martedì 15 novembre 2011

SCOPRIRE LA FELICITÀ PUÒ ESSERE LETALE




È vero, Andrea Braido non c’è e dunque, alla formazione, non è che manchi proprio un accessorio. Ma anche senza le formidabili didascalie autodidatte del chitarrista trentino, il resto della band saprà come farsi onore e presentare, finalmente, al pubblico di Pistoia, il suo ultimo lavoro, Free, piacevolmente presentato in anteprima sempre su questo Blog qualche tempo fa.
Succederà giovedì sera, a Santomato, presso il circolo Arci, che ha iniziato a lavorare quasi di nascosto, la bodeguita musicale, per scherzo, senza prendersi sul serio, ma che proprio nell’era falsa della globalizzazione ha semplicemente dimostrato il valore e il fascino dell’artigianato.
Prima dell’esibizione dei Four Funk, infatti, band che vanta Keki Andrei al piano e all’organo Hammond, Carmine Bloisi alla batteria, Daniele Nesi al basso e Andrea Ranfa alla voce – tanta e ben distribuita – e che potrà avvalersi almeno di uno dei due invitati speciali della registrazione, il sax di Vittorio Alinari, nel salone da balera del circolo Arci, prima dei maestri, spazio a molti dei loro allievi, con un’altra interessantissima serata riservata agli esordienti, quelli che un giorno vorranno esibirsi dopo i loro fratelli minori ed essere acclamati come delle divinità.
C’è anche una giuria, sotto il palco, a giudicare, al termine di tutte le esibizioni, chi, secondo i componenti di questo incorruttibile staff artistico, meriti ancora, tra le giovanissime e i giovanissimi allo sbaraglio, una chance o è bene che tenga ancora duro, nonostante lo sappiano benissimo, i giurati, che spesso, sono ben altre le doti, e quasi sempre nascoste, ad asfaltare e guidare la via del successo.
Vi consiglio spassionatamente di non mancare, perché l’ambiente di Free è particolarmente indicato: credo che sia fortemente raccomandabile a quei giovanotti che credono di aver scoperto la musica ora e a quelle signorine che sono convinte che prima non si potesse o sapesse ballare.
Certo, ci sono anche i musoni ad oltranza, quelli che non ne vogliono sapere di sorridere alla vita perché hanno deciso di rinunciarci.
A loro, l’invito, preferisco non estenderlo: scoprire improvvisamente la felicità, può essere letale.
l.s.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 15 novembre 2011 – © Quarrata/news 2011]

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