CUTIGLIANO.
A proposito del post Manzini, la tomba ritrovata di Marco Ferrari, il collega Mauro
Banchini scrive:
Caro Marco Ferrari,
ho letto il suo pezzo su Quarrata
News che ricorda – riferendo ciò che è stato detto alla San Giorgio
in un incontro letterario dedicato a Gianna Manzini – la visita compiuta dalla
scrittrice nel cimitero di Cutigliano alla ricerca della tomba del padre,
anarchico, morto nel 1925 dopo un anno di confino a Cutigliano.
In effetti il racconto ha
qualche motivo per incuriosire e per essere ricordato: la scrittrice che, mezzo
secolo dopo o giù di lì, vuole visitare il luogo dove venne sepolto il padre;
la tomba che non esiste più perché da tempo le ossa erano state gettate nell’ossario
comune; il sindaco del tempo che, non sentendosela di dire la verità alla
figlia, realizza un cippo; la scrittrice che dopo quella visita dà alle stampe
il suo romanzo più rappresentativo.
Nel suo racconto, Marco, mi
ha però colpito e amareggiato una sottolineatura sul sindaco Massimo Braccesi
che ho trovato ingiusta. Lei, definito il gesto di Braccesi come “bugia e
inganno”, dà comunque atto a quel sindaco di essersi mosso “forse a fin di bene
e con un sentimento di pietas”.
Ma poi aggiunge una frase
ingiusta e al limite dell’ingiuria se riferita, com’è riferita, a Massimo
Braccesi. Quella azione, scrive lei, “porta con sé anche la meschinità delle
azioni degli uomini politici capaci di prendersi gioco delle persone fin nei
sentimenti più intimi come il ricordo dei propri cari”.
Non so, Ferrari, se lei ha
conosciuto Massimo. Io non solo l’ho conosciuto, ma ho avuto la fortuna di
essergli amico fino a condividere con lui momenti pubblici e momenti privati,
fino a soffrire come un fratello alla sua morte, fino a rimpiangerlo ancora
oggi come persona onesta, politico capace, cristiano impegnato, amministratore
pulito.
Conoscendo (molto bene, mi creda)
Massimo e la sua rettitudine di vita, se in quella occasione tenne quel
comportamento è proprio per ciò che lei scrive nella prima parte: certo a fin
di bene e certo con sentimento di pietas (umana e cristiana). Massimo
Braccesi capace di giocare con i sentimenti intimi di una persona (famosa o
semplice che fosse), mi creda: non è esistito, non poteva esistere.
Esisteva, invece, il
Massimo Braccesi bravo amministratore della cosa pubblica: un sindaco che si fa
ricordare anche oggi e che, anche in quella occasione, una occasione peraltro
da contestualizzare in quel periodo storico, dimostrò capacità nel risolvere un
problema.
Questo sentivo di scrivere,
anche da giornalista, nel rispetto del principio cardine della mia professione:
il rispetto per la verità sostanziale dei fatti. Grazie per l’attenzione.
Mauro Banchini
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 8 giugno 2013 | 20:08 - © Quarrata/news]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.