Andrea
Brachi spiega la presenza del sindacato insieme ai primi cittadini della
Montagna
PISTOIA. In merito alla nota della
vostra Redazione (“Resta comunque da capire con chiarezza il perché della
presenza della CGIL di Pistoia”) pubblicata a fine dell’articolo “Montagna
Pistoiese: la proposta per il comune unico entra nel vivo”, vogliamo
chiarire che la Cgil di Pistoia era presente avendo inoltrato, alla Commissione
Affari istituzionali, formale richiesta
di audizione, come organizzazione sindacale confederale, nel rispetto
delle normative del Consiglio regionale (così come hanno fatto altre
organizzazioni di rappresentanza che saranno ascoltate il 18 aprile).
Come
Sindacato confederale abbiamo interesse ad esprimere le nostre valutazioni su
proposte di legge che riguardino temi, come in questo caso, di riorganizzazione
della “macchina pubblica”, delle eventuali ricadute sull’economia del
territorio e sulla qualità e quantità dei servizi pubblici locali che questa
riorganizzazione potrà produrre, non dimenticandoci di tutelare il lavoro e la
professionalità dei dipendenti pubblici coinvolti.
Ricordo
infine che questa Organizzazione Sindacale, fin dal lontano 2004 aveva avanzato
la proposta di procedere a fusioni di comuni sia in montagna pistoiese sia in
Valdinievole. Proposta poi ripresa a livello regionale dalla FP Cgil Toscana.
Come
potete vedere tutto molto semplice (e spero chiaro).
Saluti.
Andrea Brachi Cgil Pistoia
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[Venerdì 12 aprile 2013 | 10:06 - © Quarrata/news]
Le valutazioni della CGIL, se prendiamo come esempio quelle sulla riorganizzazione dell’Ospedale di San Marcello, sono spesso ballerine e come suole dirsi abili nel “salto della quaglia”
RispondiEliminaLa posizione sulla riorganizzazione dell’ospedale Pacini della Dott.ssa Beneforsi, a Febbraio era fortemente orientata a condividerla come potenziamento, adesso, la stessa Dott.ssa Beneforti parla con convinzione e dati di fatto di TAGLI.
Così come in passato, il sindacato si è voluto occupare e lo sta facendo tuttora, spesso e in sovrapposizione agli organi preposti e con mandato Istituzionale, di decisioni che non gli competono.
Le valutazioni sono un’altra cosa.
Ma si sa, spesso si tende volutamente a mescolare gli uni agli altri, - sindacato, associazioni, partecipate, enti vari e amministrazioni/politica - solo per il mantenimento del consenso, incarichi inutili e poltrone ai……
Fate bene il vostro lavoro e lasciate a chi ha il mandato popolare di fare il suo, senza tutoraggi e presenze nei posti decisionali – a parte le amministrazioni della Montagna Pistoiese che hanno causato solo disastri e che avrebbero bisogno di ben altro - ma questo è un altro discorso.
Questi sindacati che giuridicamente sono inesistenti,pretendono di controllare prima cosa c'è nel piatto futuro. Se l'Italia è nella cacca,molto merito va proprio a questi clan!
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