti nel vecchio e derogato consiglio e ricandidatisi nel nuovo conoscevano, hanno discusso, condiviso, espresso pareri vari.
O hanno ingollato il rospo nella migliore tradizione di servilismo fino ad oggi dimostrato.
Nessuno ha niente da dire su una questione organizzata, si dice, in nome del popolo, e poi al popolo non si dice niente e tutto si tiene celato. La consigliera in quota rosa ma che è anche una legale avrà la curiosità e la passione professionale di andarsi a leggere quelle patetiche corrispondenze?
E al neoconsigliere Reali che più volte ha enunciato che qualora avesse ravvisato comportamenti volti a danneggiare l’immagine e la natura stessa dell’associazione non avrebbe esitato un momento ad assumere atteggiamenti conseguenziali?
Cosa deve accadere ancora?
E altre cose verranno a galla, è questione di tempo. Molte questioni sono sotto esame. Ma non per volontà persecutoria. Ma solo per mettere in luce le contradizioni di una gestione che ha negato sistematicamente ogni informazione e confronto.
Il nuovo consiglio e le cariche interne saranno nuove questioni da osservare con interesse.
[•••]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Nella foto l’art. 10 sull’incedibilità della convenzione Artioli/Scarafuggi.
[Mercoledì 26 giugno 2013 | 19:19 - © Quarrata/news]

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