lunedì 14 novembre 2011

PREMIO LA PIRA, AUTODAFÉ IN CATTEDRALE

PISTOIA. Stamattina rubo ancora un post dal blog del caro Antonio Nardi, di cui apprezzo il graffio cattivo (vedi)…

Non ci ha risparmiato
una sola guerra



Viva la Pace. E chi non la vuole? Pistoia poi è la capofila fra le città della pace. Ogni anno riunisce troni e dominazioni e li rispedisce carichi di targhe, statue, pergamene, cappellini e cotillon tutti marcati “premio della pace”.
Benché sia una città di cacciatori, nessuno ha ancora impallinato la colomba. La quale però è perplessa. Da quando c’è questo premio non riesce a volare altrove. Resta a Pistoia, come trattenuta da una forza immateriale.
Anch’io sono perplesso. Avete fatto caso che questo premio non sposta niente nel vasto e merdoso mondo.
Pace, pace, pace. Pistoia premia i paladini dell’umanità e intanto le guerre continuano. Anzi, aumentano. Il premio La Pira non ha evitato una guerra che una guerra.
L’ultima, quella di Libia, è ancora lì con il corpo sfigurato di Gheddafi fra sangue e olio nero.
Io, questi premi, li abolirei.
Sono solo riti consolatori, confezionati a colpi di eminenze, di eccellenze, di prefetti, di “te deum” e di messe over size.
Non spostano niente. Anzi, sono un po’ come la carità autoritaria di Pontiggia: mettono voglia di essere cattivi.

Cliccare sulle immagini per ingrandirle.
[Domenica 13 novembre 2011 – © Quarrata/news 2011]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.