di ALESSANDRO
ROMITI
Subentro. Ancorché, alla fine
del 2012, sia morto uno dei consiglieri del Cd (sappiamo tutti che al
Presidente Artioli non piace l’uso degli eufemismi e quindi ci scusiamo per la
crudezza della più genuina espressione), l’estinto non è stato rimpiazzato. Mava
bene così: vedi anche il problema dei soci. Meno siamo e meno c’è da discutere,
no…?
Ambulatori. Il consigliere
preposto all’organizzazione degli ambulatori medici è stato lo stimato tecnico
radiologo Paolo Martinelli, già investito del delicato còmpito dal Consiglio
nel 2011. Peccato che, dopo un paio di mesi dall’avvio, sia stato defenestrato
e rimpiazzato dal consigliere Vono. Martinelli, lasciò l’incarico amareggiato
ed espresse a denti stretti la sua
indignazione con molti volontari, auspicando un rapido ricambio del Cd con “altra
e diversa gente”. Oggi, sembra essersi riconciliato con i consiglieri e
ricompare pasciuto nell’elenco dei candidati al consiglio. I metodi della
Democrazia Cristiana dell’Artioli ha ripreso a funzionare?
Coperchi. “Il DiaVono fa le pentole, ma non i coperchi”, massima popolare aglianese.
Parlamento. Nel Parlamento,
nonostante il porcellum, c’è stato un
effettivo ricambio di quasi il 70% dei deputati. Ciò potrà forse dirsi anche
per la Mise, che ha predisposto un “listino” con tante solite facce note e
altri nuovi sodali, sottoscrittori di petizione: Massimo Bruchi, Renè Niccolai,
Paolo Martinelli, Ilaria Signori, Greta Avvanzo, Matteo Currà, Tonni,
Alessandro Fiesoli, Paolo De Michele, Anna Bonacchi, Egidio Iannotta, Lionello
Reali, Bonacchi Roberto, e altri. Questo vale per la “scatola vuota” della
Confraternita: nella “srl” c’è Vono e, in Fondazione, troviamo ben ancoràti
Artioli, Muffi, Morosi, Palandri oltre ad altri due, comunque generosamente
autoproclamatisi in occasione di un democratico consiglio direttivo.
Iscrizioni. Le iscrizioni a
socio, sono state riaperte grazie al clamore e allo scandalo suscitato dalla
nostra inchiesta giornalistica, ma il Consiglio non valuterà le nostre
richieste prima di un anno, cioè quando saranno un “mazzetto” cospicuo. Non
possono perdersi in queste formalità di partecipazione della popolazione, utili
solo a consentire lo svolgimento di un democratico accesso del popolo alla
Mise. Ciò, nonostante che, nelle domande, vi siano molti volontari soccorritori
che attendono da quattro anni di iscriversi. Il Consiglio di oggi è in deroga
da tre anni, è dunque giusto che tale deroga sia applicata anche ai postulanti
soci che dovranno saper aspettare pazientemente, sia che si tratti di volontari
sia che si tratti di cittadini e/o, ancor più, … giornalisti.
Sindacato. Il consigliere Renè
Niccolai è il referente “sindacale” della comunità dei volontari soccorritori
nel Cd. Cosa potrà proporre nel suo “manifesto elettorale” per la sua
rielezione? Ha assolto bene ai còmpiti di tutela e assistenza dei ragazzi? Che
ci dice degli esosi costi dei caffè e dei distributori di paste, o degli spazi
del locale di attesa, o delle altre carenze sofferte dai volontari? Qual è la
clamorosa esigenza di usare – loro malgrado –
la schiscetta?
Attacco. Un socio ha
riferito che in Mise c’è uno strano clima: sembra che il Consiglio si senta “sotto
attacco” e pertanto si è – comprensibilmente – chiuso a “riccio”.
Sotto attacco da parte di chi? E per cosa? I giornalisti, sono davvero dei
cattivoni, dispettosi e irresponsabili. Però forse il N.H. consigliere di
maggioranza Carlo Massimo Biancalani aveva ragione: dentro alla Mise c’è una
guerra di potere (per mantenerselo).
Bistecche. Le carni per la
bisteccata “estiva” provengono da una premiata macelleria montana, fornitrice
delle “reali case” Artioli -Vono. Come potrà il buon vicepresidente Bruchi,
giustificare tale ingiuria alla comunità dei macellai della piazza aglianese,
estromessi da sempre dalla fornitura delle carni e dalla partecipazione all’evento
mondano molto popolare (finalmente)? Ma la Confraternita non era della
cittadinanza tutta?
Ah,
già… Perfino i dipendenti degli ambulatori i miserocordiosi di Agliana li
pigliano da fuori, tanto per avvantaggiare il benessere di Agliana…
Mobilio. È vero che l’appalto
degli arredi della Mise è stato assegnato alla ditta del vicepresidente Bruchi?
Lui avrà sicuramente praticato dei prezzi competitivi, c’è da sperare. Ma con
quali criteri decisionali è stata fatta tale trasparente assegnazione? C’erano
altre ditte che potevano competere nella fornitura o concorrere in quota/parte?
L’iniziativa è stata deliberata dal Cd con una valutazione di merito e di opportunità?
Quale opportunità?
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 13 aprile 2013 | 09:03 - © Quarrata/news]
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