giovedì 2 febbraio 2012

L’UOMO DELLE BRIOCHES HA DETTO [CO]SÌ


L’Italia è il Paese dei governi e degli uomini sbagliati.
Ministri e vice che danno alla gente di bamboccioni, culattoni, sfigati; Presidenti della Repubblica e premier che fanno le corna in foto ufficiali; gente che si sostituisce a Dio in persona nel predicarci il Verbo.
E ora perfino Jeeg robot o Mazinga (premier delle brioches, vedi) che se ne escono con infelicissime battute, sempre a danno dei giovani che, da questa classe politica (ma si può chiamare tale?), o dalle sue emanazioni incostituzionali, ricevono schiaffoni sul viso e calci nel culo.

E ci vuole poco a dimostrarlo: i salvatori, scelti dall’uomo di Budapest, hanno disfatto il sistema pensionistico e metteranno i giovani di oggi a “cassa integrazione pensioni”, per pensioni che domani non verranno quasi per nulla pagate dato il sistema contributivo generato dal precariato ad vitam; i salvatori hanno iniziato a mangiarsi i beni degli italiani (con manovre, Imu, nuovo catasto e tasse sui carburanti) e quindi stanno togliendo ai giovani di oggi anche la possibilità di arrangiarsi, una volta vecchi, domani, con i beni di famiglia: perché entro vent’anni gli italiani non saranno certo più considerati ricchi perché possiedono qualche casa di famiglia che è venuta loro dalle linee maschili e femminili degli antenati che hanno lavorato sodo e bene per tutto il secolo scorso. Le case se le saranno ingollate lo Stato e i politici mangioni.
Un presidente del consiglio potrebbe anche dire, ai giovani, ciò che ha detto Jeeg robot.
Potrebbe permetterselo solo se anche lui non avesse un posto fisso: un posto che per i professori universitari è così fisso da sembrare essere concesso per divina, insindacabile volontà da quella congrega che si chiama mondo accademico, con le sue assurde e massoniche cooptazioni, i suoi intrallazzi e le sue vergogne che, pur essendo sotto gli occhi di tutti, nessuno mai ha il coraggio di toccare. A tal punto che la maggior parte dei professori universitari genera – secondo il principio darwiniano del miglioramento della specie – professori universitari: anch’essi belli, bravi, intelligenti come i padri e… con posto fisso (e ben retribuito), pur se monotono.
Che vergogna Signor Monti! Che grande vergogna, questa nazione che Lei, con tanta flemma e sicurezza, vuole lasciarci migliore facendoci… mangiare brioches!
e.b. blogger
P.S. – E anche con l’aiuto delle sinistre che lottano per il popolo lavoratore e che, nell’Università, hanno sistemato tutti i loro uomini di apparato e di sostegno. Ovviamente con posti fissi.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 2 febbraio 2012 – © Quarrata/news 2011]

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