lunedì 6 febbraio 2012

API/TERZO POLO. VINCENZO IPPOLITO SEVERO CON GIORGIO FEDERIGHI





Il suo ragionamento – dice «non mira alla costruzione di una novità capace di aggregare anche quei soggetti che si sono allontanati dalla partecipazione alla cosa pubblica» – «Su tutto pesa la vicenda dell’Aias/Apr che vede Federighi personalmente compromesso»


Chiesta una riunione del livello provinciale dei tre partiti per verificarne le reali volontà programmatiche «Giudico non prudente sommare vicende personali e impegno politico. Si giudica in modo strabico»

Sono Vincenzo Ippolito, coordinatore di Api di Montecatini Terme e portavoce di Api per Pistoia e Provincia.
Ho deciso di aderire all’Api per l’idea innovativa che ha introdotto nello scenario politico: la presa d’atto che una fase della nostra vita politica era finita, quella del binomio Pd, Pdl e che se [ne] apriva un’altra di cui l’Api, non da sola, si candidava al ruolo di levatrice. La novità consiste nella costruzione di un nuovo soggetto moderato e innovativo che aggregando le forze di centro Udc, Fli si apre alle istanze sociali, alle liste civiche ai movimenti di base. Io non dimentico che l’Udc è stata la prima a resistere al duopolio e a consentire con la sua presenza la possibilità concreta di un’alternativa.
Il Terzo Polo, in questi mesi si è contraddistinto per la capacità di avanzare proposte di governo, piene di serietà e di buon senso con l’obiettivo di ammodernare la società italiana. Questo modo di procedere ben si adatta anche alla nostra realtà locale soprattutto in quelle città che per numero di abitanti saranno oggetto di un’ attenzione particolare nel prossimo passaggio amministrativo: Pistoia e Lucca. La volontà di costruire un nuovo aggregato politico per questi due capoluogo di provincia è stata ribadita a livello nazionale dai tre segretari di partito con apposito atto: Rutelli, Casini e Fini. Ed è stata fatta propria dal direttivo regionale che si è riunito di recente alla presenza del coordinatore nazionale, Pino Bicchielli.
Ho letto l’articolo apparso nei giorni scorsi a firma Giorgio Federighi e non posso non rimarcare la mia non condivisione per i contenuti da lui espressi e da me non condivisi. Il ragionamento che Federighi sviluppa non mira alla costruzione di una novità capace di aggregare anche quei soggetti che si sono allontanati dalla partecipazione alla cosa pubblica. Ma si attarda nei vecchi modi di considerare la nostra presenza, come soggetto, in riferimento alle forze tradizionali presenti sul territorio, esattamente il contrario di ciò che dovremmo fare. Come è possibile aggregare la parte moderata se fin da principio diciamo che il progetto non avrà successo? Il Pdl è in calo vertiginoso di consensi e la scelta del candidato sindaco a Pistoia lo dimostra. Il Pd è attardato in una discussione fra l’estrema sinistra e le parti più moderate che scoppierà con l’avvicinarsi del Congresso Nazionale. Non è un caso che Renzi torni a far sentire la sua voce dopo lo stop dettato dalla novità del governo Monti. Confronto che a Pistoia ha partorito il solito candidato di partito come le primarie hanno ampiamente dimostrato. Le alleanze vanno verificate a partire dalla nostra identità che allargandosi alla società fa dei programmi l’elemento unificante. Tenendo altresì conto che le prossime amministrative preparano il terreno per l’appuntamento delle politiche del 2013 che, se non ci dovessero essere cambiamenti elettorali, come sembra, obbligheranno il Terzo Polo a presentarsi più unito che mai.
Dalla lettura dell’articolo si evince chiaramente che il giudizio e le riflessioni sulla situazione pistoiese non sono serene. Su tutto pesa la vicenda dell’Aias/Apr che vede Federighi personalmente compromesso. La storia della vicenda è a tutti nota con i suoi risvolti giudiziari; mi auguro personalmente che si possa arrivare al più presto alla definizione della situazione e a una rinnovata armonia. Ma giudico non prudente sommare vicende personali e impegno politico. Si giudica in modo strabico.
Per quanto mi riguarda continuerò a lavorare nel solco delle cose che ho descritto in precedenza confortato anche dalle decisioni che sono state prese ai livelli più alti del mio partito. Ed è stata proprio questa tranquillità che mi ha portato alla firma del documento sottopostomi dall’Udc e dal Fli, anche perché con quella firma volevo procurare una presa di posizione pubblica, cosa che è regolarmente avvenuta, per rendere trasparente la differenza di posizioni nel Terzo Polo pistoiese.
A questo punto chiedo formalmente una riunione del livello provinciale dei tre partiti per verificare le reali volontà programmatiche ed individuare i passaggi successivi in modo da essere pronti per la scadenza elettorale.
Dr. Vincenzo Ippolito
Coordinatore eletto di Api di Montecatini Terme
Portavoce di Api per Pistoia e Provincia
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[Lunedì 6 febbraio 2012 – © Quarrata/news 2011]

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