venerdì 14 giugno 2013

GIUNTA BERTINELLI, DUE PAROLE SUL NUOVO CHE AVANZA. 1


 Betti, i famosi “orti delle troie” e la risposta del Vicesindaco Daniela Belliti

PISTOIA. Nei lanci di ieri pomeriggio avevamo promesso di dare ai lettori qualche spunto di prova del nuovo che avanza nell’amministrazione Bertinelli.
Vogliamo, per questo, fare volonterosamente un passo indietro e tornare a partire dalla famosa questione dell’interrogazione del Consigliere Andrea Betti (allora ancora Idv) «Ortidee» o “orti delle troie”? E Betti (Idv) presenta un’interrogazione?
Come ormai tutti ben sanno, una infelicissima frase del dirigente Bilwiller scatenò una reazione a catena, connessa anche all’allontanamento dell’Assessore Ginevra Lombardi.

Quello che vi proponiamo qui di séguito, è la risposta che la Vicesindaco, Daniela Belliti – quella stessa che con Elena Becheri e Tina Nuti scrisse, poi, la lettera sovietica di rimprovero alla Lombardi –, inoltrò a Betti quasi a giustificazione (alla fine) del comportamento del dirigente, che, in buona sostanza, sembra essersela cavata con un semplice atto di censura e appena (diciamo appena rispetto ai suoi compensi di decine di migliaia di euro) 200 € di multa.
La lettera – permettetecelo – è la somma algebrico-esponenziale del politichese e dell’amministrativese più puri. Ci vuole quasi la patente per seguirla bene nelle meandriche evoluzioni logico-argomentative pro-dirigente.
Solo che ci chiediamo – visto che Billwiller non fu rimosso com’era stato richiesto – se la stessa non-rimozione sarebbe toccata, democraticamente e universalmente, anche a un qualsiasi altro dipendente del Comune di Pistoia ove gli fosse capitato di compiere lo stesso terribile orrendo passo falso.
Per ora leggete integralmente il testo-Belliti.
Fermo restando che, su Billwiller, potremo tornare ancora in prossime puntate.
Q/n

Al Capogruppo Italia dei Valori
Egr. sig.
Andrea Betti
e p.c.
Al Sindaco
Egr. sig.
dott. Samuele Bertinelli
Al Presidente del Consiglio comunale
Egr. sig.
avv. prof. Alberto Niccolai

Oggetto:       interrogazione 11/04/2013 –  Progetto Ortidee.

            Egregio capogruppo,
con riferimento all’interrogazione in oggetto, su delega del Sindaco ai sensi dell’art. 21, comma 3, del Regolamento sul funzionamento e l’organizzazione del Consiglio comunale, si risponde quanto segue.
L’Ufficio delle Pari Opportunità è stato istituito con la definizione del nuovo funzionigramma e della riorganizzazione della microstruttura, all’interno del Servizio Ambiente, Verde e Mobilità, e rappresenta per l’Amministrazione Comunale un importante strumento per affermare politiche di genere in tutte le azioni di governo dell’ente.
Infatti, nel programma di mandato si scrive: “Pari opportunità significa prima di tutto parità di genere. Come condizione fondamentale per l’obiettivo di una effettiva democrazia paritaria, l’Amministrazione comunale adotterà tutte le misure utili a combattere gli stereotipi di genere: nel lavoro, nella pubblicità, nelle istituzioni; e a contrastare il fenomeno barbaro della violenza di genere”.
Già nel primo anno di mandato sono stati avviati numerosi progetti, tra cui per l’appunto “Ortidee”, finalizzati a costruire, nel progetto di città accogliente e solidale, le condizioni per una cittadinanza di genere.
In questo contesto l’Amministrazione ha appreso con stupore dell’episodio che si è verificato all’interno di quell’Ufficio il 5 marzo scorso, a chiusura di una riunione per la predisposizione del PEG 2013.
La segnalazione pervenuta il giorno successivo al Segretario Generale, responsabile dell’Ufficio per i procedimenti disciplinari nei confronti del personale con qualifica dirigenziale, ha indotto il Segretario stesso ad attivarsi immediatamente per 1) acquisire conferma dei fatti accaduti e 2) avviare il procedimento disciplinare nei confronti del dirigente.
Il procedimento si è concluso con la nota depositata a Protocollo Riservato il 2 maggio scorso, dopo che è stata verificata, per stessa ammissione del dirigente, la sussistenza del fatto, riconosciuto come offensivo dal dirigente stesso, e grave in sé per l’assoluta inappropriatezza rispetto al ruolo ricoperto nella pubblica amministrazione.
Per questo è stato provveduto ad applicare una sanzione pecuniaria, avendo ricompreso il fatto nella fattispecie prevista dall’art. 7, comma 4, lettera B) del Codice disciplinare del C.C.N.L. del 22/2/2010 (“Condotta, negli ambienti di lavoro, non conforme ai principi di correttezza, verso componenti degli organi di vertice dell’Ente, gli altri dirigenti, i dipendenti, o nei confronti di altri utenti o terzi”).
Riguardo alla richiesta di rimozione del dirigente da quella funzione, l’Amministrazione Comunale non ha assunto decisioni in tal senso, in primo luogo perché il procedimento disciplinare non lo ha prescritto, ritenendo di dover inquadrare il comportamento del dirigente in un contesto particolare di rapporti con i propri collaboratori; in secondo luogo perché l’attribuzione della delega delle Pari opportunità a quel Servizio era collegata a una impostazione coerente rispetto al lavoro della Giunta, che andrebbe riconsiderata nel suo complesso. 
 Nella speranza di aver risposto esaustivamente, porgo i migliori saluti.
L’Assessore
Daniela Belliti

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[Venerdì 14 giugno 2013 | 13:00 - © Quarrata/news] 

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