mercoledì 29 gennaio 2014

L’USL3 ALL’INTERSINDACALE MEDICA: «FATTI CONCRETI: NUOVI SERVIZI, NUOVI PRIMARI, ORGANIZZAZIONE PIÙ SNELLA IN UN QUADRO DI SOSTENIBILITÀ»


«La Direzione non ha mai affermato che non esistevano problemi o che tutto era perfetto fin dal primo giorno, al contrario li ha evidenziati ed affrontati con i professionisti nella consapevolezza di trovare quanto prima una soluzione alle varie criticità connaturali all’apertura di un nuovo ospedale»

PISTOIA. Ogni decisione assunta dalla Direzione ha ed avrà a proprio obiettivo il miglioramento dei servizi, il riconoscimento dei migliori apporti professionali e la sostenibilità del sistema, ma sempre ferma la salvaguardia dei livelli assistenziali a vantaggio del cittadino, estremamente migliorati grazie a fatti concreti e tangibili: l’apertura del nuovo ospedale, l’introduzione di tecnologie all’avanguardia per decine di milioni di Euro, l’apertura del nuovo pronto soccorso e della breve osservazione di Pescia, l’avvio della casa della salute di Pescia, l’organizzazione del presidio integrato di San Marcello con l’incremento delle prestazioni domiciliari nel territorio montano.
Non è intenzione dell’Azienda, invece, inseguire problematiche, vicende o interessi di natura soggettiva che paiono qua e là disseminati nelle critiche avanzate da chi scrive. 
Per quanto riguarda l’ospedale San Jacopo, la Direzione non ha mai affermato che non esistevano problemi o che tutto era perfetto fin dal primo giorno, al contrario li ha evidenziati ed affrontati con i professionisti nella consapevolezza di trovare quanto prima una soluzione alle varie criticità connaturali all’apertura di un nuovo ospedale. E così è stato: ad oggi molte sono state risolte, per altre è stata individuata la soluzione, altre infine sono approfondite dagli stessi professionisti. Affermare con leggerezza che a sei mesi dal trasferimento ” i problemi restano tutti irrisolti” appare una negazione dell’evidenza e irrispettoso dell’impegno di tanti colleghi medici ed infermieri che hanno fatto un grande lavoro.
Relativamente al modello organizzativo applicato in moltissimi altri ospedali pubblici e privati sono in corso aggiustamenti e modifiche proposte dai professionisti medici ed infermieri, e queste sono risposte concrete come documentato dalle decine e decine di incontri fatti con la  direzione sanitaria,  proprio nella logica del miglioramento continuo e della collaborazione costruttiva che non traspare invece da coloro che scrivono ad alta voce senza proporre interventi specifici, che invece trova quotidiano riscontro nell’impegno dei professionisti.
Ma, ancora per quanto riguarda la gestione dei pazienti e la loro collocazione nei diversi livelli di intensità si deve segnalare non solo  un palese miglioramento dell’accoglienza e del confort, ma anche un deciso aumento nella capacità di fornire una risposta di cure tempestiva e appropriata.
Nei percorsi di emergenza ed urgenza c’è stato, come dice il dottor Paolini responsabile dell’area emergenza urgenza, un netto miglioramento della risposta assistenziale e della qualità e della sicurezza  Altrettanto, per l’area medica dove,  come afferma il responsabile dottor Alessandro Natali, la problematica relativa al sovraffollamento tipica della stagione invernale e di tutti gli ospedali non ha niente a che fare con la capacità di risposta del modello  per intensità di cura che invece  inizia a mostrare la sua efficacia pur nella continua azione di miglioramento del modello.
Nel corso di questi mesi, nella delicatissima fase di avvio,  l’ospedale di Pistoia è stato in grado di gestire egregiamente  tutta la casistica di ricovero e del pronto soccorso.
Una ultima annotazione riguardo al potenziamento  nell’ utilizzo  degli altri ospedali di Pescia e S Marcello: ma forse i nostri sindacalisti medici non si sono accorti della grande innovazione della rete ospedaliera che i professionisti della Azienda hanno cosi coraggiosamente messo in atto lo scorso anno?
Forse non hanno visto come ad oggi vi siano grandi integrazioni fra i tre presidi ospedalieri e come i medici si muovono da un ospedale all’altro garantendo le migliori professionalità e la migliore qualità dell’assistenza in tutti i luoghi di cura assicurando equità di trattamento a tutti i cittadini?
Forse chi scrive dell’intersindacale non vede che ad  oggi, con la disponibilità del mondo professionale riusciamo garantire quei livelli di assistenza richiesti dagli standard regionali nazionali ed internazionali, numero di interventi chirurgici e di diagnostica interventistica per equipe, gold standard sui tempi di procedure di emergenza /urgenza, standard di cura che ci portano anche nelle classifiche nazionali ai più alti livelli per garantire risposte eccellenti ai nostri cittadini  ovunque abbiano accesso alla rete ospedaliera ( Pistoia Pescia o S Marcello)?
E questo grazie proprio al potenziamento e messa in rete dei tre presidi, descritto nel progetto di riorganizzazione approvato,  sul quale tanto hanno lavorato e continuano a lavorare i professionisti dell’Azienda proprio per garantire, la più appropriata  risposta ai bisogni di salute tenendo  conto anche del doveroso  concetto, che pare estraneo alla nota della intersindacale,  della sostenibilità.
In relazione infine all’ ennesimo intervento sulle retribuzioni e al  fatto che l’Intersindacale medica definisce  “da favola” gli stipendi percepiti da colleghi  che  ricoprono funzioni di elevato livello direzionale, va detto innanzitutto che tali stipendi conseguono alla precisa applicazione dei contratti nazionali di lavoro sottoscritti dalle stesse organizzazioni sindacali. Il numero e la tipologia di queste  posizioni, in ogni caso, sono state ridotte e rimodulate nell’ultimo anno grazie all’azione di riorganizzazione avviata da questa  Direzione e destinate ulteriormente a ridursi con il nuovo regolamento aziendale in corso di adozione.
Anche nell’ultimo incontro con le organizzazioni sindacali mediche del 23 gennaio  è stato ribadito che i limiti alla spesa sul personale non derivano da una volontà della direzione aziendale, ma da leggi nazionali.  Al fine di valorizzare la professionalità di medici e sanitari non responsabili di struttura  l’ Azienda ha attivato uno specifico  percorso di qualificazione degli  incarichi professionali del personale medico e sanitario per un valore complessivo di 340.000€. Ciò  rappresenta una prima ma concreta risposta  ad una situazione di immobilismo riscontrata al riguardo in azienda e risalente nel tempo.
Nel contesto di tale complesso equilibrio, infine, esclusivamente grazie all’azione di razionalizzazione realizzata nel 2013, l’Azienda potrà presentare nei prossimi giorni il piano delle assunzioni per il 2014  prevedendo il rinnovo di 44 incarichi a tempo determinato e circa 25 ulteriori assunzioni, cosi come aveva fatto per il 2013 con la presentazione del piano assunzione nel quale erano chiaramente definiti i vari profili. 
Sempre in quest’ottica, infine, la prossima settimana sarà presentato il progetto generale di riorganizzazione dell’Azienda con la revisione del regolamento e delle strutture interne che, come ampiamente annunciato da tempo, punta ad un ulteriore snellimento della struttura organizzativa  accompagnato dall’ indizione dei concorsi per la nomina dei nuovi “primari” che si affiancano ai tre nominati quest’anno.
[comunicato  – mercoledì 29 gennaio 2014, ore 18:00]
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[Mercoledì 29 gennaio 2014 | 18:54 - © Quarrata/news]

