domenica 5 gennaio 2014

GLI UNNI SONO TRA NOI


di Paolo Nesti [*]

L’indecoroso centro storico della città in mano ai viaggiatori della notte

PISTOIA. Sì, proprio così e non sembrano né una minoranza esigua né manifestano propositi di transumanza a breve termine dalla piazza della Sala che appariva come nelle foto il giorno di Natale alle 7 del mattino.
Immagini che non avrebbero bisogno di commenti ma di provvedimenti. Rifiuti che incorniciano il “Leoncino” privo di qualsiasi protezione, bicchieri e bottiglie, lattine e fazzoletti insieme ad ogni genere di immondizia abbandonati ovunque e l’odore dell’orina a nauseare l’olfatto e infettare la pietra. A completare il quadro alcuni barboni accampati stabilmente, giorno e notte, ormai integrati del tutto nel panorama della piazza.

Quello che si vede è una perfetta, nefasta sommatoria tra la tenace maleducazione dei frequentatori della cosiddetta “movida” e la pessima gestione dell’amministrazione pubblica del tutto insensibile e incompetente a valorizzare e tutelare il patrimonio artistico cittadino.
Questo agghiacciante panorama era visibile nella sua avvilente interezza anche dopo le 11:30 per cui non sono stato il solo a godere di tale spettacolo ma, a quanto pare, l’unico a far sentire il proprio disgusto.
Potrei citare decine di esempi di negligenza pubblica in fatto di mancanze che pregiudicano le opere di cui Pistoia è costellata ma sarebbe tempo perso. Ogni critica o suggerimento viene “democraticamente” ignorato. Tutti possono verificare coi loro occhi passeggiando per il centro, a dimostrazione dello scempio quotidiano che si fa dell’architettura pistoiese.
Non si riesce a comprendere dove termina la noncuranza e inizia l’ignoranza di coloro cui è demandato il patrocinio artistico cittadino. Da un lato quindi la consolidata, scarsa attenzione dei pistoiesi ai pregi storici e architettonici della città in cui vivono, dall’altro l’assenza totale di un impegno qualificato e continuo da parte del Comune.
Molte sono le associazioni culturali o pseudo tali che dicono di interessarsi al patrimonio artistico locale ma se si escludono pubblicazioni talora stantie o destinate a un pubblico di nicchia, nulla di concreto viene suggerito per sollecitare l’Amministrazione ad una tutela degna di questo nome.
Ho frequentato e frequento piazze di notevole portata storica, a Siena, Lucca, Firenze, Arezzo ecc. ma non mi pare di aver visto analoghi comportamenti trattate come sono da veri e propri salotti intoccabili.
Almeno in questo senso un primato Pistoia lo ha. La cattiva educazione ha il suo peso ovviamente ma anche ad essa potremmo porvi rimedio senza invocare totalitarismi o le ombre di tiranni presenti o passati.
Paesi come la Svizzera o l’Inghilterra ove la democrazia non può essere messa in discussione correggono con energia, quando necessario, i comportamenti non solo sbagliati ma nocivi per l’intera collettività prima che diventino pericolose abitudini, persuasi che la libertà e la democrazia siano beni assoluti da custodire gelosamente ma anche convinti che queste abbiano regole inderogabili da rispettare obbligatoriamente legate al senso civico generale e al rispetto del diritto degli altri.
Qui, sembriamo tutti attendere che coloro che ogni notte occupano e gozzovigliano stabilmente sulla Sala possano prendere coscienza di se stessi da soli e divenire di colpo rispettosi di monumenti e selciati del cui valore non sembrano accorgersi.
Nei Paesi sopracitati e non solo là, non si attenderebbe passivamente la degenerazione del patrimonio storico, ma probabilmente si interverrebbe con l’adeguata presenza e l’opera concreta delle autorità preposte a questo genere di attività.
Ultima chicca che non sembra aver scosso i pistoiesi sollecitandone evidenti reazioni è il fatto che sia stato deciso di coprire il fregio dell’Ospedale del Ceppo, il Tribunale e parte del Battistero con rigorosa quanto improvvida tempestività prima delle festività natalizie occasione di frequentazioni turistiche.
Non sarebbe stato meglio evitare di coprire il Tribunale con luminarie pacchiane che in piazza del Campo o in piazza Signoria non sarebbero nemmeno state ipotizzate e lasciare scoperti nello loro magnificenza, almeno fino all’Epifania, il fregio robbiano e l’intero Battistero? Una urgenza che francamente risulta incomprensibile.
Chi arriva a Pistoia ora non potrà fare foto significative senza immortalare impalcature e luci da baracconi ma solo acquistare modeste cartoline.
Anche questo è un bell’incentivo al turismo non c’è che dire.
[*] – Cittadino indignato
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 5 gennaio 2014 | 15:12 - © Quarrata/news]

3 commenti:

  1. Se questo è il prezzo che la città deve pagare per alimentare lamovida a quei 4 localucci della sala.... Forse dovrebbe partire da li la richiesta di rispetto, invece:"Francia o Spagna purché si magna".

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  2. Non è solo il centro storico ad essere, purtroppo ed oramai da molti anni, oggetto di incuria ed inciviltà ma l'intera città. Invito, infatti, a fare una passeggiata per le vie limitrofe al centro storico per trovare sparsa dappertutto qualsiasi amenità: volantini promozionali, lattine lasciate sui muretti delle abitazioni, pacchetti di sigarette ed escrementi canini sui marciapiedi etc. etc. etc. Non è forse così? Certamente la colpa primaria è di chi sporca, ma anche l'amministrazione è correa perché non controlla e non punisce. Alzi la mano chi, in tutta la sua vita a Pistoia, ha mai visto una sola volta un vigile fermare e multare chi in auto, a piedi o col cane sporca la città. É più facile fare gli 'agguati' alle auto in sosta che non doversi misurare con personaggi maleducati ed ignoranti: hai visto mai che ci scappi pure uno schiaffone. E così, chi si comporta bene ed è rispettoso del bene comune subisce due volte: la prima da questi barbari e la seconda dall'amministrazione. Il grado di civiltà di una comunità si misura anche e soprattutto da come viene tenuta e mantenuta la cosa comune: nel caso di Pistoia malissimo.

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  3. Non ci può essere niente da aggiungere a quanto denunciato dal sig, Paolo Nesti, tanto puntuale, triste, dissacrante e veramente agghiacciante sono sia la sua analisi sia la documentazione che allega. Così pure sacrosanto è ciò che aggiunge il sig. Moncini, ed io, per quanto mi riguarda, lo posso confermare da ciò che vedo tutti i giorni e ne sono disgustato; confermo in pieno, da parte mia, il comportamento assolutamente manchevole dei vigili urbani, sempre pronti a perseguire i divieti di sosta, anche se non in tutte le occasioni. Ad es, non li ho mai visti dove veramente ce ne sarebbe bisogno, come al passaggio a livello di Via Spartitoio, a sanzionare coloro che vanno a spendere i propri soldi in ogni sorta di giochino all'esercizio che sta immediatamente prima del suddetto passaggio a livello e lasciano le macchine ad ostruire il traffico. Oppure, non li ho mai visti a sbrogliare il traffico od a fare le multe in Porta San Marco od in Via Antonelli, forse perchè, a quanto si dice, questi sono quartieri un po' "caldi".
    Unica raccomandazione che mi sento di fare: anche se sarà dura farsi intendere, sia dalla massa di ignoranti e maleducati che circola in città, sia dalla amministrazione comunale, non demordiamo. Assolutamente!
    Piero Giovannelli

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