di ALESSANDRO ROMITI
AGLIANA. Devo confessare la mia sorpresa per il
grande successo che ha avuto il post dedicato alla trombatura del mio
ex-sindaco, considerata la mia scarsezza di “penna”, compensata però dal ghiotto
interesse della figura multitasking del
Nostro o di Paolo, come lo chiamano – non per caso – gli amici più fedeli,
sfoggiando una bucolica, ma autorevole confidenza nell’agorà telematica che é Fb.
Ho ricevuto anche alcune telefonate di critica, anzi di incazzatura,
fattemi dagli amici e sodali citati che contestano il pezzo per la falsità (dicono
loro) delle informazioni contenute; e che lo biasimano per la sua
ingiustificata sfrontatezza (sic!).
Li ho invitati a specificare per iscritto al blog le contestate
“falsità” per provvedere alla più urgente rettifica ma, ad una settimana esatta
dalla pubblicazione, nessuna comunicazione è pervenuta, mentre il post mantiene
saldo il primo posto nell’elenco dei più letti.
Anche sull’adorato Fb, nessun riscontro, replica o commento.
Silenzio assoluto, così come del resto, il Nostro aveva detto (ma meglio dire,
previsto): è infatti impegnato nella ripresa del duro lavoro di amministratore.
O i suoi compagni non sanno scrivere…
Ieri, passando dalla piazza Gramsci, ho però raccolto i
complimenti di altri che, ben diversamente, hanno apprezzato l’articolo (ancorché
privo di rivelazioni scandalistiche o esclusive) per la sua genuina capacità di
rappresentare una certa modalità di gestire il sottobosco delle relazioni politiche,
dalla e della provincia. Gli apprezzamenti sono stati assai
intensi e gratificanti; si capisce che la gente è stufa della reticenza e della
demagogia del Pd e dei suoi componenti, serventi, gregari, accòliti e
capibastone.
Mi hanno però stupito alcune voci “carbonare” provenienti da
iscritti al P(artito) D(ominante) che, evidentemente, non si riconoscono
affatto nella cordata del Nostro. È
infatti confermato che lo stesso assessore provinciale avrebbe già esposto i
suoi commenti in palazzo comunale, riferendo che non pensa affatto di rientrare,
in futuro, alla guida del governatorato – ops, scusate, “Comune” – di
Agliana.
Avrebbe specificato, con una esplicita metafora, che a lui, “…non piace la minestra riscaldata”.
Insomma, a Paolo gli aglianesi non piacciono più? È finito l’idillio?
È chiaro che questa battuta riconferma – se mai v’era
bisogno – come il Pd Agliana sia lacerato da guerre intestine, peraltro
numericamente ben documentabili dalla perdita di consensi del potente assessore
nella frazione di Spedalino. È stato lì, al Packy Bar – narrano gli amici “carbonari”
– che la sera dell’incoronazione di sua maestà Eleanna, il nostro avrebbe
ballato e cantato (e questo sì, lo sa far bene), in pieno sostegno della
comunità degli elettori, unita e stretta sotto l’ombrello delle elezioni
amministrative. Peccato dunque constatare che oggi l’idillio sembra finito e la
sudditanza gli ha girato le spalle.
Non è così? Avverrà anche qui il miracolo della
moltiplicazione dei voti? A rivederci nel 2014, buon anno!
Ma se Paolo si riavvicina alla minestra riscaldata… si
beccherà dei gran buuu. E non certo per razzismo.
Cliccare
sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 7 gennaio 2013 - © Quarrata/news 2013]
Pro memoria per i precari della scuola.
RispondiEliminaSe aspettate che lasci chi è da sempre in aspettativa mettetevi il cuore in pace,il nostro è destinato alla politica,lascerà la scuola quando avrà garantita la pensione
la Ciampolini è troppo intelligente e navigata per freguentare certe pizzerie,sarà sindaco....... ma sarà dura,gli amici degli amici non hanno finito di vendemmiare,hanno solo sospeso l'attività,anche loro sono in aspettativa.....
Un gli pare il vero di mangiare la ribollita. Il Porciatti ha ragione.
RispondiEliminaLoppa (Massimo Bianchi) commenta:
RispondiEliminaMa ben vengano articoli come quello che ha scritto il sig. Alessandro Romiti, che non è mio parente e non conosco, ma condivido e mi congratulo su quello che ha scritto sul Professor Magnanensi, sceso in politica. Ma a me, pagando regolarmente tutte le tasse, vicino all’ideologia di sinistra, facendo autista da quasi 37 anni, pagare uno stipendio alla Provincia al sig. Magnanensi, che giovamento porta?
Figuriamoci in parlamento!! Sempre lieto di essere vicino a chi in guerra si schiera in trincea e non nella sala dei bottoni, l’amico Loppa.
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Nonostante l'auto-incoronazione col suo libro di memorie e il supporto dell'ACC (Agliana Che Conta) il Magna è rimasto fuori arrivando perfino secondo nella "sua" Agliana dietro alla Bini...segno evidente che la sua gestione della cosa pubblica dalle nostre parti è piaciuta a pochi...quelli appunto che lo sponsorizzano per Roma!
RispondiEliminaLuca Benesperi
Cons Comun PDL Agliana