mercoledì 3 aprile 2013

PILLOLE DI MISERICORDIA – Parte seconda


di ALESSANDRO ROMITI

AGLIANA. Torniamo sulla Misericordia Aglianese con altre piccole precisazioni.

Informazione: Il Governatore rivendica l’esclusività del controllo dell’informazione (Artioli, 25 gennaio scorso) quando disse, rivolgendosi al precedente Governatore, Attilio Barontini: “...questa gente (Q/News – n.d.r.) aveva informazioni che non gli avevo dato certo io...”. Da buon ex-democristiano di quelli transitati nelle file del fu Pcus, ha l’idea del centralismo democratico.
Petizione: quali sono stati gli esiti della sottoscrizione della nomina plebiscitaria, assai irrituale, predisposta in favore del presidente Artioli da un manipolo di fedelissimi? Perché la lettera dell’obbedienza al capo non è stata portata a conoscenza nelle assemblee ufficiali? Chi ha firmato il sostegno ad Artioli?

Ruolo: Artioli ha informato, commosso, che un gruppo di volontari avrebbe presentato una spontanea petizione in suo favore, ma nessuno sa dire se era chiamato a ruolo di Presidente/Papa/Papà (per la quarta volta) o a quella di semplice consigliere nel nuovo Cd. Ma il geometra punta in alto: per meno della Presidenza non ci sta. Ha già messo il suo ufficio al piano nobile…
Commissaria: Sara Latini, commissaria della commissione elettorale non conosceva ancora il presidente della stessa e quindi mi ha messaggiato lo scorso 23.3 che: “Quando la lista (dei candidati) è pronta forse è bene che Maniscalco (altro commissario) e io andiamo da Don Paolo insieme, visto che non mi conosce ancora”. Intanto, risulta che il 27 marzo, la lista era stata confezionata e sottoscritta anche dal “Correttore”, ancorché dichiaratosi «non credente» (nel compito funzionale di correttore) e dimissionario (per dichiarazione diretta a chi scrive). Ma questa lista è stata controllata dalla Commissione? Con quali criteri di sostanziale validazione? E gli altri commissari che hanno detto? Che coerenza e che democrazia!
Progetti: i candidati consiglieri, iscritti nell’elenco ratificato dalla commissione elettorale non hanno ancora presentato un progetto di indirizzo della Mise per il triennio 2013/16. È quasi come con lo Statuto: prima votateci e poi vi diamo il programma... Ma a proposito di Statuto, i consiglieri in pectore lo hanno consultato lo Statuto della Misericordia?
Consultazione: Il volontario Reali, ha confessato pubblicamente, il 13 febbraio al Moderno, di non aver mai veduto e consultato lo Statuto costitutivo nel suo lungo periodo di partecipazione alla vita della Mise.
Disabili: il presidente non ha mai fatto qualche ora volontariato dedicato, per esempio, ai disabili: è a tutti noto che non ha lo stomaco per poterli reggere (un po’ come il dottor Luigi Egidio Bardelli con i disabili dell’Aias, ci dicono…).
Volontari: il blocco delle acquisizioni di nuovi soci, instaurato dal 2008 al 2013, non è stato per i soli cittadini aglianesi. Esso ha interessato anche i volontari applicati al servizio di soccorso (la vera forza lavoro della Mise), di qualunque livello essi fossero.
Spazio: i locali riservati ai volontari soccorritori in servizio sono angusti e più piccoli di quelli della vecchia sede di via Amendola, con grave disagio (e di represso imbarazzo) per i suddetti che vedono punite le prerogative di sviluppo associabili alla nuova sede. È forse anche questa colpa della progettazione del Mangoni?
“Coglioncelli”: “...siamo forse stati dei coglioncelli” (Artioli, 25.1.2013). Così il presidente ha commentato il fatto di “...aver affidato l’incarico a un unico progettista, pagando in modo frazionato nei pagamenti di parcelle di professionisti convocati per le diverse competenze”. Sarebbe come chiedere alla dottoressa Borri di pagare le parcelle degli specialisti ai quali invia i propri pazienti per visite specialistiche. Questa volta, Artioli, ha visto dunque giusto.
Contratto: “ ...il Governatore Barontini aveva conferito incarichi senza alcuna forma scritta, ma è buona norma e importante che un conferimento d’incarico così grosso sia dato per iscritto...” (Artioli, 25.1.13). Ciò non incide sulla qualità della prestazione assicurata dai professionisti, riconosciuta dal Tribunale corretta e completa. L’affermazione è suggestionante e fuorviante per illudere i simpatizzanti e distogliere dalla comprensione corretta dei fatti?
