venerdì 18 novembre 2011

MARI E MONTI DA SUPERARE, MA PER IL POPOLO

Stamattina, alle 5:30, Il Tempo ha pubblicato, sul web, l’intervento di cui riportiamo alcuni stralci.

Monti ha la fiducia in Senato: 281 sì
Ici, pensioni e lavoro. Oggi la Camera



Via libera di Palazzo Madama. Solo la Lega vota no. Il premier presenta il programma: equità sociale, riforma del mercato del lavoro e ripristino dell’imposta sulla casa. E respinge l’accusa di essere a capo di un governo dei poteri forti. Berlusconi: i beni immobili non si toccano. Oggi voto di fiducia a Montecitorio.

Saranno le pensioni, la riforma del mercato del lavoro, i tagli alla casta ma soprattutto la patrimoniale e l’Ici i punti sui quali si misurerà la forza del governo di Mario Monti. E non sarà un cammino facile in Parlamento giacché i veti incrociati si sono già manifestati con chiarezza. Con un discorso di 45 minuti Monti ha presentato il programma di governo in Senato che gli ha dato la fiducia con 281 sì, 25 contrari e nessun astenuto. Oggi sarà la volta della Camera. Ha esordito richiamando il valore della partecipazione all’Unione europea e all’Eurozona e mettendo in guardia dal rischio del «fallimento». «Se non troveremo unità d’intenti, saranno le fasce deboli a sperimentare condizioni ben più dure» è stato il suo monito lanciando lo slogan «l’Europa siamo noi». Ma «i sacrifici necessari per ridurre il debito e per far ripartire la crescita dovranno essere equi». Rigore di bilancio, equità e crescita, sono le parole chiave del programma di Monti che ha parlato di «governo di impegno nazionale» nato per affrontare «con spirito unitario una situazione di estrema emergenza».
[…] Sul versante casa, Monti fa intravedere una reintroduzione dell’Ici sulla prima casa. Il premier dice infatti che bisognerà «riesaminare il peso del prelievo della ricchezza immobiliare», perché «l’esenzione dell’Ici sulla prima casa costituisce una peculiarità dell’Italia, se non un’anomalia».

Di questo intervento preoccupano due o tre formulazioni, che intendo sottolineare.
Primo passo. «Saranno le pensioni, la riforma del mercato del lavoro, i tagli alla casta ma soprattutto la patrimoniale e l’Ici i punti sui quali si misurerà la forza del governo di Mario Monti».
Fermatevi un istante su quel «ma soprattutto», che comincia, necessariamente sin da sùbito, a fare sfumare l’attenzione di Monti sull’area di pensioni, lavoro, tagli alla casta.
Al filosofo della politica, santificato e assunto in cielo in 24 ore appena dal Deus Napolitanus, interessano i quattrini da riscuotere, più che i provvedimenti da prendere: perché i quattrini in cassa, quando ci sono, corrono; mentre le riforme ci mettono sempre troppo a venire e a produrre effetti benèfici.
Ici e patrimoniale, allora: il metodo meno strutturale e più facile, cioè sfilare il portafoglio della tasca del pueblo unido che ormai – contrariamente alla canzone che tutti conosciamo bene – ya ha sido vencido.
Secondo passo. «Monti fa intravedere una reintroduzione dell’Ici sulla prima casa».
Fermatevi un istante su quell’ «Ici sulla prima casa». Dio voglia che si tratti di una informazione alla giornalista, cioè inesatta come sempre; e che non sia un’espressione da prendere alla lettera, ma che l’Ici, dato che i sacrifici devono essere fatti da tutti, venga rimessa a tutti indistintamente, come i debiti che noi ‘rimettiamo ai nostri debitori’ del Pater noster.
Ma ho paura, purtroppo, che non sarà così. Perciò non sarebbe male che tutti chiedessero a Bagnasco e a don Sciortino di spiegarci meglio il significato di Dottrina Sociale della Chiesa (che in acrònimo, DS, somiglia sin troppo da vicino a qualcosa che ci ricorda qualcosa di qualche tempo fa…): chiedere se questa dottrina significhi dura uguaglianza per tutti noi, ma non per loro; oppure se significhi uguaglianza vera e propria, generale e non parziale, generata e non creata, sia per noi, comuni mortali e popolo di fedeli o infedeli a testa china, sia per loro, entità superiori e semicelesti e, come tali, da privilegiare necessariamente con un atto di fede, cioè credendo senza fare domande.

E poi io dovrei fidarmi, eh?
e.b. blogger
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[Venerdì 18 novembre 2011 – © Quarrata/news 2011]

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