mercoledì 23 novembre 2011

AGLIANA E LA BERNARDA DI LORCA




AGLIANA. Il bello delle espressioni, in italiano come in qualsiasi altra lingua del mondo, è la cosiddetta ambiguità.
La lingua, poi, oltre che battere dove il dente duole, vive di queste ambiguità: e i comici ne sanno qualcosa.

A una mia allieva polacca, Maria Magdalena di Jaslo, vicino a Cracovia, che si laureò all’Università per Stranieri di Perugia proprio sulle ambiguità del linguaggio del doppio fronte italo-polacco, in sede di tesi fu fatta una domanda, ovviamente ironica, su un ipotetico regalo che un suo innamorato avrebbe potuto farle.
Le fu chiesto come la avrebbe presa se il suo spasimante le avesse donato qualcosa della linea Pupa, proprio partendo dal fatto che pupa in polacco significa culo.
Stamattina ci è caduto l’occhiaccio maledetto su un titolo della Nazione che, in Agenda, nel presentare un impegnativo dramma di Lorca, titola: Amore, gelosia e libertà. Al Rafanelli la Bernarda di Lorca.

Cosa avrà voluto dire…?
e.b. blogger
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[Mercoledì 23 novembre 2011 – © Quarrata/news 2011]

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