1 commento:

  1. Ma Rossi, Marroni e Il dott. Abati sono al corrente? Hanno letto quello che è scritto sulla Pagina Facebook di Laura e Deborah? Si sono già informati se quanto scritto è vero? Non si tratta certo di un caso di vita o di morte, ma il fatto che un appuntamento al CUP della superefficiente ASL 3 di Pistoia, non venga dato prima di Giugno 2014 e poi, guarda caso, trovato senza problemi per il giorno successivo a Marzabotto, lascia abbastanza perplessi.
    Che l’Ospedale di San Marcello è chiuso, lo sostengono ormai praticamente tutti, politici, cittadini e operatori sanitari, quelli ancora liberi, nelle condizioni di poter esprimere una loro opinione e non ricattabili. Non è ormai più questo il punto, il punto è che la ASL 3 di Pistoia oltre ad aver smantellato il Pacini a San Marcello, non vuole più dare assistenza sanitaria ai cittadini e vi interpone tutti gli ostacoli e le barriere possibili perché si rivolgano altrove, possibilmente a quella privata.

    Questo è lo scritto pubblicato sulla pagina Facebook di Laura e Deborah: https://www.facebook.com/laura.e.deborah?fref=ts

    "Questo e' quello che mi e' accaduto domenica pomeriggio. Dopo essermi fatta male a sciare sono andata al pronto soccorso di San Marcello Pistoiese rassicurata dal fatto che sui giornali sia il sindaco che i vari rappresentanti continuano a dire che tutto va bene, che il nostro e' ancora un ospedale e che il pronto soccorso e' un Pronto Soccorso. C’ erano circa una quindicina di persone presenti e vista l'ora ho preferito tornare lunedì mattina. Alle 8:00 ero li e dopo avermi preso i dati mi hanno pregato di attendere in sala di aspetto (vuota) finche' non fosse arrivato il medico per visitarmi ... alle 9:45 mi hanno fatto entrare mi hanno fatto una radiografia e il dottore mi ha spiegato pero che dovevo attendere l'ortopedico che pero' (giustamente essendo in un pronto soccorso di un ospedale efficiente e riorganizzato al massimo ) arrivava solo alle 12:30 mi hanno detto che se volevo potevo tornare a casa e ritornare dopo e cosi ho fatto .Alle 12:50 circa son tornata e UDITE UDITE il dottore era presente ma prima doveva dare precedenza alle visite prenotate non a quelle "derivanti" dal pronto soccorso ... magnifico direi! Quindi ho dovuto attendere fino alle 15:20 15:30 circa .. il dottore mi ha visitato dicendo che molto probabilmente ho i crociati rotti ma che devo fare una risonanza magnetica. Qui, nuovamente una sorpresa! Appuntamento per giugno 2014 a Montecatini perchè a Pistoia non c’è posto, appuntamento per domani a Marzabotto!!! "




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