di ALESSANDRO
ROMITI
Nuove
perle e curiosità sulle opere della Confraternita di Agliana
Medico. L’ufficio personale
del Presidente sembra che sia stato utilizzato a lungo dal dott. Giuseppe
Ruffolo (noto medico psichiatra pisano) durante il 2011, certamente precedente
all’apertura degli ambulatori. La parcella veniva incassata dal personale delle
segreteria, (ovvero la notissima S.M.). Dunque è da chiedersi: il responsabile
sanitario era informato della circostanza? E il Cd? L’ufficio presidenziale era
idoneo all’uso di ambulatorio medico? Il professionista pisano pagava qualche
compenso per la concessione di tale prestigioso ambulatorio? E se sì, a chi?
Investimenti. “La Mise non
investe sulla comunità dei propri soccorritori, sono questi ultimi che
investono in Misericordia con dei bei bilanci” (Una volontaria delusa, smarrita
e frustrata che chiede di rimanere anonima).
Previdenza/Provvidenza? È certo che, per
quanto previsto dal megaorganigramma riorganizzativo studiato dal fiscalista
Poggiani, la Unimise Srl, si avvale certamente delle prestazioni dei volontari
che, gratuitamente, svolgono le attività di soccorso e accompagnamento di
malati. La Unimise è una società a responsabilità limitata che riceve i
rimborsi dalla Usl 3 e percepisce i compensi dei servizi a pagamento dai
cittadini. Ma i contributi previdenziali sono assolti per le prestazioni di
lavoro erogate dai volontari gratuitamente per una società con scopi di lucro?
Che dice l’Inps? E l’Ispettorato Provinciale del Lavoro?
Trasparenza. Alessandro
Vannucchi di Pistoia Soccorso ha dichiarato alla Nazione che “la
Misericordia di Agliana è trasparente”
(Su La Nazione il 27.1.13). Come ha fatto a dirlo? Lasciatemelo dire!
Cavi. I cavi di
collegamento alla rete elettrica della ambulanze di Asa, giacciono abbandonati
in terra (dopo il loro utilizzo per la ricarica) a quota del piano di campagna,
esposti anche a dilavamenti di e/o esondazioni di acqua. La sicurezza è
assicurata alla Mise? Chi farà soccorso al 118, in caso di infortunio al 118?
Terminale. Le ambulanze Asa di
Mise, non hanno il terminale di missione con relativo navigatore in dotazione
al servizio di soccorso del 118. Però non mancano i soldi per pagare gli
avvocati e gli interessi legali…
Plutocrazia. Sembra che Artioli
sia davvero troppo impegnato nella plutocratica attività di presidente multitasking (alla Confraternita, alla
Fondazione della Misericordia e socio della Fondazione Caripit, con il potente
Papa/Papà Ivano) e quindi non sappia nemmeno che è stata raccolta una somma
(circa 6.000 €, tramite la cittadinanza) da destinare ai navigatori
sopradescritti per la ambulanze Asa.
Lui,
non è aduso al volontariato e quindi non può comprendere e considerare tali
esigenze che, probabilmente, gli sembrano delle bizze dei “suoi”
volontari/sudditi. Saprà, il buon consigliere in pectore De Michele,
ricordargli di queste incombenze che sono altresì necessarie al miglioramento
dei servizi prestati in emergenza? Da cosa si riconosce un buon Presidente?
Disinfettazioni. Le ambulanze Asa
sembra che non vengono sottoposte in modo corretto e completo alle procedure di
pulizia e disinfettazione previste dagli standard sanitari vigenti. Così
dichiara un soccorritore volontari che chiede di restare anonimo.
Chiavi. Le chiavi di
soccorso per gli accessi alle abitazioni convenzionate al “telesoccorso” degli
anziani sono conservate in un armadietto aperto – prossimo all’ingresso degli
uffici e privo di un controllo diretto di qualche responsabile. Chi garantisce
la tutela degli anziani soli da malintenzionati e delinquenti che potrebbero impossessarsene?
Vituperi. “...io sono stato zitto dieci giorni a sentirmi lanciare vituperi e improperi
non documentati, ora gli altri (i giornalisti –
n.d.r.) ascoltano...” (Artioli,
25.1.13 all’assemblea pubblica). La classe
non è acqua e il popolo si adeguerà pazientemente: la Misericordia è,
infatti, democratica.
Oneri. “...mi feci parte
diligente (omissis) ... mi misi a
cercare... mi sono scontrato di brutto con l’allora sindaco Magnanensi (omissis)
e, finalmente, dopo mesi e mesi di “preso
di brutto”, riuscii a convincere lui e il tecnico che quei 250 milioni non
erano da dare a nessuno.” (Ibidem) Il Giudice ha poi statuito che gli oneri
di urbanizzazione sono, per prassi, stabiliti dal Comune e non dal progettista.
Artioli sembra avere sorprendenti competenze legali, molto taumaturgiche. Infatti
ha anche buttato via mezzo milione di € in spese legali.
Artisti. in occasione
dell’inaugurazione, alcuni artisti furono incaricati di produrre delle tele per
le pareti della nuova sede, raffiguranti le sette opere di carità.
Grande
delusione quando le tele furono appese nel più riservato corridoio della
direzione, senza una cornice di adeguato rilievo per le opere e, soprattutto,
mancando di organizzare un vernissage
per ringraziare gli artisti, promesso più volte dalla Confraternita.
Agli
artisti va però la solidarietà della redazione, accompagnata da una massima
d’esperienza: “Fatta la grazia…”.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 10 aprile 2013 | 09:05 - © Quarrata/news]
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