Ortu: dichiarazione scritta del subentrato direttore dei lavori Ing. Giovanni Ortu indirizzata a Mangoni il 25.7.2007: “...ho provveduto a evidenziare alla committenza (la Mise – n.d.r.) l’intera attività svolta, come funzionale alla realizzazione dell’edificio in questione, nonché l’importanza della prestazione fornita, il tutto affinché la committenza provvedesse alla corresponsione del compenso maturato in relazione a predetta attività e (fra le altre), meglio riportata nella notula già oggetto di parere positivo da parte dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Pistoia”. Ma evidentemente Artioli non sa ben leggere l’italiano…
Cartello: “Volevate sapere chi sono i progettisti della sede? Ebbene questo cartello è stato esposto per tre anni e lì c’è scritto!”. Ma Artioli non li ha nominati all’assemblea il 25.1 invitandoli a leggerli come se fosse una rivelazione magicamente dirimente.
Precisazione 1: “...l’Avvocato della Mise si chiama Rossetti e non Roselli ... e non è procuratore della Cariprato... tanto per dirlo, così per inciso...”. (Artioli, 25.1). I collaboratori della redazione di Q/News si uniscono all’estensore della presente per ringraziare della più rettifica più importante di questo nuovo millennio!
Precisazione 2: Il Cd della Mise, dopo aver ricevuto notizia del più infausto esito della sentenza del Tribunale di Pistoia, stabilì – rassicurando i soci – che avrebbe proposto ricorso al Tribunale d’Appello di Firenze. Ciò non è stato. Il termine per la proposizione dell’appello è stato superato: o perché Artioli ha mandato tutto a gallina se era così sicuro di avere ragione…?
Precisazione 3: i soci riuniti nelle assemblee manifestano che “...fanno un segno di stanchezza” (e poi approvano all’unanimità). Dicono che “...gli fanno venire la barba (i relatori – n.d.r.) perché gli leggono integralmente le relazioni e i documenti” (Artioli, 25.1).
Schiscetta: considerevole la cifra (16mila €) che il capo dei soccorritori e soci De Michele aveva affermato di aver raccolto e consegnato per la costruzione di una cucina riservata ai volontari in servizio. Nessuna notizia in merito all’incresciosa vicenda che emerge dai soccorritori “imbarazzati e sofferenti” ma la conclusione è certa: faranno uso di schiscetta (informati su internet). Della somma, nessuno sa dire niente. Sicuramente sull’argomento, oltre che gli spaghetti riscaldati, incombe “acqua in bocca”.
Pizzette: il cuoco Egidio è stato rimproverato perché durante le serate conviviali, offre degli assaggi ai volontari in servizio. Giò, ha fatto le proprie rimostranze per il conseguente “disturbo”... al Gio’ bar.
Rispetto: “...lo Statuto della Misericordia, viene rispettato con una scrupolosissima attenzione...” (Artioli, 25.1.13 all’assemblea dei cittadini.) Direbbe il Belli: “mej cojoni...”
Assunzione: il posto di segretaria presso gli ambulatori non è stato destinato ad un/una volontario/a del territorio di Agliana disoccupato/a, ma molto impegnato/a nell’erogazione del servizio di soccorritore.
La selezione della fortunata candidata è stata fatta da una commissione interna composta da Artioli, Bruchi, Vono e Morosi. Intervistato sul punto, uno dei commissari “selezionatori” ha giustificato la scelta per l’esigenza di soddisfare “superiori capacità e competenze professionali” che erano già dimostratamente presenti nella candidata residente in Prato.
Nomine: le nomine del Cd della Fondazione e della Unimise srl sono avvenute per autoproclamazione diretta e acclamazione dell’assemblea dei soci (quella ristretta). Si assiste a un evidente caso di riproduzione cellulare con la tecnica della clonazione, anzi per mitosi cellulare.
Assemblea: le assemblee dei soci, sono partecipate da 15/20 associati. (Paolo De Michele, 13.2.13 teatro Moderno)
Cassa: in Misericordia c’è una liquidità di 2.500.000 € (sempre De Michele al Moderno). Resta da capire come si stata decuplicata dal 31.12.2011 al febbraio 2013 dato che dal bilancio ufficiale appare una somma di circa 250.000 €.
Chi ha sbagliato: il solerte capo-volontario o il revisore dei conti?
Illùminaci, Artioli!

[to be continued]

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[Mercoledì 3 aprile 2013 | 11:12 - © Quarrata/news]

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