venerdì 24 gennaio 2014

BONELLI (VERDI): «L’AMBIENTALISMO PRESUPPONE IMPEGNO DIRETTO E SENSO DELLA LEGALITÀ»


di LORENZO CRISTOFANI

All’Arci delle Fornaci un incontro per lanciare una nuova strategia politica

PISTOIA. Si è svolta al circolo Arci de Le Fornaci l’iniziativa pubblica dei Verdi con la presenza del presidente della Federazione nazionale Angelo Bonelli. Hanno fatto gli onori di casa Andrea Fusari, storico consigliere comunale dei Verdi e attuale segretario provinciale, e il segretario regionale Lorenzo Lombardi, affermando la necessità dell’unificazione delle varie forze in cui è diviso il mondo ecologista, anche perché da tale divisione brindano sempre i soliti affaristi senza scrupoli e senza attenzione alla qualità della vita.

Le storiche associazioni dell’ambientalismo pistoiese hanno portato il loro saluto e una piccola riflessione.
Antonio Sessa, per Legambiente Pistoia, ha sottolineato che il dissesto idrogeologico che colpisce il territorio nazionale, per cui si fa finta di piangere, liberando qualche milione di euro per i piani di emergenza, ma continuando poi a cementificare in zone a rischio e non investire in prevenzione, genera afflizioni anche sotto i nostri occhi. Infatti in questi giorni la montagna sta letteralmente franando e 250 persone dell’associazione per lo sviluppo di Torri si sono riunite per decidere una strategia in merito alla frana che da Befana isola la frazione di Sambuca. Inoltre l’interruzione della ferrovia Porrettana, sempre causa frana, colpisce le fasce deboli, arrivate in montagna per l’economicità degli affitti, che si vedono così private di un servizio essenziale per rimanere in montagna.
Pierluigi Palandri, Wwf Pistoia, pioniere dell’ecologismo locale, ha stigmatizzato la desolante situazione italiana, dove su troppi fronti dello scenario socioeconomico mafie e omertà fanno la parte del leone. Non migliore la situazione pistoiese, dove le istituzioni locali, Asl, e Arpat, hanno pensato bene, proprio lo scorso mese, di boicottare un convegno su pesticidi, diserbanti e spandimento di fitofarmaci, organizzato con la partecipazione di autorevoli e qualificati studiosi di Ispra e Cnr dalle associazioni ecologiste. Sul vivaismo e criticità relative, ha ricordato, è veramente impossibile un confronto dialogico e responsabile, che sarebbe invece vantaggioso per tutti i soggetti della nostra area.
Angelo Bonelli, da sempre nei luoghi di emergenza sociale, tanto che nel 2000 subì un incendio alla casa di Ostia, scoprendo poi, dalla rivelazione di intercettazioni telefoniche, che si trattava di una punizione dei casalesi per la sua attenzione verso i siti abusivi di stoccaggio dei rifiuti tossici, è stato franco e chiaro.
Ha ammesso che l’ecologismo politico non ha ancora avuto dei risultati per condizionare la politica del paese, motivo per il quale vale la pena promuovere capillarmente la cultura ecologista come presupposto al quale ricondurre le varie politiche di settore.
Serve, in altre parole, capire e stabilire definitivamente le priorità del paese, a partire dalla messa in sicurezza idraulica del territorio, che deve essere l’unica vera forma di difesa da finanziare, non certo i cacciabombardieri F35.
Bisogna poi tradurre i conflitti in azioni di governo: sulla vergogna nazionale dell’Ilva, non deve passare il messaggio che si è contro il lavoro e l’industria. Anzi, si deve ribadire che il finto capitalismo italiano, assistito e parastatale, deve essere instradato sulle innovazioni siderurgiche su cui in Corea e Giappone si è investito da anni, Finex e Corex, per abbattere drasticamente gli inquinanti associati al ciclo dell’acciaio e migliorare la competitività aziendale.
Ma la classe dirigente del settore, priva di capacità imprenditoriali e seria preparazione, non si rende conto dei benefici che avrebbe il sistema-paese uscendo con investimenti mirati dalla contrapposizione salute-lavoro. Non se ne rende conto nemmeno il sindacato, che ha fatto morire nel più straziante e vergognoso silenzio lavoratori su lavoratori.
La stessa cosa è successa alla Breda, col mesotelioma, dove i sindacati – Cgil in primis – erano tutti d’accordo in un’inaccettabile trasversale strategia della reticenza, hanno osservato due cittadini seduti in ultima fila.
Bonelli ha perciò colto l’occasione di precisare che anche la vicenda della terra dei fuochi ha insegnato che il comportamento del “non vedo, non parlo, non sento” non porta a niente: basti pensare alle mamme della provincia di Caserta che oggi piangono i bambini colpiti dalle più atroci malattie proprio perché gli adulti di ieri si voltavano dall’altra parte, per non vedere l’interramento abusivo di scorie tossiche.
L’ambientalismo presuppone impegno diretto e senso della legalità, e rimane l’ultima speranza per fare della politica lo strumento per esercitare il diritto di vivere in un modo migliore – ha concluso il consigliere comunale di Taranto e ambientalista italiano.

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[Venerdì 24 gennaio 2014 | 10:57 - © Quarrata/news]

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