ROMA. “I terremoti che si sono succeduti negli ultimi
anni in Italia, hanno provocato molte vittime e notevoli danni economici,
mettendo in evidenza la pericolosità sismica del nostro paese e la necessità di
intraprendere nuove politiche di prevenzione anche sul piano della sicurezza
sismica dei nostri edifici” ha dichiarato l’On. Caterina Bini.
All’alta pericolosità sismica del
territorio, si aggiunge la vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio
italiano, con effetti che sono sotto gli occhi di tutti, ogni volta che si
verifica un evento sismico. Si tratta di un piano che rivoluziona in qualche
modo l’approccio per la determinazione della pericolosità sismica: mentre allo
stato attuale ci si basa sulla “serie storica” dei terremoti registrati, il
nuovo criterio si basa sulla presenza e sul grado di attività delle faglie, i
cui movimenti provocano le scosse sismiche.
La Proposta di Legge chiede che
venga adottato, entro dodici mesi dall’entrata in vigore della legge, un “Piano
antisismico nazionale”, che contempli sia l’aggiornamento della classificazione
sismica del territorio nazionale, sulla base dei nuovi criteri, che il
censimento e l’individuazione delle opere necessarie all’adeguamento sismico
degli edifici cosiddetti strategici e delle infrastrutture essenziali alla
protezione civile in caso di terremoto. Inoltre, sulla base anche della
valutazione della resistenza sismica degli edifici, dovranno essere aggiornate
le norme tecniche per le nuove costruzioni.
“Il piano prevede innanzi tutto
una nuova mappatura delle zone sismiche, sulla base dei movimenti della crosta
terrestre e quindi su presupposti scientifici, anziché meramente statistici. È
partendo da questa analisi, che dovranno essere individuate le azioni
necessarie per mettere in sicurezza gli edifici e le opere infrastrutturali
ritenute di interesse strategico e, quindi, provvedere ad una nuova
regolamentazione per quanto attiene alla realizzazione di nuove costruzioni” ha continuato la parlamentare “È
quindi un piano che pianifica su base scientifica le diverse fasi di
intervento, con l’obiettivo di rendere il territorio meno vulnerabile di
quanto, purtroppo, si è dimostrato in occasione dei terremoti che hanno
ripetutamente colpito l’Italia negli ultimi anni.”
[comunicato
on. bini]
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[Venerdì 5 aprile 2013 | 21:33 - © Quarrata/news]
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