di ALESSANDRO
ROMITI
AGLIANA. Torniamo sulla Misericordia Aglianese con altre piccole precisazioni.
Informazione: Il Governatore
rivendica l’esclusività del controllo dell’informazione (Artioli, 25 gennaio
scorso) quando disse, rivolgendosi al precedente Governatore, Attilio Barontini:
“...questa gente (Q/News –
n.d.r.) aveva informazioni che non gli
avevo dato certo io...”. Da buon
ex-democristiano di quelli transitati nelle file del fu Pcus, ha l’idea del
centralismo democratico.
Petizione: quali sono stati gli
esiti della sottoscrizione della nomina plebiscitaria, assai irrituale,
predisposta in favore del presidente Artioli da un manipolo di fedelissimi?
Perché la lettera dell’obbedienza al capo non è stata portata a
conoscenza nelle assemblee ufficiali? Chi ha firmato il sostegno ad Artioli?
Ruolo: Artioli ha informato,
commosso, che un gruppo di volontari avrebbe presentato una spontanea petizione
in suo favore, ma nessuno sa dire se era chiamato a ruolo di
Presidente/Papa/Papà (per la quarta volta) o a quella di semplice consigliere
nel nuovo Cd. Ma il geometra punta in alto: per meno della Presidenza non ci
sta. Ha già messo il suo ufficio al piano nobile…
Commissaria: Sara Latini,
commissaria della commissione elettorale non conosceva ancora il presidente della
stessa e quindi mi ha messaggiato lo
scorso 23.3 che: “Quando la lista (dei candidati) è pronta forse è bene che Maniscalco
(altro commissario) e io andiamo da Don
Paolo insieme, visto che non mi conosce ancora”. Intanto, risulta che il 27
marzo, la lista era stata confezionata e sottoscritta anche dal “Correttore”,
ancorché dichiaratosi «non credente»
(nel compito funzionale di correttore) e dimissionario (per dichiarazione
diretta a chi scrive). Ma questa lista è stata controllata dalla Commissione?
Con quali criteri di sostanziale validazione? E gli altri commissari che hanno
detto? Che coerenza e che democrazia!
Progetti: i candidati
consiglieri, iscritti nell’elenco ratificato dalla commissione elettorale non
hanno ancora presentato un progetto di indirizzo della Mise per il triennio 2013/16.
È quasi come con lo Statuto: prima votateci e poi vi diamo il programma... Ma a
proposito di Statuto, i consiglieri in pectore
lo hanno consultato lo Statuto della Misericordia?
Consultazione: Il volontario Reali,
ha confessato pubblicamente, il 13 febbraio al Moderno, di non aver mai veduto
e consultato lo Statuto costitutivo nel suo lungo periodo di partecipazione
alla vita della Mise.
Disabili: il presidente non ha
mai fatto qualche ora volontariato dedicato, per esempio, ai disabili: è a
tutti noto che non ha lo stomaco per poterli reggere (un po’ come il dottor
Luigi Egidio Bardelli con i disabili dell’Aias, ci dicono…).
Volontari: il blocco delle
acquisizioni di nuovi soci, instaurato dal 2008 al 2013, non è stato per i soli
cittadini aglianesi. Esso ha interessato anche i volontari applicati al
servizio di soccorso (la vera forza
lavoro della Mise), di qualunque livello essi fossero.
Spazio: i locali riservati ai
volontari soccorritori in servizio sono angusti e più piccoli di quelli della
vecchia sede di via Amendola, con grave disagio (e di represso imbarazzo) per i
suddetti che vedono punite le prerogative di sviluppo associabili alla nuova
sede. È forse anche questa colpa della progettazione del Mangoni?
“Coglioncelli”: “...siamo forse stati dei coglioncelli” (Artioli, 25.1.2013). Così
il presidente ha commentato il fatto di “...aver
affidato l’incarico a un unico progettista, pagando in modo frazionato nei
pagamenti di parcelle di professionisti convocati per le diverse competenze”. Sarebbe
come chiedere alla dottoressa Borri di pagare le parcelle degli specialisti ai
quali invia i propri pazienti per visite specialistiche. Questa volta, Artioli,
ha visto dunque giusto.
Contratto: “ ...il Governatore Barontini aveva conferito incarichi senza alcuna
forma scritta, ma è buona norma e importante che un conferimento d’incarico
così grosso sia dato per iscritto...” (Artioli, 25.1.13). Ciò non incide
sulla qualità della prestazione assicurata dai professionisti, riconosciuta dal
Tribunale corretta e completa. L’affermazione è suggestionante e fuorviante per
illudere i simpatizzanti e distogliere dalla comprensione corretta dei fatti?
