SAN
MARCELLO-MONTAGNA. Luisa
Soldati ci ha inviato alcune considerazioni che ha scritto in una nota su
facebook a proposito dell'assemblea di ieri sera nella sala parrocchiale,
durante l’incontro con il dottor Abati e i vertici dell’Asl.
Eccole:
Potrebbe
essere il titolo di un film, c’è anche disponibile subito la sceneggiatura, o
meglio la sceneggiata.
Ebbene sì,
assistere all’assemblea per l’ospedale di ieri sera alla sala parrocchiale è
stato come vedere uno di quei, tristissimi, film realistici che narrano le
vicende di territori desolati di periferia, dove la fanno da padroni grigi
personaggi di dubbia intelligenza, sostenuti da un qualche potente che li ha
piazzati in quel luogo, certo della loro incondizionata obbedienza,
sottovalutando però, la loro latente mania di onnipotenza che ben presto li ha
trasformati da semplici servi muti a vere e proprie armi di distruzione di “massa”.
Dalla versione
romanzata, e fortunatamente già auto-censurata da un sonno ristoratore, vorrei
passare a condividere le mie considerazioni sulla vicenda della “riorganizzazione
sanitaria della montagna pistoiese”, ben spiegate dal dott. Abati, tanto che il
Sindaco di Cutigliano lo ha ringraziato perché finalmente (ieri sera) aveva ben
capito che succedeva, ma che sicuramente non tranquillizzano noi cittadini.
Sorvolando sul
fatto, paradossale, che al contrario di quella che dovrebbe essere la prassi
della politica rappresentativa e democratica, ovvero che sono i rappresentanti
del popolo, gli amministratori, che incontrano i cittadini al fine di
informarli e spiegare le ragioni di una scelta; ieri sera sono stati i
cittadini a convocare gli amministratori per cercare di fargli capire il perché
del dissenso a proposito di un ulteriore impoverimento di servizi sulla
montagna, sperando così oltretutto, di placare le ire funeste di chi, tra loro,
non ammette contestazioni e che da quando si è insediata al governo di San
Marcello Pistoiese non ha mai perso occasione per offendere e deprecare i suoi
cittadini.
Sì, ammetto
che l’atteggiamento del Sindaco Sig.ra Cormio ed il modo in cui si è rivolta,
livida, ai cittadini è stato un brutto spettacolo, anche il richiamo sulla
giusta dizione del suo cognome verso la rappresentante del comitato “Montagna
Pistoiese è qui che voglio vivere” è stato ridicolo. Quando si accetta un
incarico pubblico si deve essere in grado di sostenere anche le critiche e ci
si assume la responsabilità di rappresentare un popolo, tutto, non è obbligatorio
fare il Sindaco e francamente, senza offesa, mi sento di consigliare al Sindaco
Sig.ra Cormio, anche per tutelare, appunto la sua salute: si dimetta! Nessuno la
biasimerà.
Tornando nello
specifico delle questioni che riguardano la sanità, vorrei sottolineare un
passaggio del dott. Abati che in un breve momento, sicuramente stimolato dall’incoerente
intervento, considerate le politiche del suo partito, della consigliera
provinciale del Pdl, è uscito dal suo ruolo di tecnico burocrate nominato dalla
politica di governo e si è ricordato di essere un cittadino lui stesso
richiamando gli altri cittadini ad una considerazione, ed incitandoli ad
approfondire le vere ragioni della razionalizzazione sanitaria in Italia, che
giustamente faceva notare sono da ricercarsi in una volontà politica
bipartisan, dimostrata dal sostegno incondizionato da Pd e Pdl al governo Monti
e dalla votazione unanime della legge dello stato Spending Review, volontà di
cui lui ne è un esecutore ben stipendiato.
Lo
smantellamento della sanità pubblica non ci è caduto sulla testa oggi, ma è un
progetto in atto già da tempo, denunciato da Comitati e dai Partiti
extraparlamentari (non a caso), la Regione Toscana con la Delibera 1235
realizza, peggiorandola, la politica imposta dal governo Monti con la Spending
Review, attraverso il taglio di posti letto, la riduzione e l’accorpamento dei
laboratori di analisi, del 118, dei centri di nascita, il taglio dell’8% sugli
appalti con il rischio di licenziamento del 20% del personale. In questo modo i
costi di una crisi di cui non sono responsabili, se non per una colpevole
disinteresse nei riguardi della politica e di chi la pratica, saranno riversati
ancora una volta sulle spalle delle fasce sociali più deboli, attraverso il
taglio sistematico di diritti, lavoro e servizi essenziali. È necessaria una
totale inversione di marcia: la sanità pubblica non va tagliata ma rilanciata,
togliendo ogni sostegno al sistema privato (chiedetevi perché lo stesso Cup
indirizza a strutture private e come mai anche ieri sera non ho ricevuto
risposte a proposito su dove ad oggi vengono effettuati gli interventi che
venivano effettuati a San Marcello che nel 2011 erano 1000), il sistema
sanitario pubblico si deve riappropriare i tutti i servizi oggi in mano a multinazionali
e cooperative, rilanciando il protagonismo delle professionalità e degli utenti
(persone no numeri) nella pianificazione dello sviluppo del sistema, tagliando
drasticamente le spese per consulenti e manager, rilanciando una politica di
prevenzione sul territorio.
Le risorse per
politiche di rilancio del Sistema sanitario ci sono, ma sono stornate a favore
di banche e speculazione finanziaria, in opere inutili finalizzate a
implementare circuiti economici senza prospettive, come i nuovi 4 ospedali.
Per questo
deve crescere nella popolazione una nuova voglia di autodeterminazione, che sia
in grado di condizionare le scelte della politica, acquisendo informazioni e
confutando la verità, ma soprattutto portando avanti una resistenza attiva
contro le lobby economiche e per il rispetto incondizionato dei diritti delle
Persone.
La stessa
resistenza che dobbiamo attuare in montagna senza farsi scoraggiare da brutti
spettacoli di cabaret, ritengo che il comitato “Montagna Pistoiese è qui che
voglio vivere” possa ricoprire bene il luogo d’incontro e di attività di questa
resistenza e accogliere tutti coloro che, con il solo interesse di costruire un
futuro per il territorio, vogliono mettersi a disposizione, invito per questo
gli animatori del comitato a non demordere e indire presto nuovi incontri.
Io ci sono.
Luisa Soldati
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[Lunedì 8 aprile 2013 | 12:34 - © Quarrata/news]
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