di FELICE DE MATTEIS
Una
delegazione stamattina ha incontrato il dottor Roberto Abati – E nel pomeriggio
la lettera è stata consegnata anche ai Sindaci
SAN
MARCELLO-MONTAGNA.
La “Zeno Colò” ed il “Comitato Montagna Pistoiese: è qui che voglio vivere”
hanno ufficialmente invitato il dott. Abati, direttore generale dell’Asl 3, all’assemblea
del 7 aprile presso la Sala Parrocchiale di San Marcello Pistoiese.
L’unica
persona che potrà dire ufficialmente come stanno le cose, al di là ed al di
sopra di tutto quanto detto e scritto, sarà proprio Abati, il quale –ne siamo
certi, pur non conoscendolo – non vorrà perdere questa occasione per chiarire,
una volta per tutte, la realtà della situazione.
FAR BUON VISO A CATTIVA SORTE
Sembra
che stamattina, quando una delegazione del Comitato recupero ammanco si è
presentata all’Asl 3, il direttore Generale sia rimasto un po’ contrariato:
soprattutto perché – si dice – avrebbe appreso dell’invito prima dal nostro
blog e in séguito dalla Nazione. Del resto ognuno fa il proprio
mestiere e cerca di farlo il meglio possibile.
Abati
ha però ricevuto la delegazione in forma ufficialissima: con a fianco la
dottoressa Turco, direttore sanitario, e il direttore amministrativo,
avvocato Cei. È uomo di mondo e sa come affrontare le situazioni e portare il
cappello.
Nel
pomeriggio la lettera d’invito per l’assemblea è stata consegnata anche ai
Sindaci della Montagna.
Da
ultimo e per forza, viene da chiedere?
E
se anche fosse?
I
Sindaci si sono mostrati, come dire?, vivaci e determinati o no per difendere
il Pacini? Uno solo di loro lo è stato: la signora Cormio; ma vivace in altri
sensi ed altre direzioni, per irritazione e commenti ad alta voce in locali
pubblici, secondo quanto circola in Montagna.
C’è
da aspettarsi che anche oggi pomeriggio la prima cittadina di San Marcello abbia
suonato un po’ sopra le righe e non abbia saputo fare – come il dovere della
sua funzione richiederebbe – buon viso a cattiva sorte…
Non
accadrà mica che si metta in testa di voler fare l’assemblea alle 16 del
pomeriggio anziché alle 21 perché Abati o lei non possono, e – magari –
altrove che nella sala parrocchiale: magari alla Dynamo, tanto per dire e per
scegliere un posto ‘neutro’?
Andremo
vedendo, disse il cieco…
e.b.
|
Oltre
ad essere un suo dovere, l’occasione è anche un’opportunità per fargli
comprendere che la Montagna ha ben realizzato che “il lascito” che si è trovata
a gestire è dovuto alla incapacità politica dei predecessori (e che
predecessori!) e dei vari Sindaci della Montagna che hanno aspettato “seduti
sul pero” che gli eventi accadessero.
Qualche
solito pessimista a oltranza non scommette sulla presenza del dott. Abati, a
differenza di chi, come noi, è certo che l’occasione offerta a lui ed a tutta
la Montagna, sarà ben sfruttata.
La
stessa presenza di un giornalista professionista come il dott. Banchini, che si
è gentilmente prestato a “condurre” la serata. è suggello di serietà super
partes.
E
non sarà una “corrida” il 7 aprile, alle ore 21, presso la Sala Parrocchiale,
come qualche sprovveduto o ingenuo potrebbe opinare.
Pensate
che stamani, un ex “cavallo politico” della ex Comunità Montana, tale Bernardi,
ha chiesto ai rappresentanti della manifestazione, in attesa di poter parlare
con il dott. Abati, se mai avessero un registratore in tasca. Per cosa? Il
signore in questione stava uscendo dallo studio del direttore generale dell’Asl
3 e probabilmente tutta la sua capacità intellettiva era rimasta in quella
stanza assieme a quella di un suo compaesano di Marliana – facente parte della
famosa commissione di Sonnj & Company – che ebbe a dichiarare che per
favorire la spending review sull’Ospedale Pacini sarebbe stato opportuno
traslocare la camera mortuaria da San Marcello a Pistoia. E non è una
barzelletta, come potrebbe sembrare.
Anche
per questo, il dott. Abati, il 7 aprile dovrà esserci e la Montagna lo accoglierà
civilmente e con rispetto: con il rispetto e la considerazione che la Montagna
ha riservato sempre a tutti, anche se da tutti non è stata egualmente corrisposta.
L’invito
all’assemblea del 7 aprile, come da lettera, è stato estesa anche ai Sindaci
che – e qui scommettiamo noi
– non verranno , salvo un paio, forse. Si accettano scommesse.
Un
altro motivo in più, per il dott. Abati, di essere presente.
Un
proverbio pertinente? Chi vivrà, vedrà.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 2 aprile 2013 | 18:14 - © Quarrata/news]
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