Ortu: dichiarazione
scritta del subentrato direttore dei lavori Ing. Giovanni Ortu indirizzata a
Mangoni il 25.7.2007: “...ho provveduto a
evidenziare alla committenza (la Mise – n.d.r.) l’intera attività svolta, come funzionale
alla realizzazione dell’edificio in questione, nonché l’importanza della
prestazione fornita, il tutto affinché la committenza provvedesse alla
corresponsione del compenso maturato in relazione a predetta attività e (fra le
altre), meglio riportata nella notula già oggetto di parere positivo da parte
dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Pistoia”. Ma evidentemente Artioli non sa ben
leggere l’italiano…
Cartello: “Volevate sapere chi sono i progettisti della sede? Ebbene questo
cartello è stato esposto per tre anni e lì c’è scritto!”. Ma Artioli non li
ha nominati all’assemblea il 25.1 invitandoli a leggerli come se fosse una
rivelazione magicamente dirimente.
Precisazione 1: “...l’Avvocato della Mise si chiama Rossetti
e non Roselli ... e non è procuratore della Cariprato... tanto per dirlo, così
per inciso...”. (Artioli, 25.1). I collaboratori della redazione di Q/News
si uniscono all’estensore della presente per ringraziare della più rettifica
più importante di questo nuovo millennio!
Precisazione 2: Il Cd della Mise,
dopo aver ricevuto notizia del più infausto esito della sentenza del Tribunale
di Pistoia, stabilì – rassicurando i soci –
che avrebbe proposto ricorso al Tribunale d’Appello di Firenze. Ciò non è
stato. Il termine per la proposizione dell’appello è stato superato: o perché
Artioli ha mandato tutto a gallina se era così sicuro di avere ragione…?
Precisazione 3: i soci riuniti
nelle assemblee manifestano che “...fanno
un segno di stanchezza” (e poi approvano all’unanimità). Dicono che “...gli fanno venire la barba (i relatori –
n.d.r.) perché gli leggono
integralmente le relazioni e i documenti” (Artioli, 25.1).
Schiscetta: considerevole la
cifra (16mila €) che il capo dei soccorritori e soci De Michele aveva affermato
di aver raccolto e consegnato per la costruzione di una cucina riservata ai
volontari in servizio. Nessuna notizia in merito all’incresciosa vicenda che
emerge dai soccorritori “imbarazzati e sofferenti” ma la conclusione è certa:
faranno uso di schiscetta (informati
su internet). Della somma, nessuno sa dire niente. Sicuramente sull’argomento,
oltre che gli spaghetti riscaldati, incombe “acqua in bocca”.
Pizzette: il cuoco Egidio è
stato rimproverato perché durante le serate conviviali, offre degli assaggi ai
volontari in servizio. Giò, ha fatto le proprie rimostranze per il conseguente “disturbo”...
al Gio’ bar.
Rispetto: “...lo Statuto della Misericordia, viene
rispettato con una scrupolosissima attenzione...” (Artioli, 25.1.13 all’assemblea
dei cittadini.) Direbbe il Belli: “mej
cojoni...”
Assunzione: il posto di
segretaria presso gli ambulatori non è stato destinato ad un/una volontario/a
del territorio di Agliana disoccupato/a, ma molto impegnato/a nell’erogazione
del servizio di soccorritore.
La
selezione della fortunata candidata è stata fatta da una commissione interna
composta da Artioli, Bruchi, Vono e Morosi. Intervistato sul punto, uno dei
commissari “selezionatori” ha giustificato la scelta per l’esigenza di
soddisfare “superiori capacità e competenze professionali” che erano già
dimostratamente presenti nella candidata residente in Prato.
Nomine: le nomine del Cd
della Fondazione e della Unimise srl sono avvenute per autoproclamazione
diretta e acclamazione dell’assemblea dei soci (quella ristretta). Si assiste a
un evidente caso di riproduzione cellulare con la tecnica della clonazione,
anzi per mitosi cellulare.
Assemblea: le assemblee dei
soci, sono partecipate da 15/20 associati. (Paolo De Michele, 13.2.13 teatro
Moderno)
Cassa: in Misericordia c’è
una liquidità di 2.500.000 € (sempre De Michele al Moderno). Resta da capire
come si stata decuplicata dal 31.12.2011 al febbraio 2013 dato che dal bilancio
ufficiale appare una somma di circa 250.000 €.
Chi
ha sbagliato: il solerte capo-volontario o il revisore dei conti?
Illùminaci,
Artioli!
[to be continued]
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[Mercoledì 3 aprile 2013 | 11:12 - © Quarrata/news]
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