di EDOARDO BIANCHINI
Il dottor Luigi Egidio Bardelli e i
suoi guai con i suoi conflitti d’interesse – La censura dell’Ordine dei
Giornalisti – Vezzeggiato da tutti e ispirato da princìpi evangelici, ma incapace
di rispettare, come un qualsiasi buon cittadino, un’ordinanza del Tribunale civile
di Roma
MONTALE. Per stasera alle 21, Villa Smilea di Montale ha in
programma un incontro con Tvl dal titolo La comunicazione televisiva locale
ed i cambiamenti in quasi 40 anni di storia. Saranno presenti la direzione
e la redazione di Tvl Pistoia: quindi il dottor Luigi Egidio Bardelli e i suoi
dipendenti; ed è previsto che, durante la serata, ci siano interviste e
proiezioni di filmati e registrazioni di archivio. Insomma, quale migliore
occasione, per uno dei personaggi più famosi di Pistoia – dico il
Bardelli – di potersi reclamizzare a dovere in passerella sotto i riflettori
della gente specie adesso che – si dice – ha un estremo bisogno di trovare
soldi per la sua inesistente Apr?
La Smilea si connota, normalmente, con
un impegno apprezzabile nelle sue scelte: ma, in virtù delle libertà che ci
sono garantite dall’articolo 21 della Costituzione, ci lasci liberamente
dire che, stavolta, con questa sua decisione, non poteva fare una scelta meno
felice.
La Smilea, stasera, porterà sotto i
propri riflettori una televisione il cui
direttore-proprietario-editorialista-patron è stato bastonato a dovere dall’Ordine
dei Giornalisti per avere assommato e cumulato in sé una inammissibile caterva
di conflitti di interesse, e per avere, anche, adoperato, in maniera
deontologicamente scorretta, il proprio (in senso proprio: perché ne è
proprietario quasi unico e assoluto, insieme a don Pancaldo) “mezzo di
informazione” per propri fini, usi e interessi personali.
C’è da domandarsi, dunque, quale alto
magistero etico-morale potrà venire dalle sue parole in questa occasione e che
cosa, il dottor Bardelli, potrà insegnare al suo uditorio e alla sua platea,
dopo i risultati suesposti.
Ma per non restare nel vago, perché non
ci piace farlo, citerò ai lettori alcuni stralci della delibera assunta dall’Ordine
dei Giornalisti, relativamente ai comportamenti di questo personaggio che, per
somma di analogie, potremmo definire il Berluschino della Provincia di Pistoia:
dato che riunisce provvidenzialmente in sé la proprietà di Tvl, la direzione
responsabile di Tvl, la figura di editorialista di Tvl e, al contempo, l’attività
di Presidente quarantennale dell’Aias oggi Apr, attività per la quale incassa
mensilmente oltre mezzo milione di euro dall’Asl 3, pur se il Tribunale Civile
di Roma, Terza Sezione, ha emesso da oltre un anno un’ordinanza (leggila
qui) con cui si chiarisce e ribadisce che il pluri-Bardelli e la sua
Apr non esistono: un’ordinanza da Bardelli snobbata e da tutti (tutti
vuol dire tutti) ignorata, calpestata e considerata come uno sputo,
inconsistente e nullo: e siamo in un Paese che osanna la legalità e se ne fa
scudo (magari per farla rispettare agli altri e ignorarla nelle istituzioni).
Ecco, per estratto, cosa dice l’Ordine
dei Giornalisti della Toscana su Luigi Egidio Bardelli:
[…]
preso atto della testimonianza rilasciata l’8 giugno 2012 da *** *** –
indicato come testimone da Edoardo Bianchini – dalla quale emergerebbe un uso
strumentale dell’emittente Tvl Pistoia da parte di Luigi Bardelli – che dell’emittente
è direttore responsabile, proprietario ed editore e Presidente dell’associazione
Aias Pistoia – non distinguendo in maniera chiara ed evidente i suoi ruoli;
preso atto della testimonianza rilasciata l’8 giugno 2012 da *** *** –
indicato come testimone da Edoardo Bianchini – dalla quale emergerebbe un uso
strumentale dell’emittente Tvl Pistoia da parte di Luigi Bardelli che dell’emittente
è direttore responsabile, proprietario ed editore e Presidente dell’Associazione
Aias Pistoia;
vista
la delibera di apertura del procedimento disciplinare decisa dal Consiglio dell’Ordine
in data 8 giugno 2012 per il giornalista pubblicista Luigi Bardelli nato a
Pistoia il 28 febbraio 1936 ed ivi residente in Via dell’Amicizia 19, iscritto
all’Albo dei giornalisti della Toscana, nell’elenco pubblicisti, dal 9 ottobre
1967, in base alla memoria difensiva presentata al consiglio dell’Ordine da
Edoardo Bianchini ed a quanto emerso dalle audizioni di *** e ***, indicati
come testimoni dallo stesso Bianchini, per violazione dell’art. 2 della
legge 3.2.1963 nr. 69 in relazione all’obbligo della promozione della fiducia
tra stampa e lettori e della Carta dei doveri del giornalista in relazione al
fatto che “la responsabilità del giornalista verso i cittadini prevale sempre
nei confronti di qualsiasi altra. Il giornalista non può mai subordinarla ad
interessi di altri e particolarmente a quelli dell’editore.....”
