ROMA. In Italia ci sono tante situazioni “invisibili”, nel senso che non esiste
neppure un’analisi in grado di fotografare quelle che sono realmente le
dimensioni e le condizioni di vita della popolazione disabile. Si tratta
comunque di una realtà stimata quasi nel 5% della popolazione, se si
considerano soltanto i disabili gravi, cioè non in grado di svolgere le normali
funzioni di vita quotidiane.
“L’obiettivo, definito anche dalla Convenzione delle
Nazioni Unite nel 2006 e già ratificato dall’Italia, è quello di realizzare un
welfare moderno, maggiormente inclusivo, in cui le persone disabili possano
essere sempre più autonome ed inserite appieno in tutti gli ambiti della vita – ha dichiarato l’On. Caterina Bini –.
Per evitare
provvedimenti frammentari, in grado di dare solo risposte parziali, ai problemi
della disabilità, la Proposta di Legge si propone di costituire un Fondo per il
sostegno delle persone affette da disabilità grave, definendo alcuni obiettivi
e requisiti minimi e demandando poi alle Regioni la gestione del fondo e la sua
gestione, secondo le indicazioni nazionali.”
“Anche la proposta relativa alle persone affette da
autismo va in questa direzione, con la difficoltà aggiuntiva che questo genere
di disturbi sono ancora senza una definizione certa per quanto attiene alle
cause, con problematiche di vario genere che le famiglie si trovano a
fronteggiare.” ha dichiarato ancora la
parlamentare.
Si individuano alcuni obiettivi prioritari: la diagnosi precoce, la
costituzione di banche dati coordinate dall’Istituto superiore di sanità, la
realizzazione di progetti obiettivo, realizzati dalle Regioni per la
prevenzione, la cura e la riabilitazione dell’autismo.
[comunicato
on. bini]
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[Mercoledì 3 aprile 2013 | 16:21 - © Quarrata/news]
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