mercoledì 3 aprile 2013

«ITE, CÆMENTUM EST!» RIVOLUZIONE ALLA VERGINE: NASCE LA CITTADELLA PER GLI ANZIANI

di EDOARDO BIANCHINI

Una città in cui c’è chi può e fa e chi non può neppure respirare senza chiedere il permesso Il messaggio etico di una famosa scatobarzelletta

PISTOIA. Mi facevano notare, oggi, a pranzo, amici con cui stavamo chiacchierando di questa pericolosa città, che la chiesa della Vergine, di michelucciana fattura, presto sparirà dalla vista di chi abita lungo via Bonellina ed era abituato, aprendo le finestre, a vedersela dritta davanti, nel sole e nella pioggia, d’inverno e d’estate.
E questa vista sparirà perché la Misericordia e il Presidentissimo della santa Fondazione Caripit hanno deciso – ma ne parlavano già almeno 5 anni fa, come dichiara Ivano sulla Nazione, e quindi ben prima dell’incendio – di costruire lì, dove prima c’era un rimessaggio andato poi in fumo, palazzine da destinare agli anziani: ma a gratis no, però, a quanto almeno si sente dire.
Personalmente non ho niente contro gli anziani, visto che anch’io, se non sono ancora fra gli anziani come Ivano e il Bruni, sono sicuramente all’ultimo chilometro prima di entrare in dirittura di arrivo. Ma chi mi faceva notare questa ‘sparizione’ di paesaggio (la chiesa di Michelucci, per i distratti), mi chiedeva anche: «Ma non c’è una legge che vincola certe aree adiacenti a costruzioni di tipo artistico?».
È vero. Ci sarebbe, pare. Ne avevamo parlato anche da questo stesso blog nel post «La gloria di colui che tutto muove» ovvero: nuove considerazioni e domande sul pontificato di ‘prorogatio’ di Ivano I, e la legge sarebbe la 1089/39, adesso modificata nel Decreto Legislativo 42/2004, che pone vincoli per opere artistiche (e la Chiesa della Vergine di Michelucci lo è) con più di cinquanta anni di età (e la Chiesa della Vergine è del 1956): ma nonostante questo, sembra che per Pistoia sia davvero vera quella battuta che Giampaolo Pagliai faceva dai banchi del Consiglio Comunale, quando non sapeva capacitarsi del perché, in questa città, nessuno si accorgesse di nulla.
«A Pistoia – diceva Pagliai – chi deve vigilare o non sa leggere o ha l’hobby del cuoco…» e intendeva sottolineare che, nonostante le cose vengano chiaramente scritte sui giornali e perfino sui muri, nessuno le vede e le prende in considerazione: mentre gli alfabetizzati o gli acculturati, quelli che sanno bene leggere e scrivere e far di conto, non fanno niente perché sono sempre indaffarati intorno ai fornelli a girare il sugo della pastasciutta e non leggono.
Lo stesso vale per questa novità straordinaria sciorinata in ben due paginate di Nazione, in parte delle quali il presidentissimo Ivano parla di 5 milioni di euro destinati all’affare.
Paci non ha ancora risposto alla nostra domanda se abbia o no l’agibilità nel suo palazzo reale di via De’ Rossi – d’altra parte lui, ex umillimo figlio del popolo, una volta cattedratico, seppur cattolico-evangelico, non degna di attenzione la plebe che forse sa ancora di lezzo –, non ha ancora risposto alla nostra domanda più che legittima, dicevo, che ha bell’e preso la via di un’altra opera di Misericordia senza curarsi se essa collida o meno con qualche norma di legge: perché a Pistoia c’è chi può (e Ivano sottolinea con forza alla Nazione che è Bertinelli e non lui) e chi non può (cioè il povero popolo comune e la gente della massa, che ha solo il dovere di “non disturbare il manovratore”).
Se a voi, lettori di Pistoia, questa sembra una città civile e libera, e figlia della legalità, la città del garante e garantista Bertinelli, allora – va detto – siete purtroppo caduti nello stesso equivoco della famosa scatobarzelletta sulla differenza tra un piatto di cacca e uno di pasta al sugo: per chi diceva di non saperla (ed era naturale rispondere così), la conclusione era: «Mi’ òmo (e prendo a prestito un comune modo di esprimersi di Giorgio Federighi, pistoiese doc e miracolato da Mastella), mi’ òmo, allora c’è un po’ di onfusione nella tu àsa!».
Meditate, gente… Meditate.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 3 aprile 2013 | 20:05 - © Quarrata/news]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.