[…]
preso atto di quanto dichiarato da Luigi Bardelli, sentito in
audizione dal Consiglio il 24 settembre 2012;
sentite le motivazioni addotte da Luigi Bardelli riguardo alla
sovrapposizione dei ruoli tra presidente di AIAS/APR e direttore responsabile
del TG di TVL;
riscontrato poi, in merito alla questione della trasparenza dei ruoli,
quanto segue:
- l’effettiva duplicazione di ruoli tra presidente di AIAS/APR e direttore del TG di TVL rendeva talvolta difficile comprendere se [Bardelli – n.d.r.] intervenisse nel suo ruolo di direttore di TVL o di Presidente dell’associazione;
- che durante gli editoriali sulla vicenda AIAS/APR, Bardelli – come del resto riconosciuto da lui stesso nel corso dell’audizione – non ha provveduto ad informare i telespettatori riguardo al suo ruolo nell’ambito delle suddette associazioni;
- l’apertura del procedimento non pare aver stimolato in Bardelli alcuna riflessione riguardo all’opportunità di mantenere il doppio ruolo;
considerato che la questione sostanziale non risolta è la
sovrapposizione dei ruoli, che la televisione, in quanto organo di
informazione, avrebbe dovuto dar voce a tutti sulla vicenda a garanzia di una
corretta informazione ai telespettatori e che non può essere addotta a
giustificazione la circostanza che la televisione sia nata come “costola dell’AIAS
per portarne avanti la missione”;
ritenuta confermata la violazione dell’art. 2 della legge 3.2.1963
n. 69 in relazione all’obbligo della promozione della fiducia tra stampa e
lettori e della Carta dei doveri del giornalista in relazione al fatto che “la
responsabilità del giornalista verso i cittadini prevale sempre nei confronti
di qualsiasi altra. Il giornalista non può mai subordinarla ad interessi di
altri e particolarmente a quelli dell’editore.....”
[…]
DELIBERA
a maggioranza la sanzione della censura nei confronti di
Luigi Bardelli.
Così deciso in Firenze il 24 settembre
2012.
C’è dunque da chiedersi – per tornare a
noi – quale sarà l’alto insegnamento del dottor Luigi Egidio Bardelli alla
platea e ai suoi uditori e se – per completezza di informazione – vorrà riferire
di questo e di altri episodi non piacevoli che, al momento, sono, come si dice,
ancora sub iudice e in attesa di essere chiariti in merito alla sua
personale cristallina obiettività come dispensatore di notizie, editore e
giornalista, stante la sua ‘figura berlusconiana’ quanto a irrisolti conflitti
di interesse [*].
Nell’ottica di una corretta
informazione, ciò andava opportunamente detto e sottolineato per onorare il
platonico discorso di Socrate allorquando il maestro filosofo afferma che “non
si deve più rispetto a un uomo che alla verità”.
Ci pensino e ci meditino bene sia i
responsabili della Smilea che il Sindaco Scatragli.
Ci riflettano anche i nostri lettori.
[*] – Si vedano, a questo proposito, i
seguenti post:
1. CHIARA AMIRANTE, LA VERITÀ, IL ‘CAVALIERE DELLA LUCE’ LUIGI
E LA COERENZA
2. ‘CAVALIERI DELLA LUCE’ E APR/BARDELLI. MA ANCHE CHIARA
AMIRANTE NON SEMBRAVA MOLTO ILLUMINATA…
3. LA CITTÀ CHE NON NE PUÒ PIÙ
4. SAN BARTOLOMEO. IL “NO PARCHEGGIO SOTTERRANEO” SCRIVE A
BARDELLI E A ROSSANO DI TVL: «IL NOSTRO UNICO REFERENTE È ANTONIO GINETTI»
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 5 aprile 2013 | 12:00 - © Quarrata/news]
Sulle garanzie di libertà e difesa dei diritti dei giornalisti in Tvl, guardate anche questi link:
RispondiElimina1. http://ricerca.gelocal.it/iltirreno/archivio/iltirreno/2002/12/12/ZP1ZP_ZP105.html
2. http://www.giornalismoitalia.it/vedi_articolo.php?id=594