domenica 23 giugno 2013

QUARRATA. NOTTE BIANCA O NOTTE IN BIANCO?

di LUIGI SCARDIGLI

La città gradisce il falso evento Tutti in strada tra bancarelle, musica e sguardi indiscreti

QUARRATA. Renato Nicolini, l’ex Sindaco di Roma che ideò la notte bianca, si sarà sicuramente voltato dall’altra parte, nella tomba dove giace, se qualcuno, ieri sera, lo avrà tenuto al corrente di cosa è diventata, a Quarrata – ma anche altrove, beninteso – la sua idea geniale: un mercato.

Chiuso al traffico l’ultimo tratto di via Montalbano e l’intera piazza, Quarrata si è illuminata a festa, ma solo per consentire agli ambulanti e ai commercianti fissi di non chiudere bancarelle e negozi e restare aperti fino a notte fonda, nell’augurio che questa crisi, che non dà tregua, passi proprio come a nuttata di Eduardo.
Sì, certo, ogni cinquanta metri musica, tra karaoke, gruppi emergenti e giovani aspiranti dell’interminabile concorso canoro, writeristi con maschere anti-gas, giovanissime modelle con una preoccupante predisposizione all’ammiccamento più morboso e tutti quarratini, uomini, donne, piccoli e vecchi, giù in strada, a vedere l’effetto che fa.
Qualcuno si è fermato nei bar dove veniva teletrasmessa Italia-Brasile; altri hanno chiesto cosa facesse Pistoia contro Brescia nella gara decisiva per salire nella massima serie di basket, ma la stragrande maggioranza ha passeggiato per oltre tre ore in su e in giù, dall’incrocio chiuso al traffico fino in piazza e ritorno, con la folla che ingrossava con il calar delle tenebre.
«Sì, hai ragione – mi ha confidato il Sindaco Mazzanti incontrato tra la ressa festante –. È una manifestazione vuota, ma ci sono pochi soldi e non abbiamo potuto nemmeno assoldare un artista di spessore per concentrare la festa in un punto strategico».
E allora, visto che non ci sono soldi, meglio organizzare una festa a macchia di leopardo, come direbbe Bersani, con gruppetti e pianobaristi disposti lungo la passeggiata ad allietare le vasche, senza che nessuno, fatto salvo che per le rispettive dolci metà, si fermi ad ascoltare.
Certo, c’erano anche gli stand delle associazioni di volontariato e soprattutto, i ristoranti quarratini, ieri sera, hanno finalmente registrato il tutto esaurito: va bene così, di questi tempi.
È chiamarla notte bianca che è fuorviante, demagogico, subdolo.
Bastava dire alla popolazione di Quarrata e dintorni, abitualmente costretta alla televisione, che ieri sera si sarebbe potuto restare in città senza pentirsi di non essere andati a fare lo stesso nulla altrove.
Caro Mazzanti, quella del 2014 chiamala la notte in bianco: il risultato è lo stesso, ne son sicuro, ma tu avrai la coscienza a posto per non aver dialetticamente gabbato nessuno e l’equosolidarietà di essere stato, se non altro, originale.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Foto di Luigi Scardigli.
Fotogramma di telecamera di vera notte bianca (E. Bianchini).
[Domenica 23 giugno 2013 | 11:59 - © Quarrata/news]

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