mercoledì 22 gennaio 2014

SPIRITO E CORPO TRA DIVERTITO PIACERE E ISPIRAZIONE


di LUIGI SCARDIGLI

Marilena Gueli ci parla della danza del ventre Un esercizio spirituale che offre alla donna la piena coscienza del proprio corpo e della propria bellezza

AGLIANA. Ha grandi occhi neri. È bella, un naso austero, coraggioso, che non consente titubanze. Non ha bisogno di orpelli: per lei parlano il suo sguardo, le sue mani, la sua deambulazione, decisa, ma lieve. E dopo essersi diplomata, nel 1999, al Datini di Prato, ha fatto per dieci anni la ragioniera. Poi, però, una sera, in una discoteca, ballando latino-americano, Adriano Gherardini, un amico fedele, rimasto tale, le disse che l’avrebbe vista benissimo cimentarsi con la danza del ventre. Più che un suggerimento, quello, fu una premonizione e da allora, Marilena Gueli, non fa praticamente altro. Sì, certo, è moglie di Gianluca e madre di Jacopo, ma il suo lavoro non sono più numeri e libri contabili: insegna danza, danza del ventre.

«Non è stato un sogno coltivato da bambina – racconta Marina Gueli, incontrata nella serata di ieri presso la palestra Danza Armonie, a Chiazzano, lungo la via vecchia Pratese, poco prima dell’inizio della lezione –, ma un amore sbocciato all’improvviso. Certo, ballare mi è sempre piaciuto, ma la cura del dettaglio, del ventre, nello specifico, è esplosa più tardi».
Oltre che a Chiazzano, Marilena impartisce lezioni di danza del ventre anche nelle scuole di Calenzano, Barberino del Mugello (Club ‘85) e Firenze (Istituto Wushu).
«La musica non ha alcun bisogno di altri aggettivi, soprattutto quelli suggeriti dalle mie emozioni – aggiunge –. Ma la musica orientale, la musica araba, quella con la quale mi misuro per la danza del ventre, è veramente speciale: è un esercizio spirituale che offre alla donna la piena consapevolezza del proprio corpo e della propria bellezza. Per gli spettatori, la danza del ventre è spesso sinonimo di sensualità, erotismo: per chi la esercita è un’immersione totale nella propria anima, è un perfetto equilibrio tra le aspirazioni morali e quello che il corpo può lasciare immaginare. La risposta a quello che sostengo me la danno, sistematicamente e puntualmente, gli uomini della mia vita, mio marito e nostro figlio: Gianluca apprezza, ma si lascia ingelosire un po’; Jacopo si diverte come un matto».
La passione e la predisposizione non sarebbero bastate, da sole.
Occorreva aggiungere e dare a queste caratteristiche, naturali, ordine, sistema e raziocinio, nonché rigore.
«La mia prima insegnante è stata un’argentina, Ivana Caffaratti – ricorda e racconta sorridendo Marilena –. È stata lei ad aprirmi questo mondo, che è diventato il mio mondo. Poi ce ne sono state tante altre, intervallate da stage, corsi, partecipazioni, in Italia e all’estero: ora eccomi qua, con un bel bagaglio alle spalle, conservato con ordine nella borsa che mi porto sempre dietro, e una serie infinita di orizzonti».
Fino al 31 dicembre scorso, Marilena Gueli è stata anche la factotum dell’Associazione Manipura, un’esperienza bellissima che non ha saputo reggere l’urto delle spese fiscali e ha dovuto chiudere i battenti.
«Sono ancora rammaricata – e per la prima volta, quel sorriso che Marilena ha stampato sulle labbra, sparisce. Per questo mi sono dovuta rassegnare e capendo l’antifona, col tempo, mi sono preventivamente ingegnata in altro. Sono anche un’operatrice olistica, attività questa che con la danza del ventre, apparentemente, può anche non avere alcuna relazione. Ma è un altro aspetto della mia vita, un’altra angolazione della mia esistenza, un’altra opportunità per come riuscire a conoscermi meglio e con maggior profondità. Certo, è Jacopo la persona e l’esperienza che mi hanno squarciato la vita, che mi hanno fatto scoprire il mistero. Ho forse detto una banalità, ora, tanto vera quanto scontata, che qualsiasi altra mamma, al mio posto, potrebbe rivendicare e sottoscrivere. Anche quelle mamme che non fanno la danza del ventre; anche quelle che non sanno ballare. Perché riuscire a fare bene le mamma, è la cosa più bella e difficile che ci sia…».

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 22 gennaio 2014 | 16:34 - © Quarrata/news]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.