di LUIGI SCARDIGLI
La ‘Cenerentola’
di Tonio De Nitto, ‘Paesaggi urbani’ allo Spazio, ‘Il Cielo addosso’ di
Rossella Baldecchi
PISTOIA. In un quarto d’ora, a piedi, ma senza correre, eh, si va
dal piccolo teatro Bolognini, in via del Presto, fino alla Biblioteca San
Giorgio, accanto alla Stazione, passando per la libreria Lo Spazio, in via dell’Ospizio. Vi ho dato questi tre punti
cardinali della città perché oggi pomeriggio, proprio in scaletta e in questo
percorso poco immaginario, ma reale e gradevole, finalmente gradevole, per
questioni meteorologiche, la città ha consumato tre appuntamenti interessanti.
Alle 16,
al Bolognini, Tonio De Nitto ha portato in scena la sua Cenerentola, che è un incontro tra la compagnia teatrale Factory e quella di danza Elektra e che non si discosta moltissimo
dalla versione fiabesca originaria, ma che si arricchisce di dati che sono
purtroppo terribilmente in voga: la spregiudicatezza sociale in nome di poter
ambire ed arrivare all’apice di qualcosa.
È la
storia della figliastra, che ha sorellastre e una matrigna e che invece che
essere inserita, viene schiavizzata e salvata da un improbabilissimo principe, goffo, anziché statuario e per
il quale, il casato, ha deciso di organizzare, ad oltranza, feste, fino a
quando riuscirà a trovare la propria anima gemella.
Alle 17,
nella sala da the di via dell’Ospizio invece, con negli occhi ancora i colori
mogano della rappresentazione, c’è stata l’inaugurazione della settimana
dedicata a Segni come parole scritte –
Paesaggi urbani, apèrtasi con una conversazione con Claudio Rosati e una
mostra fotografica e oggettistica organizzata da Roberto Agnoletti, Alessandro
Andreini, Filippo Basetti e Andrea Dami, architetti (i primi due) e artisti
(gli altri) che hanno studiato e portato a conoscenza, per discuterne e
dibatterne, la loro idea di tessuto urbano, una rivisitazione totalmente artistica
che si ispira, spudoratamente, a Gillo Dorfles che sostenne come solo attraverso l’arte è possibile il
verificarsi d’una comunicazione a livello irrazionale, parzialmente inconscio.
Un città nuova, insomma, con una visuale non proprio ortodossa dei suoi angoli
più suggestivi. La settimana di riflessione si chiuderà sabato prossimo, 13
aprile, sempre nella Bodeguita di via
dell’Ospizio, con l’incontro con Giovanni Capecchi sul tema delle memorie
letterarie.
Verso le
18, invece – e qui è terminata la passeggiata –,
alla Biblioteca san Giorgio, incontro conclusivo della mostra di Rossella
Baldecchi il cielo addosso, omaggio
spirituale, in pittura, a Gianna Manzini, autrice sbilenca e straordinaria alla
quale la nostra pittrice ha voluto dedicare un intero set di tele che resterà,
per sempre, a disposizione di tutti i visitatori, più o meno occasionali, della
biblioteca cittadina.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Foto di Luigi Scardigli.
[Domenica 7 aprile 2013 | 11:21 - © Quarrata/news]
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