di Piero Lorenzi [*]
Accade a Pistoia, Montecatini e Pisa – In contrapposizione le vicende Galluzzi-Lombardi
PISTOIA. Personalmente non intendo esprimere la voce dell’antipolitica
tuttavia di fronte a crescenti e gravosi avvenimenti mi viene spontaneo
domandarmi: quando i consigli comunali perdono la loro funzione di essere, la
democrazia vince o perde?
Mi
spiego meglio, a Pisa il consiglio comunale con voto unanime, ripeto con voto unanime
approva la mozione del forum dell’acqua dando un preciso mandato al sindaco
Filippeschi; esprimersi con un voto contrario al nuovo metodo
tariffario delle bollette dell’acqua proposto dall’autority A.E.G. che di fatto
cancella l’esito referendario del 2011 e inserisce aumenti retroattivi.
Battaglia vinta? Neanche per sogno perché il sindaco Filippeschi fa esattamente
il contrario e approva il nuovo metodo tariffario! Un caso isolato?
È pura
illusione perché a Pistoia il sindaco Bertinelli, nel corso della campagna
elettorale incalzato dal forum dell’acqua, si assume l’impegno di
ripubblicizzare l’acqua a Pistoia e cosa accade?
Accade
che licenzia come un fulmine a ciel sereno e senza una plausibile spiegazione l’assessore
Lombardi proprio quando quest’ultima inizia una dura e veritiera battaglia
contro le nuove tariffe definite dal forum dell’acqua tariffe truffa!
Si può
parlare ancora di coincidenza?
Beato chi
ci crede perché contemporaneamente a Montecatini Terme, recentemente il
consiglio comunale aveva approvato, anche in questo caso come a Pisa, con voto
unanime la mozione del forum dell’acqua contro le nuove tariffe e con lo stesso
mandato rivolto al sindaco e alla giunta comunale per contrastare, a tutti i
livelli il nuovo metodo tariffario.
E cosa
accade? Accade che la giunta comunale agisce sulla scia del sindaco Filippeschi
in quanto, su proposta dell’assessore Monica Galluzzi approva con delibera
numero 175 del 29 maggio del 2013 tutto l’opposto rispetto alle indicazioni espresse
e votate dal consiglio comunale.
A
questo punto sarebbe logico aspettarsi una dura reazione dei consiglieri
comunali di Pisa, Pistoia e Montecatini con eventuali minacce di possibili
dimissioni ma al momento, registro ovunque l’assoluto silenzio.
Sinceramente
in una democrazia che funziona mi aspetterei un cambiamento di rotta con
profonde correzioni perché sono stati traditi i rispettivi mandati dei consigli
comunali e di riflesso le aspettative dei cittadini, ma se ciò, come temo, non
avverrà, come finirà? A tarallucci e vino? E se vogliamo completare il
quadro perché i nostri parlamentari nazionali non lavorano per legiferare una
nuova legge che tenga conto della volontà espressa in nome del popolo italiano
che grazie a 27 milioni di cittadini ha detto no al profitto nell’acqua?
Concludo
con l’ennesima domanda.
Quando
i consiglieri comunali e lo stesso parlamento perdono il diritto delle loro
funzioni, secondo voi il significato della democrazia è in crisi? Oppure come
purtroppo penso è l’ennesima conferma di una politica che stenta ad esprimersi
perché prigioniera dei poteri forti? Se così è i cittadini dovrebbero reagire e
pretendere dalle istituzioni di difendere la cultura della democrazia per non
cadere in situazioni ancor più pericolose come purtroppo la storia nel passato
ci ha insegnato!
[*] – ex Consigliere Provinciale
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[Martedì
11 giugno 2013 | 09:10 - © Quarrata/news]
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