di FELICE DE MATTEIS
Gentile
Prima Cittadina del Comune di San Marcello,
non
le parlerò della pensilina di Gavinana, dei fiori “ammosciati” sulle fioriere
del ponte, della sua – oramai – proverbiale irascibilità che anche il 7 aprile ha
sfogato abbondantemente. E neppure le parlerò di tante altre “perle” che
adornano la sua regale fascia tricolore.
La
invito, senza alcuna provocazione, a voler rispondere su questo blog che non è
precluso a nessuno e che lei, invece, sbagliando, evita accuratamente e finge
di non conoscere, nonostante lo stesso sia quotidianamente sotto gli occhi di
centinaia (dico centinaia) di lettori della sua/nostra Montagna.
Perché
dovrebbe farlo? Perché qui, gentile Sindaca, ha uno strumento di dialogo che le
consente di interloquire con la sua popolazione, sempre più disaffezionata alla
sua persona: mentre invece lei continua a fidarsi dei suoi “consigliori” che
dicendo che questo è un blog fascista (solo perché anch’io sono cortesemente
ospitato?) non comprendono, e si è visto, che le stagioni della vita impongono
riflessioni e posizioni defilate lasciando l’onere e l’onore di tracciare il
cammino nuovo ai giovani – e lei lo è – e non, come una volta si diceva, ai
vecchi bavosi, come sembrano essere i suoi “consigliori”.
Questi
signori, che le stanno alle spalle, salvo poi lasciarla sola nella fossa dei
leoni che lei stessa, quasi con pervicacia, si costruisce, rappresentano il
peggio del peggio della vecchia politica.
I
rappresentanti seri, figli della vecchia politica, si sono tranquillamente
fatti da parte, ma qualche cariatide che le si è appiccicata alle gonne, resiste
impavida.
Le
scacci: o loro, una volta che l’avranno ben bene spremuta, avranno anche la
faccia di bronzo di ripresentarsi al giudizio degli elettori.
Spero
abbia compreso il rischio che sta correndo.
Abbiamo
necessità di Sindaci “con gli attributi”, al di là delle loro tessere, che si
adoperino assieme alla popolazione per risolvere o quantomeno affrontare i
tanti problemi irrisolti della nostra Montagna.
Non
è detto che si debba vincere, ma provarci è un dovere.
Si
liberi dal male (certi suoi “consigliori”) e scenda fra noi.
Vuole?
Il blog è anche a sua disposizione.
Posso
confidare in una sua saggia e meditata risposta?
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 9 aprile 2013 | 12:25 - © Quarrata/news]
Mi associo.
RispondiEliminaL'altra sera,Silvia Cormio, evidentemente male consigliata, mi ha regalato un misto di sconcerto e di pietas.
Sono sicuro che, in realtà, lei è molto meglio di quanto non appaia (d'altronde fare il sindaco e gestire situazioni complesse non né semplice né si nasce ... imparati).
Migliorerebbe molto, Silvia Cormio, se si facesse consigliare da una maggiore umiltà e anche - hai ragione, Felice - se prendesse a calci certi vecchi arnesi che, come l'hanno "scoperta", finiranno (cinici come sono) per ... "ricoprirla".