martedì 11 giugno 2013

QUANDO I CONSIGLIERI COMUNALI PERDONO “IL DIRITTO” DELLE LORO FUNZIONI

di Piero Lorenzi [*]

Accade a Pistoia, Montecatini e Pisa In contrapposizione le vicende Galluzzi-Lombardi

PISTOIA. Personalmente non intendo esprimere la voce dell’antipolitica tuttavia di fronte a crescenti e gravosi avvenimenti mi viene spontaneo domandarmi: quando i consigli comunali perdono la loro funzione di essere, la democrazia vince o perde?
Mi spiego meglio, a Pisa il consiglio comunale con voto unanime, ripeto con voto unanime approva la mozione del forum dell’acqua dando un preciso mandato al sindaco Filippeschi; esprimersi con un voto contrario al nuovo metodo tariffario delle bollette dell’acqua proposto dall’autority A.E.G. che di fatto cancella l’esito referendario del 2011 e inserisce aumenti retroattivi. Battaglia vinta? Neanche per sogno perché il sindaco Filippeschi fa esattamente il contrario e approva il nuovo metodo tariffario! Un caso isolato?

È pura illusione perché a Pistoia il sindaco Bertinelli, nel corso della campagna elettorale incalzato dal forum dell’acqua, si assume l’impegno di ripubblicizzare l’acqua a Pistoia e cosa accade?
Accade che licenzia come un fulmine a ciel sereno e senza una plausibile spiegazione l’assessore Lombardi proprio quando quest’ultima inizia una dura e veritiera battaglia contro le nuove tariffe definite dal forum dell’acqua tariffe truffa!
Si può parlare ancora di coincidenza?
Beato chi ci crede perché contemporaneamente a Montecatini Terme, recentemente il consiglio comunale aveva approvato, anche in questo caso come a Pisa, con voto unanime la mozione del forum dell’acqua contro le nuove tariffe e con lo stesso mandato rivolto al sindaco e alla giunta comunale per contrastare, a tutti i livelli il nuovo metodo tariffario.
E cosa accade? Accade che la giunta comunale agisce sulla scia del sindaco Filippeschi in quanto, su proposta dell’assessore Monica Galluzzi approva con delibera numero 175 del 29 maggio del 2013 tutto l’opposto rispetto alle indicazioni espresse e votate dal consiglio comunale.
A questo punto sarebbe logico aspettarsi una dura reazione dei consiglieri comunali di Pisa, Pistoia e Montecatini con eventuali minacce di possibili dimissioni ma al momento, registro ovunque l’assoluto silenzio.
Sinceramente in una democrazia che funziona mi aspetterei un cambiamento di rotta con profonde correzioni perché sono stati traditi i rispettivi mandati dei consigli comunali e di riflesso le aspettative dei cittadini, ma se ciò, come temo, non avverrà, come finirà? A tarallucci e vino? E se vogliamo completare il quadro perché i nostri parlamentari nazionali non lavorano per legiferare una nuova legge che tenga conto della volontà espressa in nome del popolo italiano che grazie a 27 milioni di cittadini ha detto no al profitto nell’acqua?
Concludo con l’ennesima domanda.
Quando i consiglieri comunali e lo stesso parlamento perdono il diritto delle loro funzioni, secondo voi il significato della democrazia è in crisi? Oppure come purtroppo penso è l’ennesima conferma di una politica che stenta ad esprimersi perché prigioniera dei poteri forti? Se così è i cittadini dovrebbero reagire e pretendere dalle istituzioni di difendere la cultura della democrazia per non cadere in situazioni ancor più pericolose come purtroppo la storia nel passato ci ha insegnato!
[*] – ex Consigliere Provinciale
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[Martedì 11 giugno 2013 | 09:10 - © Quarrata/news]

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